Molti di voi si chiederanno: Cazzo c'entrano i Grandine con il gruppo che spunta nel titolo dell'articolo?
Domanda quanto mai opportuna, ed io son qui proprio per far chiarezza.
Ritornando ad i Grandine una volta perso il batterista, i restanti superstiti decisero di cercarne un altro, anche se da li a poco abbandonarono definitivamente il progetto. Quell'annuncio pero' non cadde nel vuoto, infatti Andrea (batterista dei Koroba Milk) contatto' Bilo (basso dei Grandine e chitarra nei Resist) ed insieme decisero di metter su una nuova band. Da questo incontro, nell'Aprile 2008, nascon gli Attrito, con l'intenzione di suonare un hc vecchia maniera.
A Bilo (chitarra) ed Andrea (batteria) si aggiungono, dapprima l'ex batterista dei Rabbia, Fiore (basso e cori), e successivamente Rupert (voce, gia' voce e chitarra negli Incline).
I quattro per circa 7 mesi si rinchiudono in sala prove e tra i numerosi pezzi creati registrano due tracce che vanno a comporre questo promo, che servira' per farli conoscere un po' in giro, visto che prima di tornare in studio a incidere altro, voglion farsi le ossa con una lunga attivita' live.
Quindi per adesso accontentiamoci di questi due pezzi, che fan presagire un futuro radioso per il gruppo del trentino.
Quello proposto e' un hardcore veloce, potente e rabbioso il tutto con liriche in italiano e suoni dalla registrazione pulitissima.
Il promo si apre con "Vittime Clericali", liriche pungenti chiare e dall'urlato carico di emotivita', grandissima anche la prova tecnica degli stumenti precisi e mai fuori dal coro, una canzone breve ma intensissima.
Il secondo ed ultimo pezzo e' "Difendere/Attaccare", l'urlato iniziale lascia spazio ad un breve momento ritmico e di attesa che e' solo un presagio di calma prima della tempesta, infatti dopo questo istante la traccia esplode in tutta la sua ferocia grazie alle ritmiche devastanti della batteria ed un cantato, accompagnato da cori precisi, indomabile, poi un'altro momento di quiete, un momento di riflessione che pero' non abbandona quel contenuto rabbioso, forse una rabbia quasi di rassegnazione, ma uno splendido giro di basso lancia il gruppo verso la sfuriata finale che mette i brividi; che aggiungere se non una canzone strepitosa. Difficile dare un giudizio ascoltando solo due pezzi, ma gia' qualche piccola considerazione sugli Attrito si puo' tirare fuori.
Innanzitutto tecnicamente il quartetto dimostra doti straordinare, ma cio' era ovvio visto che si tratta di gente che ha una corposa gavetta alle spalle.
Altra punto a favore sta nel suono che gli Attrito propongono, un hardcore che fonda le sue radici in quello che e' il passato della scena italiana, ma che e' saggiamente miscelato con suoni piu' attuali e moderni trovando un giusto equilibrio tra passato e presente, il tutto condito con testi convincenti ed una buona dose di personalita'.
Ultima annotazione positiva, gli Attrito seppur nascono da una "costola" dei Grandine, non ripercorrono la strada dello storico gruppo, ma stan tracciando un loro percorso personale e che fin qui appare promettente.
In attesa di un disco quantitativamente piu' sostanzioso godiamoci questi due pezzi.
Joel
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