Crea schiavi del consumismo, succubi schiacciati dalla modernita', di ideali di facciata sparati in diretta tv il Sabato pomeriggio. Catene sociali decidono la vita di tutti i giorni, la frustrazione dell'uomo moderno lo fa in realta' cadere nell'accettazione di certe prerogative perche' - e' andata sempre cosi' - senza capire che questo tipo di pensiero e' solo il primo passo verso un punto di non ritorno. La presa di coscienza consapevole, a generare azione anziche' soccombere al nulla che avanza, e' alla base del debutto dei Jetoj - Jeta Funit - uscito lo scorso 24 Febbraio.
Dalla poliedrica e sanguigna Bologna, terra fertile che ha visto susseguirsi tante interessanti e longeve realta'. Formatisi nel 2019, dentro il collettivo del XM24, la loro proposta musicale ruota attorno al punk hardcore, con echi street punk Oi! ludico corredato da liriche al vetriolo sparate diritte addosso. Ritmi scattanti e serrati, voci contrapposte, alternando il narrato alla coralita', blast incisivo, riff taglienti vanno a costruire il proprio sound, figlio della scuola degli Impact e dei Klasse Kriminale.
Jeta Funit, registrato al Son House da Grug (NoWhiteRag), si descrive dentro 10 tracce ruvide ed aggressive dove il gruppo distribuisce affondi batteristici e riff serrati corredati da voci allineate e al sapore di muffa.
"Intro E Piombo" ha il ruolo di aprire al flusso dell'album che, grazie ad un innumerevole commistione tra blast preciso e riffing chirurgico, e' guidato dalla voce che dapprima si fa narrante per poi farsi corale e integra. Distribuendo tracce piu' o meno sempre coinvolgenti e dalle caratteristiche ben ragionate, come "Ritorna Da Me", costruita dentro soluzioni punk hc Oi! veloce e tirata, o "Metodo Ravachol" punk hardcore tirato costruito su ondate irriverenti di blast infuocato e riff raschiati corredato dalla velenosa voce, fino a "Lacrima", che fa da chiusa, scattante e vibrato brano che poggia su riffoni corrosivi e blast beat a motosega.
Ammesso e concesso che il gruppo e' acerbo, mostra molti margini di possibile crescita, e' un album che si autobilancia tra liriche e proposta sonora. Sono pronti ad affrontare un panorama a volte dissacrante dove spesso ti misuri su scala, e per scala si intende riuscire a dare continuita' del debutto. Se riusciranno a mantenere questa esplosivita' nelle liriche e nel sound sicuro riusciranno a non essere un altro nome a caso nel panorama underground.
E' un disco che piacera' agli ascoltatori di sonorita' classiche punk hc e a chi e' alla ricerca di un rumore che scavi dentro dinamiche sociali per distruggerle.
Ms_Antrophy

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