Ci troviamo nel magico mondo di Ramones, Queers e Screeching Weasel, anche se probabilmente il paragone in assoluto piu' azzeccato e' quello con i miei pupilli Teenage Bottlerocket, entrati da poco nella grande famiglia Fat Wreck Chords, mentre se si guarda esclusivamente nel nostro piccolo paesino allo sbando, non si puo' far a meno di notare una marcata influenza di scuola Derozeriana.
Il punto di forza di questo disco e' semplicemente il fatto di suonare alla grande, l'ottima registrazione poi mette ancora piu' in evidenza un comparto sonoro ultra melodico, omogeneo e avvolgente della durata di 33 minuti. Convincente.
Gustosissimo Pop-Punk orgogliosamente italiano, tirato ad alti livelli come non sentivo piu' da qualche annetto, l'ascolto e' trascinante dall'inizio alla fine e tra l'altro, io ormai lo sto sentendo da due mesetti tra macchina, casa e i-pod, quindi posso dire tranquillamente di essermi bruciato il cervello perche' non mi sono ancora stufato.
I testi seguono uno linea molto semplice, i ritornelli super melodici spadroneggiano un po' ovunque insieme al senso di amarezza del tempo che passa, come "Largo Tempini", "Non siamo piu' amici" e sopratutto "Novanta" dove si concretizza quella sana nostalgia dei mitici anni 90, che ci portiamo dentro un po' tutti noi, orgogliosi membri di quella generazione di sfigati, quando le All-Star non erano alla moda e il Pop-Punk spaccava il culo.
Ed effettivamente un po' di nostalgia me l'hanno trasmessa pure a me sti stronzi, anche perche' il disco sembra proprio uscito dritto da quel periodo, anche se rivisitato e pompato in chiave attuale. Efficace.
Se poi c'e' una cosa che proprio mi piace sono le canzoni dedicate ad ex ed amiche di turno, Daria, Alice e Carlotta, quest'ultima tra l'altro con l'odiosissima fissa del Terrazzamare. Da sopprimere.
Quindi ricapitolando non troverete nessuna perla di raffinatezza compositiva nei testi, ma schiettezza e sincerita' sono garantite al 100%, come l'immancabile ironia nell'affrontare la vita o nel criticare le mode e la convinzione nel sostenere i propri ideali, vedi "La fabbrica dei mostri", "Canzone per la gente", "Caramella" e "Quasi identici", il tutto condito da molti elementi autobiografici.
A scanso di equivoci questa volta lancio anche un appello a tutte le mie amichette Hard/Grind-Core: Vi amo tutte e sapete cosa vi farei, ma girate alla larga che questa non e' roba per voi.
rufiolo
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