Dopo di lui iniziarono ad essere eliminati altri militanti e simpatizzanti del movimento operaio.
Ma ancora era solo l'inizio.
Quel che stava per cominciare era una dittatura militare che sarebbe durata per quasi vent'anni. E che non trascuro' di trasferire nel proprio ricordo, tra le altre cose, omicidi e deportazioni di massa: furono circa diecimila i Cileni torturati, e centinaia le migliaia di persone costrette all'esilio.
La distruzione delle istituzioni democratiche fu veloce e capillare. A tutto si sostitui' il dominio militare.
Salvador Allende aveva vinto le elezioni tre anni prima della sua morte, il 5 settembre del 1970. Per pochissimi voti aveva battuto il candidato voluto dai partiti della destra, l'ex presidente Jorge Alessandri.
Quello che iniziava i suoi lavori era il primo governo di sinistra eletto democraticamente in Cile ed in tutto il Sudamerica.
All'ordine del giorno c'era l'avvio di un processo di nazionalizzazione dell'economia, tipico delle politiche economiche dei paesi sudamericani. In Cile, particolarmente importante era la produzione di rame, ma, purtroppo per il popolo Cileno, nel settore avevano i loro forti interessi gli Stati Uniti d'America, i quali, sia per gli interessi sul rame che per il contesto disegnato dalla Guerra Fredda, non potevano accettare di buon grado la nuova politica del presidente Allende.
Il nuovo governo Cileno dovette cosi' molto presto affrontare un crescente fronte oppositore fomentato dagli Stati Uniti. Allende tra le prime cose nazionalizzo' i monopoli, con lo stato che prese il controllo dei prezzi. A cio' aggiunse una scelta di politica estera favorevole alla relazione con altri stati socialisti. D'altro canto gli scontenti iniziarono ad emergere sia a sinistra che a destra: i gruppi rivoluzionari pressavano affinche' il governo prendesse decisioni di stampo piu' radicale, mentre la destra era complessivamente in profondo disaccordo con tutto il progetto governativo. In ogni caso il primo anno di governo del nuovo presidente si chiuse con una forte crisi economica (dettata anche da fattori legati alla situazione internazionale) e con un netto calo di investimenti e nella produzione. Alla fine dell'anno vennero riscattate molte aziende in fallimento, ma senza riuscire ad amministrarle in maniera realmente produttiva.
Alla fine 1971 le manifestazioni di protesta furono numerose; tra queste si ricorda la cosiddetta protesta delle casseruole, messa in atto dalle donne della borghesia e soprattutto lo sciopero dei camionisti, il cui sindacato riusci' all'inizio del nuovo anno a paralizzare l'intero paese.
Sempre nel 1971, dopo una visita ufficiale di Fidel Castro, Allende annuncio' con orgoglio il ripristino delle relazioni diplomatiche con lo stato cubano. Questo nonostante il divieto posto nell'ambito dell'Organizzazione degli Stati americani e, ovviamente, il nuovo disappunto degli Stati Uniti.
L'amministrazione del presidente americano Richard Nixon comincio' ad esercitare una pressione economica sempre piu' crescente attraverso molti canali, illegali e non, e che andarono dall'embargo al finanziamento degli oppositori politici all'interno del Congresso.
Lo stesso sindacato dei camionisti, prima dello sciopero, ricevette sostanziosi finanziamenti dagli Stati Uniti.
Cercando nuovi alleati per far fronte alla crisi aperta da congiuntura economica e pressioni statunitensi, Salvador Allende si rivolse anche, suo malgrado, ad un fidato generale dell'esercito.
Nome, Augusto Pinochet.
A lui venne affidato il comando delle forze armate, e sempre a lui il presidente cerchera' di chiedere aiuto durante l'assedio dei carro armati al palazzo presidenziale della Moneda, senza sapere di chiedere aiuto al proprio carnefice.
Carnefice dietro al quale avevano agito, come abbiamo visto, gli Stati Uniti del presidente Richard Nixon e soprattutto del segretario di stato Henry Kissinger.
Pochi giorni dopo la vittoria elettorale di Allende nel settembre del 1970, i due gia' stavano cospirando nella Stanza Ovale. Loro il piano e la volonta' di rovesciare il governo Cileno, attraverso un'azione attentamente preparata dai servizi segreti.
