Con questo non si pensi che il sound della band sia frutto di suoni moderni, di soluzioni annacquate, melodiche o di scarsa attitudine. Tutt'altro, l'attitudine e' tanta e si riflette nel sound ispirato si' alla vecchia scuola hardcore, ma con un grande dose di personalita', di originalita' e dalle venature derivate da altri generi, da altre influenze musicali. E soprattutto mantenendo traccia dopo traccia un impatto sonoro violento ed energico, in cui tutti gli strumenti giocano un ruolo importante e si amalgamano bene con il cantato carico di grinta e rabbia.
Il disco in questione e' il primo lavoro in studio dei Fronte Della Spirale, band molisana nata nel 2016 e che dopo cambi di nome e di formazione e' approdata al primo full lenght, registrato a fine 2018 ed e' uscito in formato cd per Mastice Produzioni l'anno successivo. La lineup con la quale e' stato registrato il disco presenta Schino alla voce, Ramco alla chitarra, Cepuka al basso e Angelo alla batteria. Le tracce contenute all'interno dell'album sono dieci, i testi tutti in italiano.
L'ispirazione alla scuola punk hardcore nostrana si evince subito dal primo pezzo, "In Direzione Opposta": ottimo brano di apertura trainato da riff di chitarra incisivi, una struttura musicale per nulla banale e i cori "mai soggetto al cambiamento" urlati nella parte finale che non possono non ricordare gli storici Affluente. I pezzi del disco riflettono un forte senso di insofferenza e avversione per la realta' odierna, ma l'introspezione e' accompagnata dalla rabbia e dalla voglia di spezzare la rassegnazione. Emblematici in tal senso sono le successive tracce "Vuoto", "La Bellezza Del Cielo" e nella seconda parte del disco "A Passo Svelto", con un finale molto intenso e coinvolgente. Le atmosfere sono spesso cupe, oscure, stranianti, vuoi per i riff di chitarra, ad esempio gli arpeggi distorti negli stop and go di "Energia", vuoi per il songwriting e il cantato in brani come la conclusiva "Incubo". Uno dei punti di forza della band e dell'album sta nella miscela di sfuriate punk hardcore alle parti piu' cadenzate e rallentate in cui Ramco si sbizzarrisce lanciando i suoi riff taglienti (a meta' tra punk hc e rock'n'roll) coadiuvato dall'ottima sezione ritmica. Questo mix affiora con forza anche nella title track, un interessantissimo quanto insolito brano strumentale, dove emerge un grande lavoro di batteria, potente e precisa negli svariati pattern per tutta la durata della canzone.
I pezzi della band molisana coinvolgono sin dal primo ascolto, la voce di Schino si staglia sempre bene nell'architettura complessiva dei brani, cosi' come i cori presenti in diversi pezzi rendono ancora piu' dinamici le canzoni e ne rafforzano l'intensita'. Ne e' un esempio perfetto, "A Passo Svelto", uno dei pezzi piu' interessanti del disco, dove ad un bell'intro di basso di Cepuka segue una serie di stacchi e ripartenze prima del vortice finale. Riff ricercati, idee mai banali, ma anche tanta energia e rabbia spontanea; l'incendiaria quanto significativa "La Bellezza Del Cielo", uno dei pezzi piu' belli e coinvolgenti del disco: "Le strade sono piene di falsa purezza // guardati dentro e trova la riposta. Ora cammino per la strada // penso quel che sono, cerco di reagire in ogni modo // a volte mi avvicino, a volte mi allontano // ma non riesco a stare fermo di fronte a questo schifo".
Quello dei Fronte Della Spirale e' in sintesi un gran bell'esordio, senza dubbi uno dei dischi piu' interessanti di questo 2019. L'unico rammarico e' che la band adesso non e' attiva, ma nella speranza che la storia del gruppo molisano possa continuare o che i suoi membri portino avanti altri progetti, potete spararvi piu' volte in cuffia questa bombetta di disco!
Sfascia Chitarra

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