Il lascito di questi due anni di pandemia e zone rosse ha generato una sviscerata spinta espressiva umana a dissentire di un sistema fallato fondato su parametri dismorfici. La ricerca espressiva attraverso la musica ha dimostrato piu' che mai di come sia il principio primitivo per cui ogni uomo ad un certo punto sente il bisogno di comunicare qualcosa (chi facendo vibrare corde, blastando o urlando dentro un microfono). Quel bisogno primordiale che e' alla base del progetto musicale degli Antidigos, realta' pugliese piu' che assodata con una storia decennale che grazie ad una sana attitudine, attraverso liriche impegnate e scegliendo il punk hc come mezzo d'espressione hanno trovato la propria dimensione, ricordando un po' quei gruppi come gli Impact, i Tear Me Down, accendendo una miccia esponendo testi politicizzati crescendo nel punk hc come scuola di vita. Contro la societa' amorfa lobotomizzata dalle notifiche sui social, contro i detentori di un apatica attitudine ed i propri comportamenti pressapochisti e sessisti, mettendosi in prima linea vivendo attivamente le realta' pugliesi organizzando concerti e di militanza politica.
Gli Antidigos sono nati sostanzialmente come un estensione della proprie scelte politiche che con chiarezza e senza nessun giro di parole, ha fatto della lotta contro il capitalismo e i suoi mezzi discriminatori e limitanti la propria inclinazione.
Plasmando questo progetto scegliendo come liquido amniotico il punk hc e lo street punk, per dissentire a logiche sociali, contro ogni concatenazione pressapochista e qualunquista.
L'Amor Mio Non Muore e' il loro ultimo lavoro pubblicato lo scorso Dicembre, un muro sonoro roccioso ed arrabbiato fatto di liriche dirette nei denti, collocandosi tra punk hardcore e street punk, un vortice prepotente e arrabbiato riversato dentro quindici brani dove gli Antidigos tagliano, sminuzzano l'aria facendo poltiglia della societa' schiava del potere capitalista.
Riff affilati come cesoie, blast granitico, voce e urla acide, costruite su tappeto punk nella migliore tradizione old school.
L'opener "L'Abito Della Rivolta" vede un ospite Nicola dei Strebla, gruppo post hc-noise pugliese, il brano costruito su riff sonici e cupi, blast pieno e diretto, la coesione vocale corale lo rende pieno di sfumature, un antipasto vibrante che trasporta in maniera diretta nel resto dell'album che ha in se' molti spunti degni di nota. Tra cui la traccia "Punx" che, in meno di tre minuti tra riff fiammeggianti, blast prepotente, voce acida coinvolge ed avvolge nel suo turbine violento e venale. O la title track "L'Amor Mio Non Muore", costruita su riff sferzanti, blast verace, a formare un andirivieni rabbioso e spedito che scorre nei colori della voce, scandisce parole senza mezzi termini. O nei brani come "Allerta Antifascista II" dove l'esplosivo blastbeat e riff psicotici che dentro la voce avvolgente ad esporre una congruenza vivida e onesta, fiera espressione del l'attitudine degli Antidigos.
Mirato a distruggere limiti ed apatia sociale, L'Amor Mio Non Muore si dimostra essere un flusso incandescente e coerente all'attitudine primitiva degli Antidigos che li rende una tra le piu' interessanti e libere realta' del nostro panorama underground.
Ms_Antrophy
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