A due anni di distanza del loro debutto con l'album Ruzzer Than You, ecco ritornare gli Sgroove, di Gaeta (Latina), con il loro nuovissimo disco Abbey Ruzz.
La bellissima e divertente copertina, un esplicito remake di una delle copertine piu' famose al mondo Abbey Road dei Beatles rivisitata in chiave demenziale, e' una attenta premessa di quello che stiamo per ascoltare: un disco demential divertentissimo, che oltre ad essere ben suonato e registrato professionalmente, e' anche molto ben congeniato.
Gli Sgroove sono dei nostalgici degli anni '80 e le loro influenze si tuffano chiaramente nel pieno dell'hard rock anni '80, la particolarita' della band sta pero' nel legare quest'amore viscerale per gli eightiees con idee dannatamente piu' moderne, direi a tratti sicuramente indie sullo stile di Mando Diao, Kaiser Chiefs, Bloc Party, etc...il tutto su un cantato in italiano con testi a base porno davvero molto espliciti!!!!
14 brani inediti ed uno copiato, ecco come si presentano gli Sgroove.
I cinque ragazzi spaziano molto nel disco: si parte con l'opener "Mike Naison" per passare a brani di sicuro impatto punk-rock come "Vilnegligenza", l'astuta e irriverente "Fa mi sega re" e la sporchissima ma allo stesso tempo dolce "T.V.B.".
Assoli velocissimi, chitarre ruggenti che s'incrociano con ritmiche serratissime insieme ad una grande interpretazione del singer Ken (la sua serieta' e il suo pathos mentre canta canzoni irriverenti possono dare persino fastidio!!!) rendono le canzoni di Abbey Ruzz molto godibili, non solo per le parolacce, ma soprattutto per la musica!!!
Anzi va detto che la volgarita' degli Sgroove non viene messa in evidenza in questa senso come succede in altre band tipo Prophilax: no, qui il livello compositivo e di arrangiamento (opera della mente del gruppo, il chitarrista dj Frank Lav) e' di tutta un'altra pasta, ed e' il punto di forza della band, insieme ai loro testi scabrosi.
Gli Sgroove deridono le ragazze obese, le ragazze basse, quelle dedite alle prove orali, gli Sgroove deridono tutti...persino loro stessi nel finale dell'album.
Sarei curiosissimo di ascoltare dal vivo brani come "Personal" (potete immaginare il testo di cosa parli...) per vedere cosa combinano questi mattacchioni ad un concerto; ma soprattutto sono rimasto molto colpito da brani come "Un trans di nome Istor lo chiamero' transistor" che e' la tipica ballata che avrebbe composto un gruppo rock glam americano, ma che davvero non ti aspetti in un disco del genere!!!!
A parte momenti di vero panico e di risate interminabili, Abbey Ruzz prosegue con diverse sorprese: con il singolo "Bassa moralmente" (un po' troppo ballabile per i miei gusti, ma con una melodia e un testo che non dimentichi!!), la band si orienta anche verso lidi sicuramente piu' Hard rock/grunge come nella strepitosa "Horror Turu", o in ambientazioni piu' funk rock in pezzi come "L'omino del cervello".
La ciliegina sulla torta e' la canzone piu' maleducata del disco dal titolo "Sto cacando", che conferma l'ottima riuscita di tutto quanto l'album e la sua poliedricita'.
Diciamo che un'esperimento del genere in Italia e' da apprezzare vivamente: oltre che della droga per comporre questo tipo di canzoni, ci vuole anche una bella dose di coraggio!!!!
La scena demential italiana piange oramai da tanti anni e chi sa farlo con gusto ed originalita' sono rimasti davvero in pochi.
Gli Sgroove, scapestrati e talentuosi giovani, sono tra questi.
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Potete acquistare il cd Abbey Ruzz direttamente dal sito degli Sgroove.
Prezzo: 9,50 Euro (spedizioni incluse).
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Sgroove - Bassa Moralmente
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