Ammetto che manca qualcosa, il gruppo ci sa fare tecnicamente e costruisce piuttosto bene le trame di ogni pezzo ma nell'insieme mi risulta difficile affezionarmi a questo disco o a qualsiasi delle canzoni che lo compongono.
Il loro e' un punk harcore di matrice italiota piuttosto influenzato dalla melodia e appartenete a un genere che non ho mai seguito molto, il tutto contraddistinto da una voce bella gridata ma un po' troppo monotona.
L'apertura resta a mio parere il pezzo piu' incisivo e ben riuscito assieme al seguente botto, i toni poi si placano con lo scorrere dei minuti e gli assoli di "Piccoli Dispetti Quotidiani" spingono su una melodia che si concretizza con la surfeggiante (per piccole particolarita') "Maledetta Tristezza Piranha" che comunque viene completata con troppe idee e spunti che appesantiscono il tutto.
Segue un'altra botta di violenza con "Diaz" che torna a darmi belle soddisfazioni ed il tutto si chiude con un altro classico melting pot di generi e grida che non riesce ancora a convincermi del tutto.
I cinque Vetro ci sanno fare assolutamente ma ancora non hanno trovato lo stile definitivo che li puo' contraddistinguere da una scena satura di cloni e copie, i pezzi che spaccano ci sono ma molte altre particolarita' vanno riviste e sistemate.
Nota di merito va alle grafiche sempre divertenti e personalmete metterei anche i testi nella pagina bandcamp giusto per togliermi un paio di curiosita'!!
Milio

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