Stiam parlando degli alessandrini Deep Throat (ebbene si il nome e' ispirato al celeberrimo porno) e dei fiorentini Carlos Dunga (anche qui stiam parlando di un nome ispirato da qualcosa di famoso, il giocatore/allenatore brasiliano).
Uno scontro tra due gruppi che racchiudono nell'insieme la passione e l'interesse dell'uomo medio italiano: la figa ed il calcio; quale split simbolicamente racchiude un significato piu' epico?
Basta con le cazzate per riempire spazio e passiamo a sto disco.
Questo Ep e' composto da sei pezzi, tre per ciascun gruppo, che in nemmeno 15' di ascolto strapazzano l'ascoltatore con schitarrate, ritmiche martellanti e velocissime liriche urlate.
Si parte con i Deep Throat, che dopo le buone prove offerte con Mosh To The Masses ('06) e Trashin' People, Music And Thoughts ci riprovano variando il loro suono; si passa infatti da tematiche tipicamente trash ad un suono piu' orientato all'hc vecchia maniera che non disdegna nemmeno momenti piu' melodici.
Detta cosi' la cosa puo' far storcere il naso agli amanti dei piemontesi, ma il risultato finale non delude di certo.
Sempre ottima la tecnica, sempre presenti i corposi riff ed il maestoso lavoro ritmico, vengon ridotti gli urlati e quella chitarra riecheggiante un retaggio metal; i pezzi a volte si fan piu' cupi come l'hc vecchia maniera insegna, ma sempre velocissimi.
Splendidi anche gli stacchetti inseriti all'interno dei tre brani, che rendono il suono piu' originale rispetto al passato: geniale l'intro jazz/swing di "Fuck that scene!; l'atmosfera a tratti funky di Jocks sux!; e soprattutto "From death to black" il pezzo che piu' di tutti rimane in testa.
Fin qui la sfida e' sul 3-0 per i Deep Throat e sembra non avere storia, ma i Carlos Dunga voglion ancora dire la loro.
Il gruppo toscano ha alle spalle meno esperienza con un solo lavoro all'attivo, il loro 7" d'esordio.
Tecnicamente non posson competere con i piu' maturi Deep Throat; il loro suono e' ancorato ad un piu' "classico" trashcore ultra-veloce ed ultra-violento, e quel che perdono in tecnica (nonostante anche loro presentano riff pazzeschi) lo guadagnano con testi goliardici in italiano, dai ritornelli facili facili ma difficili da scacciare come un pugno di mosca che girano intorno ad una merda.
I tre pezzi son un crescendo di valore: si parte con la furia di "Carlos Dunga" dai riffoni della madonna; si passa alla piu' divertente "Piu' punk di Sid Vicious" che trova nel ritornello il suo punto di forza; per concludersi con la mirabolante "Iss pro" che chi (come me) passava, o passa tuttora (sempre come me), le ore davanti alla console ad armeggiare con 11 ometti in calzoncini che correvano dietro un pallone, non puo' far altro che considerare un vero e proprio inno.
L'arbitro dichiara fine alla partita e manda i due gruppi negli spogliatoi con il punteggio di 3-3. Un pareggio che alla luce delle occasioni avute e sfruttate e' il risultato piu' giusto.
A trionfare ancora una volta e' l'operato della scena hc diy che ci regala questo disco tanto breve quanto riuscito.
Supportate gente! Supportate!
Joel

.SCARICA IL CD.

.CONTATTI.
MySpace Deep Throat: https://www.myspace.com/deepthroatalessandria
E-mail Deep Throat: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
MySpace Carlos Dunga: https://www.myspace.com/carlosdunga
E-mail Carlos Dunga: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.