Attraverso il riutilizzo di materiale diventato rifiuto costruirono ingegnose e spettacolari macchine ma soprattutto un'identita' e un modello di vita nuovo.

Viviamo secondo la mutazione per dimostrare ogni giorno che uno stile di vita alternativo e' possibile. (Emma)

Alla base il concetto del Do It Yourself e il No Future mutuati dal primo punk, trasportati in una difficile e complessa vita reale.

I Mutoid erano allora all'avanguardia perche' avevano posto l'accento sul concetto del DIY, riciclando tutta la merda che la societa' capitalista buttava via per farla diventare opera d'arte, quando nessuno ci aveva mai pensato.
Il DIY rimane un'idea e un incredibile stimolo per i giovani ma anche per tutti i lavoratori del mondo.
(Marco Philopat).

Trovarono "casa" a Sant'Arcangelo di Romagna dove tutt'ora la loro comunita' MUTONIA risiede.
Il libro ne descrive alla perfezione e con passione le vicende attraverso le testimonianze dei diretti protagonisti e un compendio fotografico che ne riassume bene lo spirito.

I MUTOID mettono al bando la neonata cultura dell'usa e getta, in virtu' di una cultura che potremmo chiamare dell'usa e riusa.
I rifiuti prendono sembianze zoomorfe e antropomorfe, i veicoli diventano fantasmagorici mezzi di trasporto o bizzarre case su ruote, mentre gli edifici abbandonati vengono occupati per viverci dentro.
Se il pezzo di rottame puo' essere metafora di decadimento umano e isolamento sociale, le sculture di scarti mutanti traducono per contrappasso la condizione di rifiuto umano nell'attitudine alla negazione dei valori veicolati dal capitalismo (come privatizzazione, subordinazione e alienazione) e nel rigetto del sincopatico ritmo di vita ed economico del PRODUCI, CONSUMA, CREPA.


Andai a Mutonia nei primi anni 90 e rimane una delle esperienze piu' particolari e suggestive che abbia mai fatto...

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Fonte: Rote Zora - Mutate Or Die (di Tonyface)
Home Page Tonyface: https://tonyface.blogspot.com/