Spero sia l'inizio di una nuova tortura mediatica, rumori molesti, frastuono, urla, tecno, intro di film trash.
Insomma pensate a un povero ragazzo con una crisi di identita', gli viene comunicato che entro domani si dovra' estirpare le palle con il solo ausilio delle mani.. un momento di panico..
Poi la grande pensata: usero' myspace per diffondere il mia straziante storia!
Razored, noto pecoraro sardo che al momento vive in una zona non ben definita del piemonte..
ci presenta questa sua prima produzione fatta in casa "12 hellcore tracks", ovvero dodici brevissime tracce non facilmenti definibili che spaziano dal trash, hardcore, grindcore, create attraverso una serie di campionature che solo una mente malata poteva ideare.
Per alcuni versi questo disco e' assimilabile agli album dei Fanculo Merda Hc, non tanto per le sonorita', ma per il grado di psicosi che accomuna Razored ai membri del gruppo sardo.
Gia' dalla copertina dell'album si evidenzia l'elevatura del personaggio in questione, l'amichetto del cuore che voi tutti avete sempre sognato,colui che con la sua sola presenza puo' allietare le vostre inutili e tristi giornate, da sottolineare le titletrack che danno senso e significato alle sonorita' che di volta in volta vengono trattate. Passando all'album, non vi deve trarre in inganno la prima traccia, sicuramente la piu' esilarante, infatti la cover dei Ricchi & Poveri "Sara' perche' ti amo", cantata su una squallida base di karaoke da una voce alquanto piacevole e soave, fa solo da antipasto a quello che Razored e' in grado di creare. Le altre 11 tracce dalla durata media di una quarantina di secondi sono un turbine di sonorita' e versi comprensibili solo in presenza di uno stato psichico alterato, che si susseguono senza sosta sconvolgendo anche il piu' preparato ascoltatore.
Da segnalare come i miglior brani sono "Holocaust of the human race", "Guilty of necrophilia" dall'intro azzeccato e spassoso, "Fucking fag asshole son of bitch" e "Il rumore e' troppo melodico". Questo e' un album che solo una sparuta minoranza di eletti possono apprezzare, e che sicuramente ai piu' suscitera' disgusto e terrore, ma non perche' risulta privo di contenuti sonori accettabili, ma per mancanza intellettiva da parte di questi merdosissimi ascoltatori, purtroppo Razored ha anticipato i tempi questa e' musica che solo fra qualche secolo verra' riconosciuta come ARTE e la critica musicale planetaria riabilitera' il nome di Razored, assegnandogli finalmente un posto tra gli uomini che la storia ci ha regalato, o piu' semplicemente questo non avverra' mai e quest'album cadra' presto nel dimenticatoio.
Joel

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