Nei tre anni successivi all'elezione di Allende, la CIA aveva scientemente organizzato forme di sabotaggio economico e di guerra psicologica contro quel governo cosi' restio a mettersi in riga con i dettami di Washington, ossia: non permettere ai partiti comunisti di entrare nell'esecutivo; non espropriare le proprieta' degli Stati Uniti; perseguire un economia di libero mercato ed evitare, come gia' detto, ogni relazione con Cuba. Alla fine si passo' a forme piu' dirette, ed i militari Cileni poterono procedere alla distruzione del sistema bicamerale dello stato, delle istituzioni democraticamente elette, dei sindacati e dei liberi mezzi di comunicazione.
Piu' generalmente, furono cancellate tutte le liberta' civili gia' conquistate dai Cileni.
Con la benedizione degli Stati Uniti.
Fu americano l'assenso al formarsi della dittatura, un vero regno del terrore, e fu americana la responsabilita' di aver permesso che questa dittatura, riassunta nella figura del generale Augusto Pinochet, potesse durare piu' di quanto duro' quella hitleriana.
Peraltro l'atteggiamento americano fu, negli anni successivi al colpo di stato, di sostanziale estraneita' alle cose Cilene, mostrandosi non coinvolti con quel regime militare che si andava caratterizzando per la repressione, l'autoritarismo ed il blocco di tutte le politiche economiche di matrice marxista.
Solo di recente il segretario di Stato Colin Powell ha ammesso che l'affare Cileno non e' stata una pagina della storia americana di cui andare orgogliosi.
D'altronde, ha anche ricordato Powell, Allendeguerra fredda, di ammettere all'interno della sua coalizione di Unidad popular il partito comunista Cileno.
Che Nixon e Kissinger volessero davvero salvare il Cile, come confidarono a Richard Helms (ex direttore della CIA)? Sebbene Mosca non diede un significativo aiuto ad Allende, il dogma ideologico di Nixon e Kissinger fu sufficiente a motivare il sostegno al golpe.
Lo stesso Helms confido' in alcuni suoi appunti di aver ricevuto l'esplicito ordine di rovesciare il governo del Cile, senza preoccuparsi degli eventuali rischi connessi.
Ma l'atteggiamento americano in Cile, e' bene ricordarlo, non fu un fatto isolato. Si possono purtroppo menzionare altre intromissioni laddove si presentasse lo spauracchio del pericolo comunista. Successe con il Nicaragua, successe ad Haiti e successe, come sappiamo, a Cuba, dove grazie al famigerato Emendamento Platt le forze armate poterono occupare l'isola in diverse occasioni, oltre ad impiantarvi una propria base nella Baia di Guantanamo.
Ma all'inizio del secolo le truppe americane non si erano risparmiate interventi (per contrapporsi a movimenti rivoluzionari locali) in Colombia, in Honduras, nella Repubblica Dominicana, a Panama, in Messico ed in Guatemala e Costarica.
Addurre come scusante per gli eventi Cileni la Guerra Fredda significa voler ignorare i significativi antecedenti interventisti della politica estera degli Stati Uniti durante tutto il ventesimo secolo, in Sudamerica e altrove.
Quel che fece la CIA durante la Guerra Fredda fu agire in piena violazione di una serie di trattati firmati dagli stessi Stati Uniti e che escludevano l'intervento negli affari interni delle altre nazioni.
A quindici anni di distanza dal golpe venne organizzato un plebiscito per sapere se la popolazione desiderava che continuasse il governo di Pinochet.
La risposta fu no.
Nel 1990 l'addio politico di Pinochet, con l'elezione di Patricio Aylwin, del Partito Democratico Cristiano.
Il generale dittatore venne accusato per l'esecuzione di terribili crimini e violazioni contro i diritti umani, ma non fu giudicato. Si dichiaro' che soffriva di demenza vascolare.
Da due anni il generale sanguinario e' agli arresti domiciliari, la Corte Suprema ha dichiarato non valida la sua immunita' per demenza, ma il giudizio per i suoi crimini ancora non e' stato emesso.

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InStoria Il Golpe Cileno: https://www.instoria.it/home/golpe_cile_73.htm
Wikipedia Il Golpe Cileno: https://it.wikipedia.org/wiki/Golpe_cileno_del_1973
Wikipedia Salvador Allende: https://it.wikipedia.org/wiki/Salvador_Allende
Wikipedia Augusto Pinochet: https://it.wikipedia.org/wiki/Augusto_Pinochet