Dalla provincia di Milano ecco spuntare un gruppo hardcore che sin dal primo ascolto piazza il colpo riuscendo a convicere chiunque del loro valore.
Stiamo parlando del primo full-lenght dei Drunk Side che con queste 14 tracce contenute nell'omonimo disco, entrano di diritto nella scena hc nostrana.
I Drunk Side sono un quartetto formato da Ivan (voce), Giane (chitarra), Boris (basso) e Carlo (batteria) nascono dal nulla nel lontano, ma non troppo, 2002 (con al basso l'ex Simon uscito nel 2003) e dopo una demo contenente 5 pezzi registrati in presa diretta, attendono ben cinque anni per produrre questo album, anche se nel frattempo si fanno le ossa con una nutrita attivita' live.
Una scelta che visti i risultati premia la band di Seregno che propone un aggressivo hardcore, tendente all'old school ed al thrashcore, con qualche piccola influenza metal, si percepiscono chiaramente anche le ispirazioni provenienti da mostri sacri del nuovo continente come, tra gli altri, Sick Of It All e Agnostic Front solo per citarne un paio.
Liriche in italiano proposte da una voce rabbiosa che spesso lascia partire ottimi growling ben sostenuti, buona anche la registrazione il che non guasta mai, grazie anche alla collaborazione di Andrea "grunt" Giudici dello studio Avatara di Milano.
L'album si apre con "Senza di te" velocita' non troppo sostenute nella prima parte, dove il gruppo predilige far emergere la sezione ritmica e gli ottimi assoli di chitarra che accompagnano l'aggressivita' della voce, nella seconda parte la velocita' cresce e la voce si lascia andare a sfuriate growling niente male.
Stessa impostazione per il secondo pezzo "Eliminato dalla terra" accattivante soprattutto nel finale, "Morte cerebrale" alza sin da subito i ritmi, risultando carica di rabbia e trovando nelle liriche i punti di forza.
"Stati mentali" mantiene alta la velocita' di esecuzione e stavolta da padrone la fa una chitarra sempre presente e ben maneggiata che affianca a dovere la martellante batteria.
Altro bel pezzo risulta "Attimo eterno" dall'intro angosciante, per poi esplodere in una sfuriata hc, che propone una sezione ritmica corposa e spettacolare.
I pezzi scorrono via senza mai stancare, tra ritmi sostenuti e pezzi dove e' piu' presente una buona dose di sana rabbia verso l'attuale stato sociale delle cose, si segnalano "Thrash", l'incazzatissima "Senza padrone" dalle liriche davvero splendide, che a mio avviso risulta essere il miglior pezzo dell'album per intensita' ed esecuzione e la furiosa "Non puoi decidere" dove si presenta anche un urlato che fa da coro che si inserisce a pennello nel contesto e che il gruppo dovrebbe sfruttare maggiormente.
Questo disco di debutto su lunga distanza dei Drunk Side risulta una buona sorpresa, nonostante, a detta del gruppo, la prima volta che han toccato gli strumenti sia stato solo nel 2002, i quattro appaiono avere un buon bagaglio tecnico e una concreta dose di esperienza, che convogliano in questo lavoro rendendolo di ottima fattura.
Il gruppo e' da tenere sott'occhio poiche' la qualita' e' eccelsa e sembra davvero difficile trovare punti deboli nel quartetto, ma essendo un bastardo segnalo come pecca il suono non troppo originale, ma col tempo anche questo arrivera'.
Che rimane da dire se non scaricate e godetene tutti!!!
Joel
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