Si comincia subito con una intro di poco meno di un minuto che ci introduce al sound di questo gruppo.
Hard Core sparato a mille con tutti i dettami del genere messi a loro posto.
Quindi fiducioso passo a "Non si ferma", seconda track del demo.
Feel di batteria e via con il basso in primo piano, cosa che a me fa godere parecchio, poi le chitarre ed ecco entrare la voce.
Una voce incazzata e sporchissima si fa largo tra il ritmo incalzante della batteria e degli altri strumenti. Unico difetto? Sembra la voce di un ragazzino.
Purtroppo e' questo l'effetto sostanziale che mi da sentire, il cantato di questo gruppo, che molte volte non fa capire bene le liriche soprattutto nelle canzoni in inglese.
Comunque andando avanti "Non si ferma" parla di guerra e di tutto quello che la circonda: la morte gli orrori le distruzioni. Atto d'accusa contro le logiche che accompagnano tutte le guerre del pianeta e di come sono sempre gli stessi a pagare.
Si arriva cosi a "The anger of the punk", la prima, delle due canzoni in inglese.
Purtroppo come accennato prima, la voce non scandisce bene le liriche in inglese, tant'e' che risulta difficile ad un ascoltatore che non conosce le parole, riuscire a capire quello che vogliono esprimere i quattro.
"Non mollare" e' la quarta track di "Contro i pregiudizi".
Si ritorna all'italiano e questo e' sicuramente un bene;
La canzone inizia con un lungo assolo di chitarra prima di uno stop and go che fa partire il tutto.
Sicuramente e' una buona canzone sia musicalmente che liricamente, buone le sonorita' delle due chitarra, con gli assoli, suonati decisamente bene.
Da questo momento in poi il demo comincia a salire decisamente.
E' il momento di "Liberta'", una buona canzone, in cui la voce tirata dalla ritmica riesce ad essere piu' incisiva rispetto alle canzoni che la precedevano.
Una liberta' che molte non si riesce a trovare in una realta' illusoria in cui non si puo' vivere.
"Stronza societa'" e' il culmine, il punto di forza di tutto il demo.
Personalissima visione di quello che ci circonda che comunque riesce a disegnare in modo alquanto reale quello che ci circonda.
Il tutto si conclude con l'ultima canzone, in inglese, "why we live in the falsehood"
Decisamente la canzone che riesce a prendere di piu' sotto l'aspetto musicale.
Purtroppo come la precedente risulta difficile comprendere le parole.
In conclusione il mio personalissimo giudizio, risulta non essere dei piu' positivi.
Le sonorita' e la costruzione delle canzoni sono decisamente buone, ma purtroppo tutto questo non e' sorretto da una voce all'altezza.
Sinceramente sarei curioso di sapere l'eta' del cantante; credo che sia molto giovane, e quindi spero vivamente che la voce dello stesso con il passare del tempo possa migliorare sempre di piu'.
Per ora purtroppo gli High Tension non riescono a convincermi fino in fondo, anche se la loro giovane eta' per il futuro sia un buon punto di forza per i quattro ragazzi.
Neverstop85

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.BIOGRAFIA.
Gli High Tension e sono di Pisticci provincia di Matera.
Da come ci viene detto nell'e-mail: "Suoniamo punk hardcore senza ispirarci a nessuno, ma tendenti in questo momento ad un hardcore stile skrugniers".
"Siamo quattro, due 19enni, un 18enne e un 17enne".
Io bassista e cantante mi chiamo Domenico, i due chitarristi Dario e Stefano e il batterista Piero.
Questo cd l'abbiamo registrato, a settembre 2005 e abbiamo affrontato il problema "pregiudizi" perche' nel nostro paese e' difficile essere punk.
Siamo sulla bocca di tutti, nel senso che veniamo considerati solo "drogati", ed e' anche difficile suonarlo perche' non viene apprezzato da nessuno se non dalla nostra piccola cerchia punk.

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