Questo fatto, viene preso dalle donne, come uno stimolo a voler andare avanti nonostante la crisi e le fa sentire rincuorate.
Il giorno dopo pero', arrivate in azienda, vedono tutto vuoto.. i macchinari, i telai, i mobili.... tutto sparito, la fabbrica e' chiusa. E' l'inizio di un incubo.
Con soli duemila euro di liquidazione in tasca, dieci donne avvalorano la tesi de l'unione fa la forza e invece di aprire la solita attivita' (pizzerie, pub, locali) decidono di vendicarsi.
Con tanta rabbia addosso e quattrolire'ntasca, si riuniscono e assecondano l'idea di una delle donne piu' grintose della fabbrica: Louise (Yolande Moreau), che propone di assoldare un killer per uccidere il direttore dell'azienda sparito chissaddove.
La voglia di recuperare un minimo di dignita' e avere il meritato risarcimento, mette tutte d'accordo e sara' la stessa Louise ad assoldare il piu' sgangherato dei sicari, un maldestro Michael (Bouli Lanners).
Commedia esilarante, a tratti seria, in cui i protagonisti sono brutti, grassi e anche antipatici. Nonostante cio' diventano eroi, poiche' decidono di ribellarsi a coloro che li hanno manovrati come burattini e riescono a coinvolgere anche altri reietti.
E' una pellicola che alla finfine ci riguarda da vicino: ci sono clandestini nei gommoni della speranza, c'e' chi cambia sesso pur di riuscire a trovar lavoro, c'e' chi pur di riuscire a pagare un mutuo alla banca, preso dalla disperazione uccide il funzionario della banca stessa..c'e' il disperato solitario, il complottista che cerca di dissuadere la gente circa la versione ufficiale dei fatti dell'11 Settembre con mezzi propri...e ci sono loro.. gli operai, gente comune che si ammazza di fatica, che fa turni massacranti di lunghissime ore per per piccoli stipendi, gente che stringe denti che rinuncia alle agevolazioni salariali, agli assegni famigliari.. perche' c'e' sempre un motivo per dover mandar giu' rospi e dover piegare la schiena.
Il film e' un susseguirsi di scene assurde e di personaggi surreali, con un'ironia alle volte commovente. Una pellicola sgangherata, con pochissime inquadrature (solo 260) la maggior parte delle volte fisse..un tentantivo di rivolta verso il padrone..gia' ma quale?..individuare il vero colpevole del licenziamento di Louise e delle sue compagne non e' affatto semplice, dal momento che il nuovo proprietario e' una multinazionale.
Tutti per uno e uno per tutti..gia' ma contro chi?
Bollezza
.VIDEO.
Louise-Michel - Trailer
Louise-Michel - Il Regalo Aziendale
Louise-Michel - La Fabbrica Vuota
Louise-Michel - La Soluzione
Louise-Michel - Il Contratto
Louise-Michel - Michel Il Killer
.STREAMING.
Louise-Michel (MegaVideo)
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Emule ed2k link:
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Louise Michel 2008 iTALiAN LD DVDRip XviD-SiLENT[Ultima Frontiera] (690,34 Mb)
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Prezzo: 14.99 euro.
.LINKS.
Home Page Louise-Michel: https://www.myspace.com/louisemichellefilm
Wikipedia Louise-Michel: https://it.wikipedia.org/wiki/Louise-Michel
IMDB Louise-Michel: https://www.imdb.it/title/tt1132594/
Wikipedia FR Gustave Kerven: https://fr.wikipedia.org/wiki/Gustave_Kervern
IMDB Gustave Kerven: https://www.imdb.it/name/nm1086956/
Wikipedia FR Benoit Delepine: https://fr.wikipedia.org/wiki/Beno%C3%AEt_Del%C3%A9pine
IMDB Benoit Delepine: https://www.imdb.it/name/nm1086956/
Louise-Michel - [2008] Gustave Kervern E Benoit Delepine
Benoit Delepine e Gustave Kervern sono una coppia di registi francesi alla ricerca di una logica antitelevisiva, due persone in cui serpeggia uno spirito anarcoide che loro stessi si divertono a definire anar per evitare politicizzazioni.
Fanno un bel botto cinematografico con l'uscita di Louise-Michel, il loro terzo lungometraggio che battezzano con il nome e cognome di una famosa anarchica francese, Louise Michel appunto.
Donna tutta d'un pezzo fu spedita in esilio dopo aver partecipato alla Comune di Parigi, fervorante organizzatrice di scuole libere per figlie di operaie, combattente e sostenitrice dei diritti delle donne.. 'nzomma, na donna co i controcojoni. Ecco, il film viene battezzato con il suo nome, diventando una piccola fiaccolata anarchica.
E' un po' la storia dei giorni nostri, con crisi economica, carenza di lavoro e licenziamenti a fiato corto. In una fabbrica tessile della Piccardia, regione francese al confine con il Belgio, si respira aria di crisi e di imminenti licenziamenti.
Il padrone, per calmare gli animi delle donne operaie e far credere che la fabbrica vada per il meglio, regala loro, il giorno prima del fallimento, camici nuovi, ognuno con ricamato il proprio nome.