Sara' il caldo, sara' l'estate, sara' il lento avvicinarsi del mondo del lavoro, fatto sta' che e' un po' che sto cercando qualcosa che mi ricordi cio' che ascoltavo qualche anno fa, "in gioventu'". E "qualche anno fa" per me significa solo e soltanto Fat Wreck Chords, l'hardcore melodico di una volta.
In questo "AntiChorus" degli austriaci Rentokill quel suono ce lo ritrovo, almeno in parte; come dicono loro stessi assomigliano di piu' a Strike Anywhere e Rise Against che ai vari Lagwagon, Belvedere, 88 Fingers Louie e Nofx. Mi ricordano piuttosto gli A Wilhelm Scream o gli Smoke Or Fire, che difatti sono piu' recenti della prima ondata hcm.
Ma badiamo ai fatti: il disco parte subito a mille con "Discontent Industry", sicuramente uno dei pezzi piu' belli dell'album, che parla dei vizi della societa' dell'informazione, del potere dei media e della grande influenza che entrambe le cose hanno sulle nostre vite. "Plug in and play! / i hear this phrase repeating / play your part / mistreating your own senses and mind". Musicalmente si sentono subito le caratteristiche del gruppo: il brano, infatti, e' compatto, veloce ma anche breve e, tutto sommato, abbastanza semplice. Il cantato non ha granche' di "californiano", preferendo invece un mezzo scream molto piu' hardcore. La tecnica, inoltre, c'e' tutta ed i ragazzi se la suonano di brutto, con la batteria che tira il passo ed un bel po' di riffoni pesanti che gli vanno dietro.
Il disco continua poi con "The Political Aspect Of Unpolitical Thinking", che parla di come tutti noi ce ne restiamo a guardare "il sistema" in collasso, ben sapendo che cosa sarebbe giusto fare e cosa andrebbe fatto, aspettando che "il mondo" migliori da se', evitando di scegliere e schierarci, sia in campo ideologico che in campo critico-commerciale. "We lie to ourselves to prove our imperfection / lies we held up high for satisfactions's sake / there's a blooddrops left as i refuel / there's a death around your neck pretending to shine / there's a tears inside my chocolate bar but i keep chewing / and wear sweatshop shoes so self-satisfied / so how deny i'm guilty?". Stumentalmente lo stile non si discosta granche' da quello della prima traccia.
Saltando un po' fra le canzoni, altre due che mi hanno impressionato, soprattutto per le liriche, sono "Portrait of Conformity" e "System Failure"; la prima smaschera la "scena panc", piena di "pensieri conformisti in cornicette non conformiste": "A bright shining portrait of conformity / give up the thought of a predefined existencoe / we're never playing a challenging game / and yet we prof our infantile resistance / demonstrating the colours and numbers and names / that's conventional thinking in unconventional frames."; la seconda, invece, stimola il mio lato nerd che vado sempre sventolando, confrontando la nostra vita di macchine da produzione con quella di una macchina vera e propria, con le sue routines e la sua freddezza: "I'm not available in just this moment / my life went offline in just this moment / recalibrate emotions / reboot ideas / the onscreen dialog is clear / system failure! / clear / reload and execute backup facilities / "it's just a feeling" / power up! / compensate! / "it's just a feeling"!"
Tutti e 15 i brani di AntiChorus (13 canzoni + 2 skit), comunque, mantengono la stessa potenza, pur sperimentando qualcosa di un po' piu' "ballabile" in "Primetime Killers" e "Kingdom" e qualcosa di prettamente hardcore nei 30 secondi di "Anti #2".
C'e' da dire che, verso la fine, il disco inizia un po' ad annoiare, non tanto per un calo di qualita' nelle tracce finali, che rimangono piu' o meno all'altezza delle prime, quanto per la difficolta' che si ha nel mantenere alta l'attenzione per tutti i 35 minuti; forse qualche canzone in meno o qualche scossone qua' e la' avrebbero aiutato a spezzare la monotonia.
Per godersi appieno questi Rentokill c'e' per forza bisogno di rispolverare i libri d'inglese: i testi infatti, come gia' accennato, sono molto curati e spaziano dalle tematiche di guerra alle critiche alla societa' capitalista in ogni suo aspetto, passando per la televisione, il marketing, lo sfruttamento delle risorse ambientali ed il rapporto con la musica. Impegno al 100%, in ogni brano.
Tenetevi pero' sotto mano il booklet del cd o la pagina dei testi del sito ufficiale, perche' il timbro di voce particolare del cantante sporca la pronuncia e per noi miseri latini del bel paese la questione si fa' poco intuitiva.
Due parole vanno spese anche per il cd vero e proprio, che si presenta in un bel cartonato, abbastanza minimale nelle grafiche ma adeguato e curato, correlato di tutti i testi all'interno del libretto, ad ulteriore riprova di quanto ci tengano i Rentokill a diffondere il loro messaggio.
Concludendo, per i miei gusti a questi Rentokill manca ancora qualcosina, ma sono sicuramente ben piazzati!
sberla54
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.NOTA.
Visitando la e-card dei Rentokill su Noreasonrecords.com potrete ascoltare in streaming 4 pezzi.
.BIOGRAFIA.
I RENTOKILL nascono nella' meta' degli anni 90 nei sobborghi di Vienna (Austria) dall'idea di 4 ragazzi affascinati dalla scena DIY punkrock e da band come 7 Seconds, Rich Kids On LSD, Propagandhi, Good Riddance, Bad Religion, NOFX e Strike Anywhere.
