Testi
Kalashnikov - Dreams For Super Defeated Heroes
01 - Sonja Contro La Grande Distribuzione
Movimento! Velocita'!
colori squillanti! bottiglie rotte!
lampadine bruciate !
Mesmerismo! Serialita'!
Occhi bianchi sul pianeta terra!
Gli scaffali del supermercato crollano sul consumatore ignaro!
Rit. Gridano le ruote sul pavimento del centro commerciale
Sonja stappa una birra coi denti e parla la lingua del fuoco.
02 - Fernsehturm
Pensieri che non passano attraverso
che s'impigliano tra le vene
e anneriscono il mio sangue d'incertezza
come un bacio ad occhi aperti. E lo sguardo alle tue spalle, dimenticato in un segmento di cielo immoto. La linea dell'orizzonte e' una lama di rasoio!
Addio. Un incontro degli sguardi
sorseggiando questo vino che scende dai nostri occhi
dalla giacca estraggo uno stiletto e mi faccio largo tra la folla.
La cima della torre e' avvolta dalle nubi
le coltri che nascondo la fine della storia. Sara' forse la fine del mondo se tutto crollera' come un muro di ricordi?...
03 - L'odore Dell'Aria Prima Del Temporale
I pugni in tasca
il vuoto dentro
tremo di rabbia e penso ai punti di sutura che porti con te
Sigarette amare
Artigli nelle labbra
Bevo distratta dai miei polsi recisi
Compagne!
Compagni!
attenti alle spire del verme nero che striscia in citta'!
Il fumo che esce dalla bocca d'inverno
la neve sporca
le vie del centro
le orme sul fango
i morsi del gelo
le luci lontane
le croci uncinate. Siamo i muri bruciati di una casa occupata. Siamo..
04 - Spirito Del Tempo
Corde strette ai polsi magri
incatenata nuda alla porta girevole di un grande magazzino.
Ciglia lunghe e rossetto sbavato, la tortura della ruota, come un cristo glamour per gente distratta nel centro affollato della citta'.
Puzza di gin, vetrine in frantumi
fuori da un night alla moda
hai un coltello tra le mani!
Tacchi a spillo, le tue guance sfregiate da un fendente di bottiglia, ora tutto si fa chiaro come la pagina di un libro sacro...
05 - Margini Non Codificati
Reclusi labirinti di ferro ed ingranaggi. Lei ha negli occhi qualcosa di imprevisto .
Ruote dentate come divinita' supreme . Lei ha nascosto il suo cuore tra le spire della folla che non puo' carpire il suo segreto (parola d'ordine: sabotaggio!), e non vede chi freme tra le ombre..
Presto , creature del buio, sta arrivando il vostro giorno! Tu ancora viva nel segno del caos, un virus nell'oscurita'
tu, ancora viva, margine non codificato, fiero residuo della pratica normante. Tra Corpi inermi esercitati esercitati dalla disciplina
Sfida lo sguardo dei mille carcerieri !
Combattere il potere con la forza del numero
scolpire con i fiori un epitaffio per il loro mondo. Lei non puo' svelare il suo segreto
lei non puo' confessare le sue colpe il futuro ha bisogno di uno sguardo indomito senza esitazione.
Voi nuclei rivoluzionari in epoca di restaurazione! Voi buchi neri dell'autocoscienza del sistema! Voi Nemici giurati di ogni ordine costituito! La storia viaggia assieme a voi.
06 - Police Panopticon
Polizia
Polizia
dietro un prima opaco
giudice e coscienza di reati mai commessi
occhi senza orbite
nervi scoperti
spettatori opachi di un teatro surreale. Noi danziamo il ritmo del potere. Nelle metropoli video-sorvegliate il buio cala e la vita scorre via trasparente come il vetro. Prigioni senza sbarre
figure di un perpetuo purgatorio. Dio ha nuovi occhi!
07 - E.L.F.
(ai poeti dell'azione< ai guerrieri e alle guerriere della radura silenziosa..)
[scena uno: in un tempo antichissimo, un re barbarico..]
Prima che l'ombra cacciasse il sole e i lupi uscissero dalle case di roccia, il re cavalcava nella foresta antica. La mano sull'elsa, il pugno chiuso, quando si alzo' il vento mormorando alle stelle..
“siamo i signori d questa terra 7 i sovrani putrefatti ora nutrono le nostre antiche radici”
Mori' nel mare il sole insanguinato sgombrando il campo alla notte! Sorse la luna come un teschio di neon al suo raggio le piante sembrarono spettri”
“Siamo i signori di questa terra, i sovrani putrefatti ora nutrono le nostre antiche radici..”.
Il re vide che ogni ceppo era un corpo, ogni ramo un arto secco e ossuto! E quegli occhi.. e quegli occhi” Fuoco che brucia l'anima! “Siamo i signori di questa terra i sovrani putrefatti ora nutrono le nostre radici...”
