Il disco dall'emblematico titolo II esce in due versioni una in 7" magenta (per 625 Thrashcore e Rødel Records) mentre la seconda in cassettina bianca (per Knochen Tapes e Hackebeil Records). Registrato e mixato da Spadino al Tone Deaf Studio presenta un artwork questa volta ad opera di Ciccio Cutway (che subentra al solito Prenzy) e con il layout curato da Ecumenicus.
Il 45 giri presenta dieci brani brevi e veloci come tradizione fastcore comanda, musicalmente potenti e travolgenti non hanno un passaggio a vuoto grazie ad una maturita' raggiunta gia' da parecchio e che li ha consacrati a realta' power violence internazionale; rispetto al passato ancor piu' convincente il cantato chiaro e diretto mentre le tematiche spaziano da temi politici alle esperienze di vita quotidiana, pur non mancando un brano come "Social Distance" influenzato dall'isolamento di questi anni pandemici.
Il pedale e' schiacciato sull'acceleratore per tutti i 7' del disco, furia e violenza che travolgono sin dal brano di apertura "Concrete" passando per "Self-Inducted Pain", attraverso la schiumante rabbia di "Social Distance" fino alla conclusiva "Tired".
Insomma un dischetto da avere a tutti i costi, un po' come tutti i precedenti lavori, gli ANF si confermano come una delle migliori realta' dell'hardcore piu' veloce. Sconsigliato ad i deboli di cuore!
Joel
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