Batteria veloce e precisa, chitarre aggressive e potenti, testi socio-politici ben espressi da una caratteristica e rauca voce: queste sono le peculiarita' che caratterizzano questa band costantemente impegnata a promuovere i propri messaggi sui palchi di tutta europa.
Belgio, Olanda, Germania, Francia, Croazia, Ungheria, Repubblica Ceca, Italia e Inghilterra sono solo alcuni dei paesi attraversati dalla band, per un totale di oltre 60 concerti l'anno.
Piccoli club e grandi festival (tra cui il 'Donauinselffestival' a Vienna, l'Orto Punk Festival a Ljubljana e il 'Fat Music Festival' in Germania) li hanno visti protagonisti di esibizioni intense e coinvolgenti.
La band ha potuto inoltre supportare le esibizioni di band quali GOOD RIDDANCE, KILL YOUR IDOLS, DEATH BEFORE DISCO, THE SETUP, De HEIDEROOSJES, PAINT IT BLACK, NEW MEXICAN DISASTER SQUAD, ZEBRAHEAD, VENEREA, AGAINST ME!, WATERDOWN, REDLIGHTSFLASH, ANTIMANIAX, TERRORGRUPPE, SOMMERSET, FABULOUS DISASTER, HORACE PINKER, I AGAINST I, ELVIS JACKSON, ANTILLECTUAL, MULTIBALL, STRIKE ANYWHERE, THE LOVED ONES e RETCHING RED (ex Tilt).
Dopo due EP autoprodotti ('Initiation e 'Six days') il 2004 e' stato l'anno del debutto su lunga distanza. 'Back to convenice' inizialmente prodotto dalle austriache RiseOrRust Records e Broken Heart Records ha suscitato consensi unanimi da parte della critica europea tanto essere rilasciato per il mercato tedesco da Vitaminepillen Records (2005) e per il mercano inglese e nord americano da Engineer Records (2005).
Il 2006 li vede inoltre sbarcare in Giappone e Brasile grazie agli accordi siglati con le etichette In-N-Out Records (JAP) e Enemy#1 Records (BRA).
Il nuovo lavoro in studio della band intitolato 'ANTICHORUS', la cui uscita e' prevista per il prossimo 18 maggio in tutta Europa, sara' pubblicato per RUDE RECORDS, con il supporto di NOREASON RECORDS in Italia.
L'album e' stato registrato al Sideburn Studio di Vienna e successivamente 'mixato' al Recordable Studio .Le fase di produzione e mixing e' stata seguita in primo persona dal cantante della band Jack (che e' un professional sound engineer). La masterizzazione finale invece ha visto protagonista Alan Douches del WEST WEST SIDE MUSIC STUDIOS in New Jersey (US), gia' al lavoro con band del calibro di Strike Anyhwere, Trial By Fire, Give Up the Ghost e None More Black.
L'artwork dell'album e' stata invece realizzata dal batterista della band Bertl, sottolineando ancor di piu' il desiderio della band di curare il piu' possibile in prima persona tutto cio' che ruota attorno ai propri lavori.
'Antichorus' verra' inoltre anche in formato LP grazie al supporto dell'etichetta austriaca Broken Heart Records, la quale lo scorso novembre ha pubblicato sempre su formato LP uno split tra RENTOKILL e RED LIGHT FLASH (A-F Records).
I 15 brani che lo compongono mostrano a pieno la raggiunta maturita' di questa band che si sta per imbarcare in un nuovo e lungo tour di promozione, che li vedra' tocchera' anche l'Italia, oltre a Spagna Portogallo Francia Ungheria Slovenia e Austria.
.COMUNICATO STAMPA.
Nasce VIVARENTOKILL
Ciao ragazzi,
siamo i RENTOKILL una punk-rock band di Vienna.
Vorremmo invitarvi tutti a visitare la nostra nuova pagina (in italiano) www.myspace.com/vivarentokill, su cui potete anche vincere CD, POSTER, SPILLE, ecc.
Se state leggendo questo messaggio in italiano e' solo perche' c'e' qualcuno che ci sta' supportando nel vostro paese e nella vostra scena.
Se vi state chiedendo quale "scena" la risposta e' molto semplice...
La "scena" siete voi, ragazzi appassionati che amate questa musica, andate ai concerti, scrivete e leggete webzine/fanzine, comprate e distribuite dischi.
Noi vediamo la nostra band come una possibilita' di esprimere la nostra (personale) liberta'.
Esiste un nuovo livello di punk-rock.
Non si tratta di essere piu' veloci, piu' famosi o migliori rispetto ad altri.
Punk-rock non significa competizione, vestirsi alla moda o sventolare bandiere.
Si tratta di esprimere le proprie idee, che vengono dall'anima e dal cuore, non solo nostre ma di ognuno che crede nella vera musica alternativa, organizzando concerti, garantendo un pezzo di pane e un posto dove dormire, mantenendo alto lo spirito "Do It Yourself" da cui siamo cresciuti. Significa antirazzismo, anti-sessismo e amore per gli animali.
Significa proteggere e promuovere i diritti dell'uomo.
Pian piano cadremo, ma sicuramente saremo noi a decidere come!!!
Mettendo amore, passione e rabbia nella nostra musica.
Se siete giunti fino a qui e' probabilmente perche' credete realmente nelle nostre parole.
Per questo vi invitiamo inoltre a scaricare nuovamente il brano di apertura del nostro nuovo album "Antichorus" a questo link:
Rentokill-discontent-industry.mp3
Voi state dalla nostra parte???
RENTOKILL
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