Dopo anni di silenzio tornano con un nuovo lavoro i Milizia HC, gruppo padovano dedito ad un ultrafast hardcore politicizzato attivo tra il 2002 ed il 2007 anni in cui, dopo una promettente demo, lasciano un segno tangibile con Militant Hardcore e soprattutto il capolavoro L'Inferno Dell'Uguaglianza. Nel 2019 i nostri decidono di tornare sulla scena e dopo qualche live di rodagio registrano e rilasciano per ora solo in versione digitale 13 nuovi pezzi. Arrendersi Non E' Un'Opzione, questo il titolo del lavoro, vedra' la luce sotto forma vinilica nel prossimo autunno/inverno e presenta un accattivante artwork curato da Matte Boschini a racchiudere poco piu' di 20 minuti di furioso e velocissimo hardcore punk dalle tematiche antagoniste.
Mettiamo subito le cose in chiaro, sara' per la ruggine accumulata in questi anni di inattivita' della band o per l'inesorabile scorrere del tempo, indubbiamente questo nuovo lavoro non raggiunge le vette di L'Inferno Dell'Uguaglianza ciononostante, in questi tempi aridi sotto tutti i punti di vista, il disco riesce ad essere accattivante grazie soprattutto alle vette di velocita' a cui i Milizia non si erano mai spinti e alla solita voce pungente.
La partenza dell'album e' subito travolgente con "Fino All'Inferno Ti Odiero'" invettiva contro le divise, velocissima e rabbiosa ed un testo che non lascia spazio ad interpretazioni, dal brano i nostri hanno estratto anche il loro primo videoclip.
Tracce che scorrono senza sosta e assestandosi in circa un minuto e mezzo tranne una manciata di episodi, con Avamposto Di Irrazionalita' emergono tutte le differenze dal lavoro precedente infatti, il brano gia' presente in L'Inferno Dell'Uguaglianza, viene riarrangiato spingendo sull'acceleratore sfociando in un caos sonoro ancora piu' rabbioso che in passato lasciando pero' qualcosa per strada in termini qualitativi.
Tra i brani da sottolineare anche la titletrack "Arrendersi Non E' Un'Opzione" e "La Mia Strada Pt. II" anche se tutto sommato le tracce si assestano sullo stesso livello rendendo il disco dalle sonorita' uniformi ma non per questo scontante o di difficile digeribilita'. Dunque un gradito ritorno quello dei Milizia HC che, viste le premesse, appare una nuova ripartenza e non un ritorno dal sapore nostalgico.
Joel

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