Qui la produzione, affidata all'HellVianeo Records, risulta ottimale rendendo giustizia alla fatica della band con suoni ben distinti e testi finalmente pienamente comprensibili.
Apprezzabile anche il formato del disco in un semplice e scarno cartonato totalmente autoprodotto.
Questo breve omonimo disco dei Nervous ci regala appena 7' racchiusi in sole quattro tracce di hardcore che emana una buona dose di rabbia.
Il tutto appare tecnicamente sufficiente forse quel che manca da parte del quartetto e' la voglia di osare di piu', infatti ognuno svolge il proprio compitino ma senza sterzate o trovate stilistiche rimanendo ancorati in quel suono fin troppo classico. Tant'e' che il miglior pezzo del lotto ("Capi") e' l'unico che presenta qualche assolino e brevi cambi di tempo dettati dalla batteria.
Discorso simile anche per la voce che esalta la rabbia della band con un urlato costante e potente pero' fin troppo monocorde, il che rende lo rende col passare del tempo ripetitivo. Ed e' proprio questo che non convince del tutto dei Nervous, le potenzialita' ci son tutte ma non son espresse al massimo non che abbian difetti evidenti pero' nel complesso il disco non lascia nulla di che, insomma si lascia ascoltare ma finisce facilmente nella pila degli album gia' sentiti.
L'unico consiglio da dare alla band di Pordenone e' quello di avere piu' coraggio e rischiare qualcosa in piu', a meno che non si accontentano di essere uno dei gruppi dei tanti. In definitiva, come detto in precedenza, l'asticella qualitativa si e' alzata ma ancora non basta.
Joel

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