Allora l'ep che mi sto ascoltando si chiama Etrurians Do It Better ed e' composto da 6 tracce per un totale di 12 minuti scarsi.
A differenza di quanto si possa pensare dal loro nome e dal titolo dell'ep i titoli delle tracce a parte l'omonima son con titolo e cantato in italiano. Le tracce proposte non si discostano molto dagli stilemi classici dell'hc vecchia scuola con chitarre taglienti, giri di basso molto cupi, voce roca grezza e profonda e con riff e breackdown abbastanza scolastici.
Anche la struttura delle canzoni e' abbastanza piatta e banale che viaggia su ritmi cadenzati per i ritornelli con voce urlata seguiti da accellerazioni di modesta velocita'.
I testi a parte un paio di casi in inglese sono quasi tutti in italiano e incentrati sul rifiuto della societa' e sulla liberta' dell individuo. Purtroppo non avendo a disposizione i testi si va un po' male anche capire cosa dicono, perche' molto spesso la voce cupa viene sovrastata e non poco dai riff taglienti della chitarra portando alla luce una produzione non proprio ottimale.
Probabilmente la song piu' interessante del lotto e' l'ultima "Odio" che gia' dal titolo ci fa capire su cosa e' incentrata in cui diciamo che si fa ascoltare ben volentieri.
In conclusione questa fatica dei Toxic Discomfort datata Marzo 2015 e unico e solo loro lavoro, al momento, e' un album che scivola via senza farci venire la voglia di premere il tasto repeat. Speriamo che quest'album di debutto serva come trampolino di lancio in futuro per migliorare le sonorita' ed esperienza in generale.
Nene

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