[scena due: il ritmo delle macchine industriali e' un tamburo che segna lo scandire ciclico dell'eterno.. e donne e uomini impauriti danzano immobili lungo i crinali del tempo...].
Un eco gonfio di eterni sospiri e secoli infiniti, di fantasmi esiliati da coloro che usurparono il mondo..
E il vento scosse i pilastri della terra!
Un viluppo d'orrore gli fu sopra, avvolse il re come un drappo di sangue rappreso. Tutto gli fu chiaro..
Tutto gli fu chiaro! Come un sogno nel sonno del mattino.
“Siamo i signori di questa terra umida e scura prima dei re che diedero i nomi al mondo e delle regine adornate con l'oro che giace ossidato nelle bare, dei sovrani putrefatti che ora nutrono le nostre antiche radici!”
08 - Banshee
(bambina, noi non siamo fatti per vivere in questa societa')
[scena uno: Nella foschia di un sogno all'alba, irrompe una visione..
..un motociclista avvolto dalle fiamme sfreccia a velocita' inumana tra i canyon e i dirupi di una valle desolata. Porta con sé, legata al petto con stracci laceri, un'urna di ferro e diamanti...].
Hai mai udito nel tuo profondo sonno il boato di un motore ultraterreno
Le mani sul manubrio, il suo volto e' un teschio grigio con tugsteno nelle orbite gelate.
Trale torri di cemento della centrale nucleare, lungo strade tenebrose
verso il fiume d'argento nascosto tra i dirupi e nell'urna le spoglie di una giovane regina.
Il vecchio che veglia sull'orlo della gola e scuote la montagna con il pugno chiuso
ha una collana di denti e di lattine vuote
e un cane nero come pece. Le insegne luminose dei distributori
le sagome nerastre dei motel
verso il fiume d'argento nascosto tra i dirupi per gettare la' le ceneri della giovane regina.
[scena due: il motociclista svita il coperchio dell'urna e le ceneri fuoriescono, risucchiate dal vento che sibila tra i crepacci. Il sacrificio e' compiuto” le colpe espiate! Ma il sibilo del vento si trasforma in un singhiozzare lontano, poi in un pianto disperato e poi ancora in un grido disumano ed assordante. Le ombre della notte disegnano una bocca spalancata senza denti, occhi tormentati e terrificanti, un volto di ragazza solcato dalle ferite di un rasoio.. Il senso di colpa sbrana le stelle e la luna si scoglie sul fondo della bottiglia...].
Movimento! Velocita'!
colori squillanti! bottiglie rotte!
lampadine bruciate !
Mesmerismo! Serialita'!
Occhi bianchi sul pianeta terra!
Gli scaffali del supermercato crollano sul consumatore ignaro!
Rit. Gridano le ruote sul pavimento del centro commerciale
Sonja stappa una birra coi denti e parla la lingua del fuoco.
02 - Fernsehturm
Pensieri che non passano attraverso
che s'impigliano tra le vene
e anneriscono il mio sangue d'incertezza
come un bacio ad occhi aperti. E lo sguardo alle tue spalle, dimenticato in un segmento di cielo immoto. La linea dell'orizzonte e' una lama di rasoio!
Addio. Un incontro degli sguardi
sorseggiando questo vino che scende dai nostri occhi
dalla giacca estraggo uno stiletto e mi faccio largo tra la folla.
La cima della torre e' avvolta dalle nubi
le coltri che nascondo la fine della storia. Sara' forse la fine del mondo se tutto crollera' come un muro di ricordi?...
03 - L'odore Dell'Aria Prima Del Temporale
I pugni in tasca
il vuoto dentro
tremo di rabbia e penso ai punti di sutura che porti con te
Sigarette amare
Artigli nelle labbra
Bevo distratta dai miei polsi recisi
Compagne!
Compagni!
attenti alle spire del verme nero che striscia in citta'!
Il fumo che esce dalla bocca d'inverno
la neve sporca
le vie del centro
le orme sul fango
i morsi del gelo
le luci lontane
le croci uncinate. Siamo i muri bruciati di una casa occupata. Siamo..
04 - Spirito Del Tempo
Corde strette ai polsi magri
incatenata nuda alla porta girevole di un grande magazzino.
Ciglia lunghe e rossetto sbavato, la tortura della ruota, come un cristo glamour per gente distratta nel centro affollato della citta'.
Puzza di gin, vetrine in frantumi
fuori da un night alla moda
hai un coltello tra le mani!
Tacchi a spillo, le tue guance sfregiate da un fendente di bottiglia, ora tutto si fa chiaro come la pagina di un libro sacro...
05 - Margini Non Codificati
Reclusi labirinti di ferro ed ingranaggi. Lei ha negli occhi qualcosa di imprevisto .
