Cos'e' cambiato? Quando e' successo? A chi dare la colpa? Che fine ha fatto la nostra spontaneita'?
Eppure qualcosa da dire ce l'abbiamo, non abbiamo ancora perso lo sguardo critico verso il mondo malato che ci circonda.
Forse non verra' piu' nessuno dopo di noi a mantenere viva questa realta'.
Forse dobbiamo solo aspettare e le cose torneranno come prima. Forse non c'e' proprio niente da aspettare, facciamolo e basta!
Siamo 4 gruppi, ognuno con la sua storia da urlare, una delle tante.
4 canzoni portate alla luce non senza difficolta', con la tenacia di chi non vuole rassegnarsi.
4 fulmini in un ipocrita cielo sereno, sotto cui si finge che tutto vada bene, che non ci sia motivo per gridare.

Savona, Lecce, Cosenza, Como.
5MDR, Loscos' Brigade, Shameless, Zona D'Ombra.
4 fotografie Punk Italiane datate 30 Giugno 2019. Senza purtroppo discostarsi dal canone proposto, cantate naturalmente in lingua nazionale. Punk? Italia? Cortocircuito garantito, cosa ne pensate?
Un sottile filo di sentita, desolata e rabbiosa speranza, che unisce, varie realta' della penisola; supportate da altrettante realte Do It Yourself per il supporto fisico del lavoro.
Adesso piu' che mai, un urlo nel deserto contro-culturale, del quale, non ci siamo ancora accorti, molto probabilmente, di esserne colpevolmente protagonisti; quotidianamente. La condivisione di esperienze non puo' passare solo tramite uno scherzo di schermo, grande o piccolo che sia.
E' questo un momento storico, spietatamente peculiare, nel quale tante, troppe piccole realta', risentono dello spopolamento e conseguente svuotamento delle istanze che, avevano bene o male tenuto banco e intrattenimento, senza valutarne attentamente il senso piu' impalpabile ed essenziale, nascosto forse ai piu'.
Una profonda riflessione, sarebbe necessariamente vitale; adesso.
Contro-cultura come atto di resistenza identitaria, la faticosa creazione di valide alternative, l'affrancamento dalle logiche spudoratamente numerico/commerciali, la spinta indipendente ed autonoma verso la libera espressione.
Forse abbiamo sbagliato qualcosa, forse abbiamo sbagliato tutto.
Sono operazioni, queste, che fanno sicuramente ben sperare per il futuro incerto della musica, specie quella indipendente; ma che non possono distogliere l'attenzione dalla problematica principale.
Basta volgere lo sguardo altrove, per denotare come, l'approccio culturale di una popolazione possa fare nettamente la differenza, creando, per ogni manifestazione artistica che dir si voglia, il proprio spazio e terreno sostenibile, anche e soprattutto nel mercato, cio' detto senza nulla togliere a chi investe tempo e risorse nella propria attivita'. Hobbysti, Lobbysti, Passatempisti. L'eta' media definisce inderogabilmente i partecipanti, siano essi spettatori o attori egualmente in causa.
Per confermare le assenze, gli appuntamenti che divengono ricordi, i passaggi di testimone che vengono sempre piu' meno.
Le evoluzioni mancate, i ricambi generazionali latitanti, l'impegno, la perseveranza, l'essere sempre distrattamente inquadrati in uno schermo, non importa se a colori o in bianco e nero.
Allora viene spontaneo chiedersi e chiedere a gran voce, se la visione e la visuale, le prospettive di sviluppo presenti e future non fossero solamente un banale copia e incolla di qualche movimento in trend, visto e piaciuto in ordine di tempo su fanzine, riviste, dischi, video, piattaforme...
Senza fare attenzione all'aspetto politico, ancora una volta marcatamente identitario, di ricerca, conquista e proposta di spazi d'aggregazione, di tempo impiegato nel costruire, e non nel postare il nulla, del nulla; nel nulla.
Di sudore e passione, siano essi sputati su un palco o in una sala prove, viene ancora piu' spontaneo rispondere e rispondersi citando:
"A chi esita" Dici: per noi va male. Il buio cresce. Le forze scemano.
Dopo che si e' lavorato tanti anni noi siamo ora in una condizione piu' difficile di quando si era appena cominciato.
E il nemico ci sta innanzi piu' potente che mai.
Sembra gli siano cresciute le forze. Ha preso una apparenza invincibile.
E noi abbiamo commesso degli errori, non si puo' negarlo.
Siamo sempre di meno. Le nostre parole d'ordine sono confuse. Una parte delle nostre parole le ha stravolte il nemico fino a renderle irriconoscibili.
Che cosa e' errato ora, falso, di quel che abbiamo detto?
Qualcosa o tutto? Su chi contiamo ancora? Siamo dei sopravvissuti, respinti via dalla corrente? Resteremo indietro, senza comprendere piu'nessuno e da nessuno compresi? O contare sulla buona sorte?
Questo tu chiedi. Non aspettarti nessuna risposta oltre la tua.
Bertold BrechtITAAAALIAAAAANIIIII!!!
.F.U.C.K. .F.A.K.E.
Non siate timidi, potremmo confrontarci a riguardo, mandate pure qualche riga: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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