Musicalmente i Campus Sterminii ricordano un bel miscuglio di grupponi sia crust che grindeggianti, per rendere l'idea, chiamerei in causa i primi driller killer, i disrupt meno grind, i kontrovers, un po' i wolfpack e sicuramente i primi extreme noise terror … I nomi da fare sarebbero molti, ma lascio a voi fare il gioco delle somiglianze!
L'album di cui stiamo parlando e' un demo live del 2003 registrato al cpa di Firenze.
I quattro pezzi pur essendo live non sono nemmeno registrati troppo male, i difetti sono qualche spadellata di troppo di batteria, chitarra un po' troppo bassa e basso inesistente; nonostante queste pecche il risultato finale e' piu' che decente.
Ecco che parte la prima traccia "d.i.y." una lampante manifestazione d'intenti, un pezzo con inizio arpeggio distorto e stacchi thrash niente male, segue "futti no bombe" che insieme a "d.i.y." e' presente anche su quel bel dischetto che e' lo split dei Campus Sterminii con i Disgusting Lies (edito qualche tempo fa dalla mitica Agipunk). "Futti no bombe" fa il suo sporco lavoro, un bel pezzo crust insomma, subito dopo c'e' "Stronzate Prolife"… Il testo (c'e' bisogno di dirlo?) parla di quell' argomento che ha infuocato la cosiddetta scena punk italiana (specialmente negli anni '90) e che ha fatto scaturire infinite battaglie ideologiche soprattutto tra hardliner invasati e anarcopunx inquisitori!
Chiude il demo "zombie", una canzone che parla di alienazione, apatia, rapporto con la societa', lavoro.
I pezzi in media mantengono buoni livelli, testi classici per il genere che hanno comunque il pregio della genuinita'. Un buon dischetto crust & furious da consigliare a tutti gli amanti del suono grezzo, sporco, rugginoso, cupo ed immediato!
Recensione a cura di El Mau
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