Enrico Ruggeri dopo l'esperienza della sua primissima band Champagne Molotov (con Osvaldo Filippi, Pigi Billone e il futuro compagno di avventure Silvio Capeccia) fonda i Decibel che nel 1978, oltre a Enrico Ruggeri alla voce, vedevano Erri Longhin al basso, Pino Mancini alla chitarra e alla batteria Roberto Turatti che successivamente diventera' uno dei produttori di spicco della italo disco da classifica. Come sappiamo invece Ruggeri proseguira' la carriera come raffinato cantautore a volte piu' pop-rock, mentre i restanti componenti svolteranno su un sofisticato suono elettronico.

I Decibel a fine anni '70 erano poco piu' di una cover band orientata verso un rock'n'roll metropolitano che guardava sia a Londra (Sex Pistols, Stranglers e David Bowie) sia e New York (Ramones e Lou Reed). Il gruppo sali' imporvvisamente alle cronache giornalistiche dopo il concerto fantasma alla Piccola Broadway finito (in realta' mai iniziato) in un'enorme rissa tra punk (all'epoca considerati di destra) e autonomi del Leoncavallo. Grazie a questa involontaria notorieta' arrivo' il contratto con la Spaghetti Records che voleva lanciare un gruppo punk italiano (i brani del debutto furono scritti in una settimana con testi in inglese che vennero tradotti in italiano su indicazione proprio dell'etichetta discografica).

I veri punkrocker a Milano sostanzialmente schifavano i Decibel perche' troppo sofisticati e fighetti e il loro primo album ce lo dimostra pienamente: di punk essenzialmente c'e' solo il titolo (che leggenda dice sia stato affibbiato proprio all'ultimo minuto per pure ragioni di marketing solo perche' il punk era di moda; a favore di questa tesi ci sono alcune rarissime copie promo dell'album che infatti riportano solo il nome del gruppo). "Figli di...", "New York" e "Col Dito... Col Dito" sono gli unici brani up-tempo che di punk hanno solo l'attitudine, mentre il resto e' un mix decadente tra il rock metropolitano di scuola Lou Reed, scorie di glam rock elettrico (il solito David Bowie) e robuste chitarre hard rock.

A segnare una demarcazione ancora piu' netta con la scena punk ci sono la ballata tossica "Superstar" e il boogie "Paparock", rimasto strumentale perche' il testo originale venne censurato prima della stampa; eccolo qui riportato integralmente:
Una messa qua / Una messa la' / Tu preghi
Di Cristo sei l'erede / Ai dogmi della fede / Credi
Un esempio di bonta' / Per tutta la cristianita' / Peccatori siamo noi / Cosa vuoi
E se siamo giu' / Benedici con la mano / Ma tu fai affari / E' un'industria il Vaticano
Piu' bugiarda di cosi' / Resta solo la DC / Peccatori siamo noi / Tu cosa vuoi
In adorazione / Tanta gente ad un balcone / Un'altra volta
E l'ispirazione / Per gestire la religione / E' stata tolta
Contro chi e' in errore / Sei tu il bastone / Sei la guida
Perche' altrimenti Dio / Di cio' che sento io / Non si fida
Meno male ci sei tu / Che ci parlerai in tivu' / Peccatori siamo noi
I testi di Enrico Ruggeri sono ancora acerbi ma mostrano gia' spunti interessanti anche se legati a certi cliche' d'oltremanica che il nostro conosceva a menadito, mentre la voce supplisce alla sua ingenuinita' con una personalita' gia' ben definita.

Una menzione speciale merita l'orripilante copertina, uno degli artwork piu' brutti di tutti i tempi che ha il "merito" di anticipare le terribili pacchianate che avremmo trovato da li' a pochi anni su tanti dischi metal, ma soprattutto il logo della band, inequivocabilmente a forma fallica, che mostra come interpretassero il punk, ovvero pura voglia di shockare l'ascoltatore.

"Punk" e' un album piu' interessante a livello storico che musicale perche' getta le basi per la futura e rapida evoluzione della band, che gia' l'anno successivo sfornera' l'ottimo singolo "Indigestione disko" di chiara matrice new wave e a ruota il capolavoro "Vivo da re" che mostrera' una band finalmente matura e capace di fondere le pulsioni giovanilistiche con maggiore maturita' stilistica, sia musicale che lirica.

Il disco quando fu pubblicato dalla Spaghetti Records di Shel Shapiro fu stampato solo in un migliaio di copie e visto il generale disinteresse del pubblico e le stroncature dei critici, entrambi impegnati a masturbarsi con le ultime scorie del progressive italiano, non verra' mai piu' ristampato, privando gli ascoltatori, se non del caposaldo del punk tricolore, sicuramente di un solido disco rock senza fronzoli.

A sorpresa nel 2014 l'album "Punk" diventa incredibilmente disponibile sugli store digitali in versione restaurata. Magie di Internet. Buon ascolto!
Vittorio "Vikk" Papa

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Fonte: Decibel - Punk (1978 - LP) (di Orrore A 33 Giri)
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