Si tratta di un concept, di un rivivere momento per momento quello che quei giorni di Luglio sono stati. Come spiegano le due band, non si vuole dimenticare, ne' tanto meno considerare gli avvenimenti del G8 qualcosa di eccezionale, proprio perche' facenti parte di una politica di repressione costantemente presente nel quotidiano, seppur in maniera piu' diluita. Questo split rappresenta la volonta' di continuare a ricordare sia Carlo sia chi ha combattuto e continua a combattere al suo fianco.
In queste sei tracce si ritrova lo spirito del buon sano e vecchio principio "l'hardcore non e' solo musica" e non immaginate quanto io ne sia felice.
La prima parte dello split e' occupata dai trentini. Ho subito apprezzato il lavoro eseguito da questi ragazzi che hanno fuso le tre canzoni in un unico organico, scindibile in tre momenti. Il ritmo delle chitarre sembra marciare alla stessa velocita' dei cuori dei manifestanti in quella lontana ma vicina estate del 2001, mentre il rullante rievoca il rumore sordo delle manganellate sui corpi degli innocenti.
"Giorni Di Luglio" parte e ti porta con se' in un viaggio intenso quanto fulmineo dentro il dolore e la rabbia di istanti che, anche se non hai mai vissuto, avverti scolpiti sulla pelle. Con gli occhi neri di rabbia, e' cosi' che ci sente durante le tre tracce iniziali dello split. Le liriche pesano come massi perche' non fanno altro che urlare la verita', testi che si presentano meno criptici del solito pur restando semplice poesia in musica, come si confa' allo stile marchiato Attrito.
E giunge "Un'Altra Notte" come una minaccia annunciata, come altro sangue versato su un pavimento di coscienze sporche che nulla potra' pulire.
Nei 75 secondi di brano riecheggia la domanda "Qual'e' la vera devastazione?", la devastazione di anime avvenute alla Diaz, lo scempio che ogni giorno avviene nei CIE e nelle prigioni, la scelta e' assortita.
A chiudere la tripletta "Ancora Nel Vento" per tirare le somme di "quei giorni di Luglio che rimangono ancora nel vento"; i nomi di coloro che hanno sacrficato la propria liberta' per combattere l'esistente sistema di coercizione, vengono ancora sussurrati dal vento e nulla potra' impedire che vengano ricordati.
Non e' da meno la seconda parte del disco, violenta e rocchenrolle come solo i Lyon Estates sono capaci di fare.
La scelta compositiva qui e' differente; sono presenti tre tracce distinte, che vengono scagliate in maniera ipercattiva come granate in campo nemico.
Di che nemico stiamo parlando? Se gli Attrito si sono concentrati in maniera piu' specifica sui fatti genovesi, i Lyon Estates hanno scelto di collocare gli eventi del G8 in un contesto piu' ampio. Ritornando alle parole scritte a inizio recensione, essi intendono sottolineare come la coercizione e la repressione siano ingredienti del nostro vivere quotidiano.
Non occorre trovarsi dinanzi a un G8 per aprire gli occhi e accorgersi di come lo Stato ci stia costantemente col fiato sul collo, bisogna essere vigili ora, adesso, sempre. "E allora non puoi essere libero solo perche' non riesci a vedere le tue catene", ecco che il nemico non risiede solo nel potere oppressore o in un manganello di uso troppo frequente, ma anche nella mente lobotomizzata dell'uomo comune, che non riesce a vedere oltre il proprio naso.
Credo di essere andata abbastanza per le lunghe come al solito. In ogni caso mi scuserete per la forma insolita di questa recensione e per il breve spazio che ho dedicato alla musica. Dopotutto Attrito e Lyon Estates li conoscete bene e so che gia' immaginate quanto spacchino i pezzi contenuti nello split.
Questa volta mi sembrava piu' importante soffermarmi sull'iniziativa promossa da questi ragazzi, sulle loro ragioni e su una possibile interpretazione del loro lavoro. Ringrazio gli Attrito e i Lyon Estates per essere come sono. Gran bel lavoro gente.
Nana

.SCARICA IL CD.

.PER L'ACQUISTO.
Potete acquistare il 7" scrivendo direttamente ad i due gruppi: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Oppure contattando noi di Punk4Free o una delle altre 11 etichette che han partecipato alla realizzazione del disco.
Prezzo: 5 euro, i ricavati del disco saran destinati alle 10 persone condannate in via definitiva per il reato di devastazione e saccheggio per i fatti del G8 di Genova del 2011.

.CONTATTI.
Etichette: