Le canzoni targate Soviet Order Zero, sono abbastanza in linea con quanto gia' ascoltato nei loro precedenti lavori, un'ottima produzione a cura di Carlo Altobelli presso Toxic Basement Studio (squadra vincente non si cambia); sottolinea lo spirito melodicamente rock delle composizioni, senza dimenticarne la sincerita' e l'urgenza comunicativa di chiara derivazione punk; senza per questo dirottare il sound verso soluzioni canoniche.
Un combo solido e d'esperienza, quello dei Soviet Order Zero capace di proporre un ascolto moderno e variegato della proposta sonora in essere. Diversa, a coronamento dell'interessante connubio musicale proposto, la sezione occupata dai Minoranza Di Uno. Emozionante hardcore punk di rara intensita', lirismo e squassante sincerita'.
Vecchi sapori, si incontrano e scontrano con un sentito mal di vivere quotidianamente moderno. Ricordando con un amaro sorriso, i fasti di tempi andati, "Nulla di nuovo, ma un invito ad ascoltare la rivolta che portiamo nel petto, insorgenza di un fastidio che non e' altro che liberta'. La risposta soffia nel vento certo, anche se sembrano anni che non si muove foglia ma sta a noi averne voglia".
Fino a cristallizzarsi, nell'unica forza che forse ancora abbiamo e ci accomuna: "la differenza fra me e tutto il resto // e' l'unica forza che ho // la diffidenza fra me e tutto il resto // e' l'unica forza che ho".
Non ho altro, da aggiungere. Ringrazio a nome di tutti e di cuore, i gruppi per le emozioni regalateci.
IL PUNK E' MORTO,
TUTTO E' BENE, CIO' CHE NON FINISCE MAI.
LUNGA VITA AL PUNK.
Lo split?
Voi... Andatevelo a sentire affanculo.
Sinceramente, mai vostro.
.F.U.C.K. .F.A.K.E.
:V:

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