E di certo non sarei la sola a ridere, bensi' anche stavolta i ragazzi sarebbero riusciti nel loro intento: provocare, far incazzare la gente.
Ironia, signori miei. La conoscete questa parola, o meglio sapete cos'e'? Oggi ne abbiam bisogno un po' tutti. Per chi non e' d'accordo c'e' una sola risposta: Male!
C'e' chi sceglie di colpire l'attenzione altrui con insulti senza senso, bestemmie a go go e robe simili. C'e' chi invece provoca con le parole, con le tematiche che ha scelto col fine di comunicare, con delle immagini che viste superficialmente, o meglio non osservate con attenzione, possono attirarsi tutte le antipatie e le ire possibili e immaginabili.
Questi sono i Nautiluss. Sono cosi', o si odiano o si amano, non ci sono vie di mezzo. Non cambieranno il loro stile ne' la loro concezione della musica per nessuno di noi, ma noi possiamo cambiare opinione su di loro: basta guardare le cose dalla giusta angolazione. E ascoltarle prima di tutto, ovviamente.
Il primo cd vero e proprio del gruppo, dal titolo Obama Been Laden, contiene stavolta otto tracce: quattro di esse sono presenti nella demo e vengono riproposte qui.
Sul sound nulla da dire dal momento che mi e' sempre piaciuto, non e' stato molto difficile per me apprezzare anche i nuovi pezzi: quattro tracce ben ritmate e traboccanti di continui riferimenti al punk degli anni settanta che in una band posso solo adorare.
Anche questo lavoro, cosi' come il precedente, e' ben registrato. Per quanto riguarda le differenze tra le tracce nuove e quelle vecchie vi e' una maggiore maturita' a livello strumentale, anche se si possono definire perfettamente in armonia col resto dei pezzi.
Devo dire che i nostri ragazzi non hanno certo perso in due anni quella tipica freschezza nel suono caratteristica del loro genere: musica composta per divertirsi, per far si' che la tua testa ondeggi al ritmo, per scuotere il prossimo proponendo testi apparentemente provocatori, per trasmettere messaggi tramite un genere morto a meta' degli anni ottanta, ma che ascoltato oggi fa un effetto strano. Strano ma positivo, aggiungerei.
Tra i tanti gruppi punk che ci sono oggi in italia, questo e' uno dei pochi, togliendo da mezzo il punk hardcore, che mi attira un bel po'. Attira e fa sballare. Cosa volere di piu'?
Mi spiace soltanto non aver potuto ascoltare altri nuovi pezzi, quattro sono pochi per poter esprimere un giudizio completo (lo so, ripeto sempre le stesse cose, ma non fateci caso dev'essere la vecchiaia), per cui non posso fare altro che considerare il demo e questo cd un unico buon lavoro.
E per quanto riguarda il giudizio, penso lo capirete da soli che e' rimasto immutato, cosi' come e' rimasta immutata la mia intenzione di invogliare voi scansafatiche a fare click su SCARICA CD.
Spero vivamente che seguiate il mio consiglio, ma se non doveste farlo, sarete voi a perderci.
Passo e chiudo!
REN

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