Gli One Day In Fukushima appunto (gia' dal titolo tutto un programma!) gruppo italiano di Eboli (campania) nascono verso la fine dell'estate 2014 e si attesta su sonorita' abbastanza significative di generi come il death metal, crust e grind.
Infatti tra le loro influenze non si può non pensare ai Napalm Death, Cripple Bastards, Terrorizer, Nasum, Extreme Noise Terror, Agoraphobic Nosebleed, Hour Of Penance solo per citare alcuni gruppetti cari a me e a chi ascolta questo tipo di sonorita'.
Dopo aver lavorato ad uno split con piu' gruppi e varie compilation, arrivano a questa prima demo omonima datata estate 2015.
La song numero 8 del demo "La Giustizia Degli Spaventapasseri", in cui troviamo anche un guest in fase di registrazione della seconda voce, oltre che essere anche la canzone piu' lunga dalla durata di (ben!) 3 minuti e' sicuramente la piu strutturata e bella dell'album che inizia con un intro di uno spezzone preso da un film: "io ti conosco // sapevo di conoscerti // ma non puoi essere tu // ti abbiamo gettato dalla finestra // non si torna dal mondo dei morti // ti abbiamo ucciso // non si torna dal mondo dei morti", per poi partire con un ritmo veloce e cambi di tempo improvvisi e rullate di batteria sotto le solite chitarre affilate come una lama. Le altre tracce son tutte sfuriate di un minuto che non ti lasciano il tempo di pensare.
Praticamente c'e' tutto in questo album veramente variegato dalle tracce hardcore, con voce semi-pulita, alle sfuriate grind, assoli di chitarra in puro stile thrash metal, un paio di intro tratte da dei film (come spesso capita in lavori di questo genere), accellerazioni devastanti, variazioni di voce e di generi (cosa che alla fine risulta essere davvero un'ottima scelta questa) e una sana dose di ironia. Unica pecca (se cosi' si puo' chiamare) e' l'utilizzo di una drum machine (avete presente i Fear Factory?) che effettivamente non si percepisce se non dopo averlo saputo ed ad un ascolto piu' attento. Pero' effettivamente, ok che tutti i gruppi in fase di registrazione prendono le tracce di batteria e le campionano con dei programmi, l'utilizzo di un vero batterista darebbe una marcia in piu' in quanto ad impatto sonoro e resa dei pezzi e soprattutto nei live.
Le tracce son davvero belle e dopo averlo ascoltato una ventina di volte diciamo che non mi da' assolutamente fastidio farlo ripartire di nuovo in vlc e, anzi, da adesso dato che personalmente non li conoscevo sara' sicuramente tra gli album in cui ogni tanto mettero' nel lettore!
Demo sicuramente interessante che ci rimanda direttamente ai nostrani e ben piu' famosi Cripple Bastards, con notevoli influenze prese dai loro album e variazioni di voce che ricordano molto il cantante Giulio The Bastard. Non abbiamo i testi e sarebbe stato bello leggerli mentre si ascoltano le canzoni tutte o quasi in italiano.
Comunque lavoro di pregevole fattura e con una piu' che discreta produzione certosina che riesce a far sentire senza forzature tutti gli strumenti, voce compresa. Se siete come me adoratori dei Cripple Bastards questo lavoro non vi deludera' assolutamente. ...Fatality...giusta conclusione e che dire? Da ascoltare e riascoltare finche' non vi lascia stremati a terra!
Nene

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