Ruote dentate come divinita' supreme . Lei ha nascosto il suo cuore tra le spire della folla che non puo' carpire il suo segreto (parola d'ordine: sabotaggio!), e non vede chi freme tra le ombre..
Presto , creature del buio, sta arrivando il vostro giorno! Tu ancora viva nel segno del caos, un virus nell'oscurita'
tu, ancora viva, margine non codificato, fiero residuo della pratica normante. Tra Corpi inermi esercitati esercitati dalla disciplina
Sfida lo sguardo dei mille carcerieri !
Combattere il potere con la forza del numero
scolpire con i fiori un epitaffio per il loro mondo. Lei non puo' svelare il suo segreto
lei non puo' confessare le sue colpe il futuro ha bisogno di uno sguardo indomito senza esitazione.
Voi nuclei rivoluzionari in epoca di restaurazione! Voi buchi neri dell'autocoscienza del sistema! Voi Nemici giurati di ogni ordine costituito! La storia viaggia assieme a voi.
06 - Police Panopticon
Polizia
Polizia
dietro un prima opaco
giudice e coscienza di reati mai commessi
occhi senza orbite
nervi scoperti
spettatori opachi di un teatro surreale. Noi danziamo il ritmo del potere. Nelle metropoli video-sorvegliate il buio cala e la vita scorre via trasparente come il vetro. Prigioni senza sbarre
figure di un perpetuo purgatorio. Dio ha nuovi occhi!
07 - E.L.F.
(ai poeti dell'azione< ai guerrieri e alle guerriere della radura silenziosa..)
[scena uno: in un tempo antichissimo, un re barbarico..]
Prima che l'ombra cacciasse il sole e i lupi uscissero dalle case di roccia, il re cavalcava nella foresta antica. La mano sull'elsa, il pugno chiuso, quando si alzo' il vento mormorando alle stelle..
“siamo i signori d questa terra 7 i sovrani putrefatti ora nutrono le nostre antiche radici”
Mori' nel mare il sole insanguinato sgombrando il campo alla notte! Sorse la luna come un teschio di neon al suo raggio le piante sembrarono spettri”
“Siamo i signori di questa terra, i sovrani putrefatti ora nutrono le nostre antiche radici..”.
Il re vide che ogni ceppo era un corpo, ogni ramo un arto secco e ossuto! E quegli occhi.. e quegli occhi” Fuoco che brucia l'anima! “Siamo i signori di questa terra i sovrani putrefatti ora nutrono le nostre radici...”
[scena due: il ritmo delle macchine industriali e' un tamburo che segna lo scandire ciclico dell'eterno.. e donne e uomini impauriti danzano immobili lungo i crinali del tempo...].
Un eco gonfio di eterni sospiri e secoli infiniti, di fantasmi esiliati da coloro che usurparono il mondo..
E il vento scosse i pilastri della terra!
Un viluppo d'orrore gli fu sopra, avvolse il re come un drappo di sangue rappreso. Tutto gli fu chiaro..
Tutto gli fu chiaro! Come un sogno nel sonno del mattino.
“Siamo i signori di questa terra umida e scura prima dei re che diedero i nomi al mondo e delle regine adornate con l'oro che giace ossidato nelle bare, dei sovrani putrefatti che ora nutrono le nostre antiche radici!”
08 - Banshee
(bambina, noi non siamo fatti per vivere in questa societa')
[scena uno: Nella foschia di un sogno all'alba, irrompe una visione..
..un motociclista avvolto dalle fiamme sfreccia a velocita' inumana tra i canyon e i dirupi di una valle desolata. Porta con sé, legata al petto con stracci laceri, un'urna di ferro e diamanti...].
Hai mai udito nel tuo profondo sonno il boato di un motore ultraterreno
Le mani sul manubrio, il suo volto e' un teschio grigio con tugsteno nelle orbite gelate.
Trale torri di cemento della centrale nucleare, lungo strade tenebrose
verso il fiume d'argento nascosto tra i dirupi e nell'urna le spoglie di una giovane regina.
Il vecchio che veglia sull'orlo della gola e scuote la montagna con il pugno chiuso
ha una collana di denti e di lattine vuote
e un cane nero come pece. Le insegne luminose dei distributori
le sagome nerastre dei motel
verso il fiume d'argento nascosto tra i dirupi per gettare la' le ceneri della giovane regina.
[scena due: il motociclista svita il coperchio dell'urna e le ceneri fuoriescono, risucchiate dal vento che sibila tra i crepacci. Il sacrificio e' compiuto” le colpe espiate! Ma il sibilo del vento si trasforma in un singhiozzare lontano, poi in un pianto disperato e poi ancora in un grido disumano ed assordante. Le ombre della notte disegnano una bocca spalancata senza denti, occhi tormentati e terrificanti, un volto di ragazza solcato dalle ferite di un rasoio.. Il senso di colpa sbrana le stelle e la luna si scoglie sul fondo della bottiglia...].