Trento: una provincia che vanta ottimi gruppi della scena hardcore italiana e non, come i vecchi e cari Grandine su tutti, senza contare gli Attrito, i Congegno, i Crop Cirles, etc...E questi!
Gli Inedya infatti nascono nella Valle di Non (minchia che nome ragazzi), in provincia di Trento, nell'Autunno del lontano 1996, con abbastanza problemini in fatto di line-up. I trentini comunque militano la scena col loro hardcore melodico caparbio, che rimane in testa dopo gia' un ascolto e con alle spalle sei dischi compresi mini cd e ben quattro lavori full-length.
Questo Crisi D'Identita' parte male devo dire, per colpa dell'opener "John Isn't Well Anymore" e "Knowin' Me". Non so' suonano troppo melodico americano-californiano. Non reggo certe sonorita'. Ma il gruppo si riprende subito grazie alle prime tre tracce in madrelingua, "Convivenza", "Inutile Tentare" e "Ops", sicuramente le migliori del disco, soprattutto per i testi.
In "Inutile Tentare" si fa anche sentire la voce del bassista/cantante dei grandi Congegno, il quale esplica il problema della crisi d'identita' che si genera nel caso che una persona sognatrice si adatta alla normalita' della gente con i piedi per terra, pensando fosse meglio, per poi ritrovarsi nella peggior crisi d'identita' data dalla sua mediocrita'. Prende molto sto' pezzo davvero, ricorda i Congegno di brutto.
Anche "Ops" devo dire trasmette tanto il suo testo oltre che alla musica in se' per se'. Grande pezzo anche questo, con tirate di rullante hardcore classiche, come pure gli stacchi improvvisi. La melodia e la velocita' della voce qua si fa sentire un po' piu' prepotentemente delle altre tracce, e rende piu' appetibile il genere.
Si torna in pista con un pezzo inglese "Wash Your Head!", dai contorni piu' melodici e non male ma non riesco ad apprezzare del tutto i testi in inglese, anche se questo contiene un bel ritornello cattivello.
Be' mi sono un po' rotto il cazzo di elencarvi tutti i pezzi, tredici per giunta, e quindi vi diro' solo che i restanti brani sono quasi tutti in madrelingua e davvero accattivanti. Basta solo accennare "Credeva Che La Chiesa...", incentrata sempre sul melodico di stampo piu' Congegno e non merda, quindi spero capirete.
Mi resta da dire che il gruppo (mai ascoltato prima d'ora) rimane particolare; nel senso che puo' prendere come non. A me spaccano di brutto, anche se i testi in inglese non li reggo, come pure un'eccessiva melodia di certi tratti. Ma di gruppi cosi' ce ne sono davvero pochi, forse troppo pochi.
Io li raccomando a tutti. Dopotutto la Trento hardcore non sbaglia mai!
fabio HC
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Inedya - Credeva Che La Chiesa... (Live At Rumori Dal Lago, Val Di Non 12.07.2011)
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