O meglio dovrebbe esserlo. Perche' in massima parte il sistema finanziario ha perso di vista tale funzione. Si e' trasformato da strumento al servizio delle attivita' economiche in fine in se' stesso per fare soldi dai soldi nel piu' breve tempo possibile. Sono purtroppo sin troppi gli esempi che si potrebbero fare in tale senso, a partire dalla speculazione persino sui prezzi del cibo e delle materie prime a molti altri.

Le banche pero' non sono tutte uguali. Alcune operano in piena trasparenza, valutando non solo le ricadute economiche ma anche quelle sociali e ambientali del proprio operato. Cercando di sostenere progetti con impatti positivi e l'accesso al credito. Altre invece lo fanno molto meno.

Per cercare di tradurre in numeri tali differenze, la Fondazione Finanza Etica e la Federazione Europea delle Banche Etiche e Alternative (FEBEA) hanno pubblicato la nuova edizione del Rapporto sulla Finanza Etica e Sostenibile in Europa. Un'analisi delle prestazioni economiche e finanziarie delle banche etiche a confronto con quelle delle banche tradizionali.

I risultati del nuovo rapporto confermano delle differenze enormi tra i due gruppi. Se non c'erano molti dubbi sul diverso approccio ambientale e sociale, il rapporto evidenzia come in tutta Europa le banche etiche si comportano meglio anche dal punto di vista della redditivita' e della maggior parte degli indicatori economico-finanziari.

Ancora prima, i numeri mostrano come le banche etiche e sostenibili "fanno le banche" molto piu' e molto meglio dei maggiori gruppi. Per confermare tale affermazione sono stati studiati alcuni indicatori. Uno in particolare e' il rapporto tra impieghi e totale degli attivi. In qualche modo tale indicatore mostra quanta parte dei risparmi raccolti presso i correntisti venga poi impiegata per erogare credito a famiglie e imprese.

Appunto, quello che una banca teoricamente dovrebbe fare. Per la media delle banche etiche, tale indicatore e' del 73%. Per le banche tradizionali, il 37%. La meta'. Su un indicatore simile, espresso in percentuale, la differenza e' enorme. Non parliamo di risultati diversi, ma di due modelli diversi.

Gli altri capitoli del rapporto prendono in esame altri aspetti dell'attivita' bancaria, e in particolare l'approccio rispettivamente delle banche etiche e di quelle tradizionali al clima. Anche in questo caso, piu' che di differenze di comportamento emergono due modelli contrapposti, sia per quanto riguarda l'impatto ambientale dei prestiti erogati, sia per quanto riguarda l'attenzione nel calcolarlo e la trasparenza nel rendicontarlo e comunicarlo.

Giunto alla quinta edizione, il Rapporto sulla finanza etica e sostenibile in Europa conferma quello che a prima vista sembra un paradosso. Le banche "tradizionali" non sono i maggiori gruppi bancari.

La finanza etica fa quello che le banche tradizionalmente dovrebbero fare: raccogliere risparmio e impiegarlo dove serve, in modo trasparente e valutando tutti gli impatti ambientali e sociali, accanto a quelli economici, della loro attivita'. E' la maggior parte del sistema bancario e finanziario ad avere perso di vista il proprio scopo sociale, inseguendo il miraggio di profitti a breve termine. Come mostra il rapporto, pero', anche dal punto di vista economico-finanziario le banche etiche sembrano mostrare risultati migliori.

Due modelli diversi. A ognuno di noi la possibilita' di scegliere a quale affidarsi e che tipo di economia sostenere.
Andrea Baranes

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Fonte: Le Banche Non Sono Tutte Uguali (di Comune-Info)
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