In tutto questo la cosa triste non e' che la gioventu' continui a cantare le stesse cose da trent'anni, ma che continui ad avere ragione!
Perche' i Mades sono incazzati con la tv, gli sbirri, i politici ed il mondo che ci circonda in generale, come e' giusto che sia, come ogni ragazzo. E per sfogare lo schifo e l'odio usano "4 note e 2 stupide frasi", per citare una loro canzone. Va bene, non sono originali, perfino nei testi copiano spudoratamente (il primo nome che mi viene in mente sono i Punkreas) pero' sono onesti e daltronde sembrano molto giovani, quindi avranno tempo per farsi una personalita' propria, se e' quello che vogliono.
Alla fine il loro punto di forza e' la spontaneita', come nella traccia 4, gia' citata sopra, che e' una dichiarazione di intenzioni semplice e diretta, il che fa si che sia una delle migliori del disco. La terza canzone come testi la metterei al secondo posto, mentre per il resto siamo allo stesso livello. Forse il fatto di essere cose gia' piu' che ascoltate, anche se vere, gli fa perdere forza...
Musicalmente l'unica canzone che risalta e' la quinta, non per bellezza od originalita' ma perche' e' l'unica in cui tolgono il piede dal accelleratore.
In definitiva in sto disco ci troviamo 9 canzoni (10 se contiamo la traccia occulta, che dev'essere una versione di qualche gloria della vecchia scuola, giacche' e' l'unica cantata in inglese) per un totale di 18 minuti e mezzo di musica punk accellerata, incazzusa, adolescente ed ingenua.
JoseCuervo

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