Il disegno, realizzato da Grafica Nera e ispirato anche alla Fattoria Degli Animali, mostra un maiale in giacca e cravatta visibilmente preoccupato per l'arrivo di una molotov che lo sta per colpire.
Una preoccupazione che aumenta visto l'arrivo di tori, gatti, galli armati di spranghe e bastoni.
Insomma manifestanti pieni di rabbia da un lato e dall'altro un ladro in doppiopetto che vede le sue sicurezze venir meno, il tutto reso attraverso le sembianze animali. Una scena che purtroppo, pero', vediamo poco spesso; ma ritorniamo al disco.
Entrambe le band presentano due pezzi a testa, il lato A vede presenti i milanesi Senza Frontiere (Ste - voce, chitarra; Teo - voce, basso; Luca - batteria, cori). Si parte subito forte con "Non Ci Si Stanca Mai", brano molto potente e coinvolgente. Un bel giro di basso apre le danze e la batteria colpisce potente e precisa al punto giusto. Notevole e' l'impatto delle voci di Ste e Teo che scambiandosi vicendevolmente rappresentano a mio avviso uno dei punti di forza della band. Un pezzo per tutti coloro che nonostante gli ostacoli della vita continuano per la loro strada, nella lotta e nel difendere le proprie idee. "Oggi ancora giuri che mai tu cambierai. Corri ancora e ancor piu' forte e non voltarti mai. Convinto che sia giusta la strada che tu vuoi, che a vivere cosi' non ci stanca mai."
Sulla stessa andatura corre il secondo brano dei Senza Frontiere, "Nella Mischia". Anche qui son presenti degli ottimi cori, molto incisivi anche nel finale del primo pezzo. Il ritornello prorompe nel pezzo con la giusta veemenza e risulta molto coinvolgente gia' al primo ascolto. "A testa bassa vai, in mischia non ti stanchi mai. Non fermarti mai. Placchi e non ti arrendi."
I riff di chitarra danno poi la giusta forza al pezzo sorretti da una batteria ancora una volta convincente. Lo stile dei brani e' quello presente nel lavoro precedente dei milanesi, Non C'e' Futuro Senza Memoria; uno street punk/Oi! in italiano con testi intelligenti, di lotta (soprattutto quella antifascista) e un sound compatto ed energico ma aperto a incursioni varie, come quelle nel territorio dello ska.
Stessa potenza e vigore sonoro lo dimostrano i Feccia Rossa (Cristian feccia - voce; Luca cunt - basso, voce; Kekko sti kazzi - chitarra; Efrem il barbaro - batteria) band veronese all'attivo gia' dal '99. Anche per loro due pezzi che chiudono questo split. Intro cadenzato e poi la chitarra a portare il brano su binari piu' veloci. Inizia cosi' "Buffoni Siete Voi", brano pieno di rabbia in cui la band si scaglia contro coloro che si sentono superiori, credono di avere in mano la verita' assoluta e alla fine si ritrovano senza aver "mai fatto una scelta". Il pezzo e' coinvolgente, ottima la sezione ritmica e potenti i cori nel ritornello.
I Feccia Rossa chiudono lo split con "Zombie", pezzo dalla durata maggiore ma dallo stesso impatto del brano precedente. Anche questo e' un pezzo che scorre bene, un ottimo basso nell'intro e la voce graffiante di Cristian sputa fuori tutto con violenza. "Bruciare, bruciare tutto quanto questa follia che mi circonda. E' un virus sono tutti zombies. Col fuoco, bruciamoli col fuoco".
Il sound poi e' bello grezzo, senza fronzoli, diretto cosi' come quello dei colleghi milanesi.
In sintesi un bel disco, un lavoro curato con delle ottime registrazioni e delle grafiche davvero belle curate come detto in apertura da Grafica Nera.
Un consiglio: abbiatelo!
Sfascia Chitarre

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Senza Frontiere - Non Ci Si Stanca Mai
Senza Frontiere - Nella Mischia
Feccia Rossa - Buffoni Siete Voi
Feccia Rossa - Zombie

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