Questi incazzati punx vengono dalla ultra prolifica Alessandria, gia' teatro di molte validissime band (vedi i Deep Throat) e ci regalano (e' proprio il caso di dirlo) una mega raccolta che traccia la storia del gruppo partendo dall'ormai lontanissimo 1998 andando a pescare nella vasta discografia del gruppo fatta da numerosi 7”, compilation e split vari.
I Jilted sono figli, o meglio, nipoti del punx/hc anni '80 quindi giu' di Wretched, Declino e compagnia bella. Il disco si apre con la canzone manifesto che e' "No business punk" che poi si ritrova in una versione piu' vecchia (che preferisco) piu' in la' nel disco...
E qui, sul no business punk, ci sarebbe da aprire un lungo dibattito a partire dal fatto che sono convinto che qualche soldo facendo musica bisognera' pur prenderselo anche perche' quasi nessuno ti registra i dischi gratis e nessuno ti regala la benzina per andare ai concerti; d'altro canto pero' c'e' anche da dire che all'interno di una stessa “scena punk/hc” ci sono gruppi che al pari di esperienza e tecnica chiedono 1000 euri a serata mentre per altri basta un 50 euro di rimborso... No business punk parla anche di esteriorita' nel punk, come al solito sono parole al vento: e' una certezza che si preferisca comprare la maglietta o la spilla del gruppo piuttosto che il disco, d’altronde il disco mica te lo puoi attaccare al giubbotto per far vedere che sei un vero punk... Poi la gente per strada potrebbe non capire che sei un temibile ribelle!
Ma ora basta polemizzare, e' il turno di "Disagio" pezzo con inizio che ti porta diretto agli '80 seguito da la mia realta' e schiavo del conformismo, i pezzi continuano veloci fino a ritrova te stesso dove ci accoglie un riffettino rock'n'roll mica male. Un paio di pezzi e poi c'e' "Ignoranza Cieca" che, dalle poche parole che riesco a capire, parla dei naziskin. "Vedo Nero", mi piace parecchio: la trovo nichilista e rabbiosa al punto giusto soprattutto nel ritornello finale; "Tied Down" e' una cover dei Negative Approach, a seguire "No business punk" che in questa versione mi piace nettamente di piu'.
"Decadenza" e' il pezzo piu' elaborato e sofferente: il piu' bello del disco senza ombra di dubbio, il disco scorre senza cedimenti (bello il basso in "Debito"!) fino a "Futuro Incerto" un pezzo nebbioso e stanco.
Ultimo pezzo "Drop Dead" cover degli Olho de Gato e poi... Applausi, molti applausi, per celebrare il finale del disco, non vi svelo nulla ma se volete sapere cos'e' un anarchista lasciatevelo dire in dialetto (milanese?) da questa mamma informata sull'argomento. Altro che informarsi su tonnellate di libri, con questa laconica e semplicissima delucidazione rimarrete illuminati sull'argomento anarchismo...
Solo gli impostori si prendono troppo sul serio...
Lunghissima vita ai Jilted!!!
El Mau

.TRACKLIST.
01 - No Business Punk
02 - Disagio
03 - La Mia Realta'
04 - Schiavo Del Conformismo
05 - Regresso
06 - Ritrova Te Stesso
07 - Disagio
08 - Follia Omicida
09 - Ignoranza Cieca
10 - Vedo Nero
11 - Tied Down (Negative Approach Cover)
12 - No Business Punk
13 - Controllo Sociale
14 - Decadenza
15 - Guerra Economica
16 - Debito
17 - Ordine Pubblico
18 - Religione Assassina
19 - Burocrazia
20 - Futuro Incerto
21 - Dropdead (Olho De Gato Cover)

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