Testi
Mascons - Approccio Nevrotico
01 - Italiano
Italiano, un piacere strappato alla vita. Figlio nato dalla troppa fretta di un parto perverso, dall'approssimazione.
Col fiato sul collo e la mente tarata il sentiero è tracciato, un silenzio forzato per te, un silenzio forzato che c'è.
Un gregge smarrito si affida alla sorte, ti aggrappi al destino e ostenti fierezza.
Quale dignità continui a sognare? Si tu, tu che ami piacerti dentro uno specchio,
se solo potessi vedere che il marcio che c'è in te ti assale in ogni spazio del tuo vuoto
del cancro rassegnato del tuo lento rifluire. L'italiano
02 - Lei
Lei è l'estremizzazione patologica delle mie stranezze.
Lei che uccide l'anima...e non posso sopportare che, e non posso più pensare che sia
l'esternazione delle mie stranezze, spenga con orgoglio la mia vita acerba,
adori calpestarmi col suo fare innocuo, cerchi di eternare il suo
infinito gioco. Fuori dal mio tempo, fuori dal mio spazio.
Lei che uccide l'anima...chi cazzo t'ha voluta, chi cazzo t'ha cercata.
a volte vedo lei, strappare il mio respiro a volte sogno lei, strappare il mio destino.
03 - Uomo Scena
Si scansano tutti, c'è l'uomo scena, che bei sorrisi...che ci regala.
Moderna incarnazione di sensazioni attuali, messaggi riciclati,
clichè rivisitati la posa sempre attenta, una passione spenta,
un altro aborto nato dal vostro identificio.
04 - Il Domani
Il domani non esiste, il tuo futuro è già scappato...
Inchiodato in città, masticando merda, aspettando una svolta che non vivrai perchè tu sei già spento,
carbonizzato dalla fiamma dell'inganno del futuro. Il domani è una menzogna, il tuo futuro non ti aspettava.
E cerchi di nasconderti tra le piaghe del tuo stesso male dietro un muro di attitudini, sempre all'ombra di abitudini.
Alzate le spalle lo sguardo nel cielo riflette solamente l'apatia che ti affossa.
Spirito quieto e taciturno c'è già un posto prenotato nel mattatoio dell'avvenire.
Il sangue che gronda. La mascella divelta
Le gambe spezzate. Le caviglie divelte. La mente smarrita nel ricordo del piacere.
Finta sensazione che non avrai, domani, nel tuo domani, quel tuo futuro
strappato via.
05 - Anticittadina
Patria della noia, della mediocrità borghese. Ti inchioda secco al palo, e comincia con le danze.
Ti strappa via il cervello, ti infilza sotto gli
occhi. Ti annoda al tuo intestino, ti impasta nella merda. Cupi-di-gia... Senza lottare.
Finisce qua... la tua vita. Non nego di godere il giorno in cui ti vedrò sparire via...
sotto un cumulo di cenere, tu e i miei amici, tu e i miei traditori. Sognare...
sotto un cumulo di cenere, tu e i miei amici, tu e i miei traditori...
Brucia forte il soffio della vita, più di quanto basti per segnarmi,
oltre quanto occorra per capire, che tu non mi hai desiderato.
Il momento è propizio, c'è zolfo nell'aria, senti che già scalda questa terra un ultimo dovuto sforzo.
Si accenda il più profondo inferno...e a te che hai sputtanato la tua sorte, aspettati
l'ennesima vendetta...brucia!
Italiano, un piacere strappato alla vita. Figlio nato dalla troppa fretta di un parto perverso, dall'approssimazione.
Col fiato sul collo e la mente tarata il sentiero è tracciato, un silenzio forzato per te, un silenzio forzato che c'è.
Un gregge smarrito si affida alla sorte, ti aggrappi al destino e ostenti fierezza.
Quale dignità continui a sognare? Si tu, tu che ami piacerti dentro uno specchio,
se solo potessi vedere che il marcio che c'è in te ti assale in ogni spazio del tuo vuoto
del cancro rassegnato del tuo lento rifluire. L'italiano
02 - Lei
Lei è l'estremizzazione patologica delle mie stranezze.
Lei che uccide l'anima...e non posso sopportare che, e non posso più pensare che sia
l'esternazione delle mie stranezze, spenga con orgoglio la mia vita acerba,
adori calpestarmi col suo fare innocuo, cerchi di eternare il suo
infinito gioco. Fuori dal mio tempo, fuori dal mio spazio.
Lei che uccide l'anima...chi cazzo t'ha voluta, chi cazzo t'ha cercata.
a volte vedo lei, strappare il mio respiro a volte sogno lei, strappare il mio destino.
03 - Uomo Scena
Si scansano tutti, c'è l'uomo scena, che bei sorrisi...che ci regala.
Moderna incarnazione di sensazioni attuali, messaggi riciclati,
clichè rivisitati la posa sempre attenta, una passione spenta,
un altro aborto nato dal vostro identificio.
04 - Il Domani
Il domani non esiste, il tuo futuro è già scappato...
Inchiodato in città, masticando merda, aspettando una svolta che non vivrai perchè tu sei già spento,
carbonizzato dalla fiamma dell'inganno del futuro. Il domani è una menzogna, il tuo futuro non ti aspettava.
E cerchi di nasconderti tra le piaghe del tuo stesso male dietro un muro di attitudini, sempre all'ombra di abitudini.
Alzate le spalle lo sguardo nel cielo riflette solamente l'apatia che ti affossa.
Spirito quieto e taciturno c'è già un posto prenotato nel mattatoio dell'avvenire.
Il sangue che gronda. La mascella divelta
Le gambe spezzate. Le caviglie divelte. La mente smarrita nel ricordo del piacere.
Finta sensazione che non avrai, domani, nel tuo domani, quel tuo futuro
strappato via.
05 - Anticittadina
Patria della noia, della mediocrità borghese. Ti inchioda secco al palo, e comincia con le danze.
Ti strappa via il cervello, ti infilza sotto gli
occhi. Ti annoda al tuo intestino, ti impasta nella merda. Cupi-di-gia... Senza lottare.
Finisce qua... la tua vita. Non nego di godere il giorno in cui ti vedrò sparire via...
sotto un cumulo di cenere, tu e i miei amici, tu e i miei traditori. Sognare...
sotto un cumulo di cenere, tu e i miei amici, tu e i miei traditori...
Brucia forte il soffio della vita, più di quanto basti per segnarmi,
oltre quanto occorra per capire, che tu non mi hai desiderato.
Il momento è propizio, c'è zolfo nell'aria, senti che già scalda questa terra un ultimo dovuto sforzo.
Si accenda il più profondo inferno...e a te che hai sputtanato la tua sorte, aspettati
l'ennesima vendetta...brucia!