Anche i testi sono in lingua madre e spaziano tra diverse tematiche con un netta prevalenza dei temi sociali e introspettivi. Il sound dei Latebra e' parecchio aggressivo sin dalle prime note, anzi direi gia' dai titoli dei pezzi. La band si esprime infatti senza compromessi o mediazioni; in maniera diretta e violenta con piena attitudine punk.
La parte piu' originale viene data dai riff di chitarra che molto spesso si discostano dai classici power chords e danno invece quella vena metal che pervade un po' tutto il disco. Cio' si evince gia' dal pezzo d'apertura, "Nella Penombra Bieca". Dopo un breve intro si scatena la furia sonora della band sostenuta da una sezione ritmica granitica, con un drumming davvero potente. Nella parte finale del pezzo invece la struttura del pezzo cambia con l'aggiunta di parti piu' cadenzate e dissonanti con interessanti sonorita' vicine al thrash e al black metal. Sin dal primo pezzo spicca all'ascolto la voce di Sangre, tagliente e aggressiva come l'old school punk hardcore insegna. L'influenza della cara vecchia scuola risuona chiaramente anche nei testi: in "Trento Violenta"” sono evidenti le citazioni di testi di gruppi storici come i Blue Vomit ed i Nabat. Nel pezzo la band esprime tutto il disgusto e l'odio nei confronti della borghesia ipocrita e apatica della propria citta': "Tutti sti borghesi in festa // meritan solo la gogna // La latebra rappresenta // la nostra Trento violenta".
L'essenza della band si puo' poi notare in uno dei pezzi piu' coinvolgenti del disco, "Sangue Rovente". Nel brano le sfuriate prettamente punk hardcore si mischiano a parti piu' cadenzate e anche qui e' presente un ottimo lavoro del chitarrista. "Sangue Rovente" e' una sorta di manifesto di cio' che sono i Latebra e di quello che vogliono comunicare con la loro musica. La loro dichiarazione di guerra alla societa' opprimente in cui viviamo e la consapevolezza della forza del mezzo, la musica, con il quale si esprimono. Molto coinvolgente il ritornello e liberatorio l'urlo "La vita all'improvviso ha un altro significato". I ragazzi non vanno per il sottile neppure in "Uccidi Il Democristiano", dal titolo piu' che eloquente. Dopo un intro di De Andre' sulla figura dell'intellettuale e dell'artista e il suo rapporto con il potere, il pezzo parte come di consueto diretto, senza fronzoli, con il tupa tupa martellante della batteria. Anche in questo pezzo come detto vengono riprese le tematiche di brani precedenti, la rabbia feroce contro i politicanti e la borghesia e l'importanza della musica e dell'arte in generale come mezzo di comunicazione libero, privo di vincoli, per esprimere la propria rabbia e la propria opposizione: "Questa voce e' un kalashnikov // che ammazza l'ignoranza // Questa musica e' cultura pronta a dichiarare battaglia".
Chiudono il disco "Come Una Lapide" e la bonus track "Vietnam". La prima, dalla durata superiore rispetto agli altri brani, e' un pezzo a meta' tra l'hardcore e il thrash metal con un interessante outro: un giro di basso lento, cupo e ben strutturato su cui fa capolino una voce tetra, funerea, ma allo stesso tempo intensa. La seconda traccia, "Vietnam" e' una sfuriata di poco meno di due minuti in cui la sezione ritmica va a mille all'ora e sotto si stagliano le urla di Sangre. Molto evocativo il finale con un bel giro di basso su cui fanno capolino flebili note di chitarra che chiudono il pezzo, prima dell'assalto sonoro che chiude il brano e il disco.
Termina qui Oltre L'Ultimo Grido, un disco che esprima tutta la potenza e le capacita' musicali dei Latebra. Un disco registrato davvero bene, cosa da non sottovalutare visto il genere musicale, con ottimi suoni, ben definiti e una notevole produzione. Ben fatta anche la copertina, che predice gia' prima dell'ascolto la violenza sonora che ci aspettera' nel disco. Questo lavoro fa quindi ben sperare per il futuro, per i prossimi lavori in studio. Il mio consiglio, oltre all'ascolto di questo ottimo esordio, e' sicuramente quello di andare a vedere i Latebra live perche' dal vivo la band trentina esprime sempre una grande energia e una grande carica.
Sfascia Chitarre

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