Premettendo che ho consegnato questa recensione con un ritardo imperdonabile, tralascio inutili tentativi di giustificazione e passo direttamente a parlarvi dei bergamaschi Disordine: il gruppo e' attivo da ben cinque anni e comprende PierP (chitarra, voce e testi), Cama (batteria), Vana (basso e cori) e Diaol (chitarra).
Si tratta di una band che posso definire con mio piacere poliedrica, ovviamente nei limiti del punk: vi e' in questo disco del 2009 chiamato Disillusione, una base punk rock condita da un bel po' di riferimenti punk hardcore. Alcune delle tracce presentano appunto riferimenti a gruppi come Skruigners, Nerorgasmo e Negazione, qualche altra traccia rimanda invece al sound dei primi Punkreas. Addirittura la decima traccia, Capitolo 21, e' una sorta di esperimento basato sul rock strumentale.
Quella dei ragazzi e' una vera e propria ricerca, un tentativo di svolta, di dare un tocco completamente personale al loro stile musicale: direi che ci riescono anche molto bene. Ho apprezzato davvero molto questo cd e non solo per la musica, che ho trovato gradevole, ma anche per i bei testi, molto profondi e introspettivi, ma al contempo carichi di protesta e d'attitudine.
Come potrete capire dalla mia recensione, in questo prodotto c'e' di tutto: dalla fedelta' al Do It Yourself alle tematiche militanti, al nichilismo, all'anticonformismo affrontati da ogni gruppo punk, dall'introspezione ai contesti sociali e alla pura poesia dettata dal desiderio di comunicare stati d'animo di qualsiasi tipo.
Disillusione contiene 12 tracce di divertimento, angoscia, pessimismo...tutto cio' si puo' riassumere in una sola parola: eterogeneita'. Ed attenzione, non intendo dire che siano discontinui, a mio avviso sono bensi' molto originali.
Devo davvero porgere loro i miei complimenti ed anche le mie scuse, per averli fatti aspettare cosi' tanto per questa specie di verdetto. Intanto, spero che apprezzino il mio giudizio.
Quanto a voi fannulloni che mi leggete, P4F per un po' di tempo e' rimasto chiuso ma ora ha riaperto, seguitelo a ruota e aprite bene le orecchie: darvi all'ascolto e' il minimo. Al prossimo disco!
REN

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