Dopo il primo mini-cd The End Has Just Begun, gia' recensito su queste pagine virtuali, il gruppo torna per regalare ai posteri un vero album composto da diciannove tracce di massiccio grindcore, misto (soprattutto nella seconda parte del lavoro) ad un indefinito death.
I brani sembrano a prima vista molti, ma la durata non supera per la maggiore quasi il minuto come dettano i canoni del genere, altrimenti sarebbero risultate tracce troppo indigeste.
Dopo l'inquietante intro si parte lesti con "Bushit", una mazzata tra i denti di puro grind, ricca di blast beats allucinanti che devastano l'apparato uditivo dell'ascoltatore, mentre il pazzesco screaming rivela tutta la furia del gruppo. Gia' da questo pezzo si evince la professionalita' del gruppo romano.
"Earth First" continua sulla stessa linea, ricalcando un po' il suono dei Napalm Death con chitarre velocissime e dai riffs non complicati.
La sezione percussiva si attesta sempre su alte velocita' d'esecuzione, il doppio pedale non smette mai di creare tappeti sonori e da' il meglio in "Behind The Black Horizon". Il growl e' un classico, ma niente di impressionante.
E' difatti lo screaming il punto forte della voce. "Power" e' pura violenza grind, davvero micidiale. Senza tregua!
I termini iniziano a stabilizzarsi in fatto di pura violenza con la cover dei Blood, ed in seguito si attestano anche su mid-tempo ben fatti alternati ai soliti devastanti blast beats. "Fur Is Dead" ad esempio esce dal contesto grind puritano per accarezzare piu' un sound lento e potente in stile doom dai contorni pero' death. Nelle restanti tracce i nostri continuano a dare del loro meglio, permettendo all'ascoltatore di finire soddisfatto (anche se un po' scosso) il disco.
Non si puo' dire altro di questa ottima formazione, cosi' professionale e piena di originalita', in grado di creare a volte un suono dal genere indefinito, inusuale nei canoni, distruttivo e pieno.
Quando i Napalm Death si chiusero in un garage per provare a tirare fuori un suono piu' veloce dell'hardcore piu' selvaggio ci riuscirono; ora ci sono centinaia di gruppi che seguono le loro grandi gesta, ma pochi riescono a staccarsi dalla solita monotonia del grindcore attuale.
I Degenerhate fanno sicuramente parte della cerchia di quei pochi. Avanti cosi'!
fabio HC

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.TRACKLIST.
01 - Intro
02 - Bushit
03 - Earth First
04 - War Inside My Head
05 - Behind The Black Horizon
06 - Power
07 - All The Promises That I Have Made
08 - Cannibal Ritual (Blood Cover)
09 - Breeding Hatred Inside
10 - Fur Is Dead
11 - Another You Another Me
12 - Last Fight
13 - New World Disorder
14 - No Excuses Anymore
15 - Running Through The Blood (Fear Of God Cover)
16 - Under The Same Sky
17 - Song Of Hate And Destruction
18 - Turn Off The TV Turn On The Brain
19 - Outro

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