Sette minuti di hardcore grottesco, urlato, strimpellato con testi in italiano dai temi piu' svariati e strani "questa mattina ho visto la mamma della banda fratelli al bar // che divideva la sua colazione // con un cane salvato dal canile // e ho pensato che se e' cambiata lei // allora tutti possiamo cambiare // poi l'ho guardata bene // non era lei" giusto per citare la simpatica track 4 "Sindrome Di Balboa". Canzoni che si susseguono senza riferimenti precisi o puntando a qualcosa ma piu' per la voglia di buttare giu' quattro accordi e divertirsi.
Anche perche' le qualita' ci sono tutte dalla produzione ottima ai cori cantati a squarciagola ed a dei bei riffs di chitarra e batteria con momenti piu' lenti che si intervallano. Difficile valutarli pero' anche perche' l'album dura veramente pochissimo e sarebbe bello ascoltarli in tracks leggermente piu' lunghe e, magari, con testi un pelino piu' impegnati, ma probabilmente questa e' la scelta decisa dal gruppo dato che ho dato un occhio sempre su bandcamp e' uscito da poco, a Gennaio 2017, un secondo Ep Giønson II che prosegue su questi solchi tracciati da questo album. In alcuni momenti mi ricordano i Vapurella mitica band hc siciliana per i temi strampalati trattati nelle loro song e per la voce in alcuni frangenti molto strigula del cantante.
Vale la pena comunque darci un ascolto anche perche' questa e' pur sempre la loro prima uscita per cui li aspettiamo magari con un full-lenght!
Nene

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