KlauSS arrivo' in Italia intorno al meta' degli anni '90. La sua vita cambio' radicalmente quando un puzzolente punkabbestia spagnolo lo trovo' che rovistava tra i rifiuti nella periferia di Milano. I due si guardarono e si vollero subito bene. Furono i suoi anni migliori, giornate felici di collette, birre rubate e scherzi ai borghesi del centro. Uno stereo con i Dead Kennedys a palla faceva da colonna sonora alle occupazioni di cascine abbandonate e alle loro scorribande.
Il punkabbestia spagnolo mori' di eroina qualche anno dopo lasciando a KlauSS solo quel vecchio mangianastri e un cuore spezzato, Il cane di vetro fu costretto a tornare alla sua vita randagia, ma la situazione a questo punto era diventata ancora piu' amara. La sua passione per il punk lo porto' a girare lo stivale cercando di entrare ai concerti dei suoi gruppi preferiti, ma invano. Sotto ogni flyer troneggiava sempre piu' spesso il monito: "No cani, no nazi, no vetro", la triplice negazione della sua esistenza. Nonostante questi eventi prendessero luogo per la maggior parte in squat o posti anarchici, ogni volta gli veniva negato l'ingresso. A nulla servivano le sue rivendicazioni, non c'era modo di entrare. "Ma io non sono nazista per dio!" - "Sticazzi sei un came, cercati un parchetto". Altre volte: "Ma dentro ci sono altri cani!" - "Si ma tu sei di vetro se ti rompi gli fai male". Altre volte ancora: "Ma dentro ci sono sia cani che gente che si lancia le bottiglie!" - "Sei figlio di nazisti, non ci fidiamo di te, poi magari ci infetti i nostri cani, togliti dal cazzo...". Comincio' cosi' a girare la voce di questo cane di vetro nazista che provava ad entrare ai concerti, di conseguenza in ogni citta' comparvero adesivi e scritte sui muri: "Nazi dogs, fuck off!".
Il povero KlauSS ormai aveva perso la voglia di vivere, tutti questi anni di lotte per essere rispettato e rivendicare il suo antifascismo erano stati invani. Decise di lasciare questo mondo e volle farlo in maniera spettacolare. L'idea gli venne quando un giorno fu avvicinato da un enorme naziskin con un celtica tatuata sulla pelata...
Era il 2039, le estreme destre di tutta Europa si apprestavano a celebrare il centenario dell'asse nazi-fascista tra Hitler e Mussolini. Fra gli organizzatori spiccavano: l'NPD tedesco, il National Front inglese, l'Hogar Social spagnolo, Alba Dorata, Casapound, Forza Nuova e mille altre organizzazioni internazionali. Per l'occasione si era riformato addirittura anche l'MSI e Ordine Nuovo. Durante questo evento si prevedeva un meeting mondiale con nomi di spicco della politica, ma ben presto ci si accorse che nessun fascista o nazista della prim'ora era ancora in vita, tutti morti. Un militante dell'NPD provo' a proporre suo bisnonno, che pare nacque qualche giorno prima del crollo di Berlino nel 1945, per molti anni fu rivendicato come l'ultimo bambino nato sotto il reich prima della sua distruzione. L'opzione fu scartata considerando che il vecchio viveva da diversi anni attaccato a un respiratore meccanico e, oltretutto, aveva passato gran parte della sua vita ad ubriacarsi e a fumare erba in compagnia di altri frikkettoni tedeschi.
Comincio' cosi' a girare la voce che l'unico superstite ancora in vita del reich era il cane KlauSS e che si trovava vivo e vegeto in qualche citta' del nord Italia. L'intelligence fascista localizzo' il cane di vetro in una stazione tra Modena e Bologna. Il controllore lo aveva fatto scendere perche' non aveva il biglietto e ascoltava musica rumorosa e fuori moda dallo stereo (pare "too drunk to fuck"). Con orgoglio il naziskin tese il braccio in un virile saluto romano a KlauSS e gli propose di partepiare al Super Meeting Europeao dell'estrama destra come ospite speciale. Gli disse anche che avrebbe finalmente ricevuto gli onori che gli spettavano e che sarebbe potuto diventare l'icona del movimento. KlauSS accetto'.
Arrivo' il 22 Maggio 2039. In questo luogo segreto della Germania una folla oceanica di oltre 6 milioni di nazisti e fascisti attendeva in silenzio l'inizio della manifestazione. Un rappresentante di Alba Dorata si avvicino' al microfono, fece il saluto romano e disse: "Camerati, grazie di essere venuti da tutto il mondo, oggi scriveremo la storia! Ci siamo tutti e da qui partiremo per conquistare ogni citta' fino alla vittoria finale!".
Comincio' uno spettacolo pirotecnico incredibile, non avevano badato a spese: doveva durare 88 minuti. KlauSS, mentre i nazisti di tutto il mondo guardavano il cielo in silenzio, si allontano', si diresse verso il luogo poco lontano dove stavano partendo i fuochi artificiali e si sedette sopra il razzo piu' grosso che trovo'. Questo parti' e quando esplose la folla scoppio' in un boato di esaltazione e fanatismo: in cielo si era formata una svastica di fuoco gigantesca, uno spettacolo mai visto, era la croce uncinata piu' grande della storia! La svastica piano piano si dissolse e una nebbia luccicante prese il suo posto. KlauSS si era frantumato nell'esplosione e una pioggia infuocata di proiettili di vetro si scaglio' sui presenti. Morirono tutti.
Polizia, digos e giornalisti, quando trovarono 6 milioni di morti tutti nello stesso luogo, si sbrigarono a definirlo il suicidio di massa piu' grande della storia. I piu' sarcastici dissero che con quelle morti si era pareggiati i conti con l'olocausto degli ebrei. Da quel giorno furono comunque tutti, e dico tutti, uniti e d'accordo a definire il nazi-fascismo come il piu' grosso fallimento e la piu' grossa vergogna della razza umana. Storia chiusa!
Grazie KlauSS!
Zanna
.NOTA.
Racconto apparso sul numero quattro della fanzine accidentalmente punk Lungi Da Me, per maggiori informazioni o procurarvi la 'zine date un'occhio sul sito di Nuclear Chaos.
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