Da Colleferro sperduta provincia della capitale ecco spuntare i Plakkaggio HC gruppo che si era gia' fatto conoscere con la buona demo Liar e che con questo lavoro del 2007 Il nemico conferma le attese.
Quello che sorprende della band e' un suono hc contaminato da oi! e metal che ben accompagnano l'ottima prova del vocalist.
Credo di non poter essere smentito dicendo di avere di fronte una delle migliori band della scena romana e dintorni.
Il gruppo nasce nel 2004 ed e' composto da 3 elementi, dopo la dipartita del secondo chitarrista Uras che abbandona all'indomani dell'incisione della demo: Gabriele (voce e chitarra), Chris (basso e cori) e Alessandro (batteria).
Nel 2006 presso il Kutso Noise Home si recano per registrare il loro secondo lavoro che vedra' la luce ad inizio 2007.
Proprio la registrazione perfetta e' un punto di forza dell'album che rispetto alla prima demo mostra un salto di qualita' strepitoso.
12 pezzi (tra cui una cover dei Colonna infame skinhead) di rabbioso hc con liriche suddivise in italiano ed inglese con prevalenza delle prime.
Pezzi, come gia' accennato, uniti da una buona sonorita' hc ma che trovano spesso marcate influenze Oi! (Street fight - Colleferro) e metal (No way out (merda) - Abisso) cantati in maniera splendida dal dotato (nda. non parlo del pacco) Gabriele.
Apertura affidata a "No way out (merda)" ed ai suoi potentissimi riff di chitarra ed all'alternarsi di liriche in ignlese ed italiano, rabbia esplosiva per tutti i suoi 80".
Sonorita' stradaiole per la seconda traccia "Street fight" che pero' paga lo scotto di non raggiungere i livelli del precedente pezzo.
Si continua con "Fragments of life" (nda. riproposta a fine disco anche in italiano), pezzo davvero convincente che si apre con un ottimo assolo di basso e che per l'intera sua durata presenta una sezione ritmica disarmante oltre ad un coro azzeccato, grandi.
"Abisso" raggiunge il livello precedente ed aggiunge un ottimo growlig sul finale che dimostra l' invidiabile capacita' tecnica del vocalist, "Colleferro" riprende le sonorita' street gia' in precedenza esposte, questa volta convincendo parecchio con liriche che affrontano tematiche rugbistiche passione del gruppo come la copertina dell'album (e lo stesso nome della band) dimostra.
Si continua con la veloce e incazzata "Macerie" e la piu' hc-(thrash)metal titletrack dove non mancano i potenti riff; per poi passare al pezzo decisamente piu' bello dell'intero album "L'araba fenice" testo che fa accapponare la pelle, chitarra dal suono a tratti ritmato a tratti potente e rabbioso il tutto accompagnato da una sezione ritmica che non sbaglia un colpo, da ascoltare all'infinito.
"Our generation" e "Mind's mediocrity" son altri due bei colpi piazzati dai "Plakkaggio HC" con testi in inglese e un suono che fara' impallidire qualsiasi amante del metal.
L'album si chiude con la buona cover di un pezzo strorico, "Non morira'", e la gia' affrontata "Frammenti di vita", di cui preferisco la versione italiana solo per il fatto di poter apprezzare al meglio le liriche.
Che aggiungere, un gruppo completo che propone un suono che accontenta un po' tutti che con questo album han dimostrato di aver raggiunto una maturita' invidiabile.
Quindi affrettatevi a scaricarlo prima che sia tardi.
Joel

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Plakkaggio HC on tour (YouTube)

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