Volevo innanzitutto ringraziare i piani alti di puNk4free, gli oscuri figuri che se ne stanno nell'ombra a tirare i fili del teatrino e hanno deciso che era giusto sacrificare un povero e ingenuo collaboratore per i loro sporchi scopi, Dio esiste e tutto sa e tutto vede, arrivera' il momento in cui dovrete rispondere dei vostri crimini.
Bene, ora per chi si chiedesse, dopo l'ascolto (o anche dando solo un'occhiata alla copertina) del cd in questione , "Thought Before Action" dei romani Them Philosophy, ho sbagliato sito? Che e' successo alle brillanti menti dei baldi giovini di grandi speranze che gestiscono la baracca? La senilita' colpisce tutti prima o poi e non lascia scampo?
Vorrei tranquillizzarvi cari lettori, la verita' che si cela dietro questa scelta e' di ben altra natura! Escluse eventuali promesse sessuali in cambio, di cui non sono stato informato, la verita' e' che i ragazzi hanno il cuore tenero, non se la sentono di dire no a nessuno o quasi (se vi e' capitato non meritate di esistere), lasciando a voi, poi, giudicare cio' che e' di vostro gradimento e cio' che non lo e', senza insomma accaparrarsi il diritto di decidere cio' che e' bene e cio' che male per la vostra salute.
Dopo questa breve spiegazione, passiamo ora all'analisi musicale del lavoro proposto ed a qualche informazione sulla bend.
Tutto nacque nel 2005 quando Ivo di Marco (chitarra), come recita la biografia, spinto dalla volonta' di denunciare una societa' che ha perso il senso di se' e della propria dignita', decide per la gioia di voi tutti di esplicitare questo suo disagio musicalmente, insieme a Elisa D'Andrea (voce), Michael Masci (batteria) e Claudio Angelucci, trovando nell'etichetta inglese UK Division il buon samaritano che gli permette di registrare il disco e iniziare cosi una frequente attivita' live nazionale ed estera.
Ora il disco interamente, vi diro', in tutta onesta', non son riuscito ad ascoltarlo ed ho dovuto intervallare tra un ascolto e l'altro un paio di giorni di meditazione e auto punizione corporale, una mia personale via crucis insomma, arrivando a scrivere questa simil recensione piu' per disperazione che per altro. Datemi del bigotto musicale o quel cazzo che vi pare, ma io sta specie di nu metal, misto funky, rock e cantilene segose mi risuona come un martello pneumatico dritto sui gentitali, senza pero' niente da obbiettare alla reale bravura tecnica dei componenti, fine solo a se stessa, a mio parere.
Tutta sta critica nei testi contro la societa' e blablabla la sto ancora ricercando, salta subito all'occhio, invece, una certa mancanza di originalita' anche se, come dichiara il song writer: "I testi vengono scritti prevalentemente a notte fonda, quando c'e' il silenzio totale e rimango solo. Vengono da anni di riflessione e di studi fatti sull'uomo e sulle sue reazioni in tutte le situazioni in cui si puo' trovare.". Clap clap, bravo!.
La canzone che mi e' piaciuta di piu' e' "nessuna" anche se qualcuno, senza fare nomi, consiglia "Mother S.".
Bene pargoli e fanciulle, per una volta spero vivamente che siate troppo panc per tutto cio', altrimenti tranquilli non sarete giudicati, noi qui si sostiene la liberta' di pensiero, ma ricordatevi pero' che nell'ultimo tramonto sarete chiamati a rispondere dei vostri peccati.
Pierkna

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Them Philosophy - Live In Warsaw
Them Philosophy - Please (Live)

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