Sono trascorsi due anni, due lunghi anni, di asettica non-vita, di annullamenti, di speranze racchiuse dentro una scatola, di illusioni al sapore di fiele. Che hanno fatto emergere orde di lobotomizzati alle prese con battaglie giornalieri sui social network, subumani dentro un sistema che chiede aiuto, che dissente per cose fittizie e sta muto contro il minimo salariale e i soprusi nelle carceri e verso le minoranze, una societa' che ha perso di credibilita'. Ma ha alimentato quantomeno la controcultura, del basso, dell'underground a creare, a urlare, a non unirsi ai mezzucci del capitalismo.
Questo e' il caso del progetto musicale dei Deriva, che dall'Emilia Romagna, da due anni a questa parte non si e' arreso al nulla cosmico che due anni di pandemia poteva portare, creando, plasmando e urlando il proprio dissenso, trovando la propria dimensione nel vasto panorama underground italiano.
Nati in piena pandemia, e lockdown del 2020, come duo (Zanna - voce, testi e Libo - chitarra, campionamenti, basso, mix e produzione), non si sono fatti prendere dall'abbattimento del momento e quindi hanno costruito ed assemblato poi il materiale che hanno pubblicato l'Ep di debutto uscito a Giugno 2020 (Senza Respiro, autoprodotto).
Cio' che caratterizza il loro progetto e' la simbiosi di due persone che fanno musica per esprimere vita e passione, dove il punk hardcore e' linfa espressiva attraverso la quale poter dissentire e urlare concetti piu' che condivisibili, alimento che da sempre fa parte delle nostre radici, basti pensare a gruppi come Impact, Wretched ed il piatto e' servito. Il loro e' uno scambio di parole e suoni che oscilla tra punk hardcore old school, crossover thrash con quel pizzico alla Nuclear Assault e chitarre serrate e taglienti anche di stampo hardrock, batteria digitale e voce acidula che ti sfonda il cranio. Questi sono i Deriva.
Senza fermarsi un secondo, si mettono subito al lavoro, e la vigilia di Natale del 2020 pubblicano Catrame Acido, primo full length di debutto che permette al gruppo di farsi notare per bene riconfermando comunque le belle dinamiche dell'Ep d'esordio, un disco piu' maturo, studiato, riuscendo a riversare dentro otto tracce la propria spinta propulsiva a creare e a dissentire fortemente da una classe politica e sociale pressoche' inesistente. Otto schegge dove c'e' spazio anche per una lussureggiante "I'm Eighteen" di Alice Cooper. Sin dal suo artwork di copertina curato da Sara Nassani e Zanna, dream team assodato sin già dall'Ep d'esordio, riesce a far capire cosa stiamo per ascoltare, comprese le nervature del suono e il colore delle atmosfere.
Riff a motosega si incontrano con blast preciso e voce acida e grossolana, c'e' anche spazio per una bella coralita' che nel punk hardcore ci sta, come nella migliore accezione del genere. L'album parte sparato sin dalla sua schizzata intro affidata a "Prendendo Le Misure", un campionamento e sovrapposizioni di spezzoni di tg, alimentando psicotiche emozioni ed oppressive in appena poco piu' di un minuto. "Il Mostro Del Progresso", aspra critica al capitalismo e' un brano che si mangia e fa a fette le vostre orecchie, blast pieno, riff sforbiciata e voce acide su un irriverente punk hc diretto e abrasivo.
Parlando, senza filtri e misure, di vita quotidiana e denuncia la traccia "Civico Bastardo", porta alla ribalta la questione della caserma Levante, denuncia e critica sociale su di un tappeto di suoni crossover punk dove le parole si fanno materia, altamente condivisibile, contro gli schiavi del potere che calano i pantaloni ma alzano i manganelli. Punk hardcore corale e verace, riff psicotici e blast diretto. "Benzina Sul Fuoco", pubblicato ad Ottobre 2020 e' una traccia tirata, tagliente, presenta riff serrati e blast tecnico, parole al veleno e punk, quale migliore innesto. Chiude l'album "I'm Eighteen", di Alice Cooper, che i nostri, costruiscono con riffoni decisi e serrati, e linee batteristiche decise e piene, c'e' spazio anche per assoli vibranti e colorati, la voce lascia il tono acido e si fa piu' corposa e ombrosa, bella prova.
Arrabbiato e diretto, Catrame Acido arriva dritto al punto senza doversi abbellire di orpelli prestabiliti. Attitudine punk come mezzo espressivo, l'album risulta coraggioso e congruente anche nella decisione di proporre materiale in lingua madre.
Caldamente consigliato agli aficionados del punk hardcore di belle speranze e animati da rabbia saggia per cambiare le sorti di un futuro deciso da altri.
Ms_Antrophy

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