Nota (negativa) a parte per quanto riguarda la presentazione del lavoro, che per la cura delle informazioni allegate e della grafica si riesce a presentare ahime' come una demo e nulla piu'...(aspetto che nel 2015 rasenta il tragicomico, non mi stanchero' mai di ripeterlo). Davvero ottimo il primo brano, nel quale si intravedono vari spunti compositivi interessanti e multiformi (la new-wave anni '80 ed il rock italiano sono innegabilmente presenti e ben dosati), elementi che assieme all'uso delle varie voci (maschile/femminile) riescono a variegare notevolmente tutto il brano. Sembra essere questo appunto l'unico episodio ad avere un nesso cronologico con l'attuale attivita' musicale del gruppo, che sia discograficamente che concertisticamente, si rivela essere sporadica e discontinua.
Il resto dei brani e' formato da brevi e fin troppo semplicistici brani di chiarissima matrice hc-punk anni '80, anzi, sembrano provenire direttamente dal primo periodo di attivita' della band che rivela appunto, senza farne mistero, la propria eta'.
Brani nei quali nulla di interessante succede, abbandonando le possibilita' di sviluppo (molto valide) presenti come gia'detto nella prima song. Una band che avrebbe senza dubbio le carte in regola per diventare qualcosa in piu' di un residuato che annaspa indeciso tra vecchio e nuovo di un'epoca alla quale, sebbene siamo tutti debitori, non ha piu' nulla a che vedere con il fare musica al giorno d'oggi 1° Novembre 2017.
Meditate.
Fanculo il punk, fanculo le biografie.
Vogliamo scosse elettriche.
Mi annoio mortalmente normalmente?
Si.
Alla prossima, o forse, basta cosi'.
:V:
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