I baresi Atestabassa con questo nuovo album, dimostrano che suonare un accaci' old-school, che affossa le sue radici in mostri sacri come Negazione, e mescolarlo con sonorita' piu' moderne, pur essendo un'operazione complessa, puo' dare i suoi frutti.
Metteteci anche testi potenti e diretti, ed un'ottima tecnica esecutiva ed ecco che ne escono nove tracce per un album che fa venir l'acquolina in bocca.
Il quartetto pugliese, attivo gia' da un parecchi anni, formato da Carletto (voce e basso), Pietro (chitarra e voce), Angelo (chitarra) e Matteo (batteria), che ha sostituito David, ci dona nel 2008 questo magnifico Self Titled.
Nove pezzi tiratissi registrati in maniera egregia, e che presenta alle spalle una co-produzione di tutto rispetto (tra gli altri A'rraggia, Porrozine, Korto Cirkuito ed Antonio vocalist degli Alter-Azione), liriche convincenti, esclusivamente in italiano, sono solo alcune delle caratteristiche di questo disco.
Sin dal primo pezzo, "Nemico di me stesso", si apprezzano le velocita' d'esecuzione, la precisa e potente sezione ritmiche e soprattutto la doppia voce, che sorprende per l'ottimo screaming.
"Delirio di equita'" e' un pezzo ancor piu' veloce e furioso del primo, ritmiche corpose grazie al lavoro della martellante batteria, splendide anche le sfuriate potenti della chitarra, un testo ed una voce parecchio emotive rendono il tutto perfetto.
Non son da meno le successive tracce: "Giorni a scacchiera" si contraddistingue per le mitragliate della batteria e per la voce corale; "Urla grigie e nebbia" e' un'ottima prova collettiva arricchita da uno scream da brividi; "Sogno" e' tra le canzoni piu' belle del disco grazie ad i repentini cambi di tempo ed alle stupende liriche.
Scivolano via anche i successivi pezzi come la veemente "Zanna" che risulta anche questo tra i migliori, "Scordato" e "Muti" che presenta funambolici giri di basso e ritmiche a tratti serratissime.
"Breccia" e' il pezzo che chiude questo disco, almeno apparentemente, visto che al suo interno presenta una traccia nascosta, non come spesso capita in questi casi un'accozzaglia di suoni, ma una vera e propria canzone per altro non inferiore a quello che abbiam sentito in precedenza.
Questo disco omonimo degli Atestabassa risulta un vero e proprio capolavoro, impossibile non apprezzarlo sin dal primo ascolto.
Complimenti al lavoro svolto dalla band, che anche se finora non ha riscosso il successo che gli spetta, merita parecchia attenzione, non rimane che correre ad acquistare l'album prima che finisca.
Joel

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.VIDEOCLIP.
Atestabassa - Nemico Di Me Stesso (Live)
Atestabassa - Sogno (Live)
Atestabassa - Zanna (Live)
Atestabassa - Scordato (Live)
Atestabassa - Muti (Live)

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