Il "tatuaggio moderno" e' per lo piu' incentrato sull'apparire, sull'uso di macchinette particolari, direct drive, slider, macchine tradizionali a bobina settate pero' per ogni tipo di ago, per aghi sottili, per aghi liner da 9 in su, per colore saturo, per sfumature morbide, per "grattare" ecc... di aghi ne esistono decine di tipi diversi variano dallo spessore, dalla lunghezza della punta (short, medium e long taper), possono essere lisci o texture, le conformazioni sono decine, le marche infinite, per arrivare alle cartucce intercambiabili. Per i colori bisognerebbe aprire un post a parte per quante marche e sfumature sono sul mercato per lo piu' sponsorizzate dagli stessi tatuatori, alimentatori spaziali con memorie e parametri ai piu' sconosciuti. Stencil machine che riproducono anche le scale di grigio, liquidi per fissare gli stencil che durano giorni sulla pelle, lampade da sala operatoria e studi che sembrano sempre piu' supermercati del tatuaggio, poltrone e lettini elettrici, si vive sui social e si combatte per un "like" o per potersi comprare qualche "follower" in piu'.

Si stanno facendo largo anche nuove figure professionali come gli "shop manager" o gli "investitori", addirittura esistono agenzie di collocamento per tatuatori.
Prima di continuare voglio precisare che personalmente non ho nulla in contrario quando si parla di progresso o di innovazioni nel mondo del tatuaggio, ben vengano nuove macchinette, aghi e colori. Tutto cio' che puo' rendere piu' semplice e sicuro un tatuaggio va accolto a braccia aperte, ben vengano i social se servono a divulgare il nostro lavoro e la cultura del tatuaggio.

Non transigo pero' quando per riempirsi la bocca si parla di vecchia scuola, rispetto, devozione e sudore.
Coloro che sono "contro il tatuaggio moderno" sono gli stessi che ne fanno parte, una sorta di inconsapevole suicidio, una assurda e ingiustificata forma di nichilismo.

Mi piacerebbe vedere queste persone alle prese con una macchinetta degli anni '80 oppure a combattere con una dima e un saldatore per assemblare un ago magnum, un liner, applicare uno stencil senza il liquido adatto con la certezza che dopo due linee nulla sara' piu' come prima.

Quando parlo di "una" macchinetta, e' perche' con la stessa si faceva tutto, si regolavano le molle diversamente e si cambiava il settaggio dell'alimentatore e il gioco era fatto. Niente Photoshop, niente stencil machine, se applicavi male il disegno erano cazzi... dovevi ridisegnarlo da capo con l'odiata matita copiativa che si stemperava ogni due linee.

I colori erano 5/6, il bianco era un'illusione ottica, il lavoro finito si curava con la vaselina prima e con la Nivea poi, non con le centinaia di prodotti odierni che affollano i nostri studi e le pagine dei social.
Un consiglio per chi e' "contro il tatuaggio moderno", per chi si reputa amante della cosiddetta vecchia scuola: buttate le vostre macchine, i vostri colori i vostri aghi e ricominciate da capo, cancellate i vostri profili dai social... cazzari!!!
Come fate a non accorgervi che il mondo e' cambiato alla velocita' della luce, siete mai entrati in un tattoo studio negli anni '70, '80? Forse no, non eravate ancora nati beati voi. Beh.... l'aria era diversa, si fumava, le luci erano diverse, niente led, gli odori erano diversi si sentiva spesso il profumo dell'hashish, non degli slow juice allo zenzero.

I tatuatori non erano omologati, ognuno aveva un taglio di capelli diverso, chi lunghi chi pelato, chi corti...i barbieri erano alla traversa dopo per i fatti loro con il cavalluccio di legno per i piu' piccoli, non dentro un tattoo studio!!!
Alle poche Convention che c'erano in Europa sopra ogni stand c'era il nome dello studio, raramente del tatuatore, perche' lo studio era una famiglia, oggi ci sono i cartonati con le pubblicita' degli sponsor che vi passano i materiali e di cui siete schiavi, per comprare del materiale dovevi mostrare il biglietto da visita del tuo studio, la tua partita IVA, altrimenti neppure entravi nell'area dedicata ai supply.

Oggi se mio figlio di 13 anni vuole comprarsi una macchinetta puo' serenamente andare in un negozio su strada e farlo. Vuoi la fattura? No grazie. Sei diventato tatuatore!
Io personalmente, o meglio il mio studio cerca di non far parte di questo circo pur avendo profili sui social e utilizzando ogni tipo di materiale. Spesso tatuo ancora a mano, ho sperimentato e continuo a farlo ogni tipo di tecnica con risultati piu' o meno discutibili, ma amo visceralmente quella famosa goccia magica che continua ad accompagnare la mia vita. Vivo questa epoca ed inevitabilmente faccio parte del cosiddetto "tatuaggio moderno" avendo pero' avuto il privilegio di vivere e crescere negli studio fumosi dove le parole rispetto, etica e tradizione avevano un valore cosi' forte che le porto tatuate nella testa e nel cuore.

Resto e restero' sempre dell'idea che un tattoo studio deve appartenere ad un tatuatore e non ad altre persone che vendono le loro attivita' per investire nella gallina dalle uova d'oro.

Se questo mondo sta finendo e voi lo criticate con il vostro slogan del cazzo, la colpa e' solo vostra che aprite tre, quattro studi in giro per l'Italia con la speranza di fare denaro sulle spalle degli altri sollevandoli da ogni responsabilita'.

Vi chiedo un favore, ma so' che e' pura retorica: continuate a fare i tabaccai, i disc jokey, i barbieri, i rappresentanti, gli architetti... sono tutti mestieri che meritano rispetto e solo cosi' potrete rispettare noi che ci siamo rotti la schiena per fare una riga dritta.

Con affetto
Gabriele Donnini

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Fonte: "Contro Il Tatuaggio Moderno" (di Tattooing Demon)
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