Testi
Attrito & Congegno - Split
01 - Attrito - Energia Vitale
Vivo! in mezzo al mucchio dopo un salto indietro nell'immenso
è così che non sono mai stato
partito in una corsa che mi tronca il fiato
conservando l'emozione che non avevo mai provato
in un mare di gioia e dolore
in silenzio sentendomi urlare
è quel brivido che corre è la mia energia vitale
mi rinforza le ossa
mi trascina con se mi squarcia la pelle
è quel brivido che corre
è quel brivido che corre è questa la mia cocaina
e come ieri, e oggi, domani
e come ieri, e oggi
urlerò per me
partito in una corsa risolleva il mio fiato
è la mia energia vitale
02 - Attrito - Immagini
Non le sentite?
mille le spine che ci hanno infilzato
ed ancora noi non le riusciamo a sentire
e fanno male! ma forse non abbastanza
sale è sale sul viso che brucia e fa male
non fa vedere dietro alla nuova "minaccia globale"
è una condanna che scotta in un vetro pacato
sorge da un vuoto principio riempito
queste le immagini di un mondo nuovo
uno sguardo non troppo distante
voglio vedere oltre
controlla le immagini e controllerai la gente
le immagini di questo mondo nuovo
mille sono le spine che si infilano sotto pelle
ed ogni giorno prepariamo un nuovo rifugio per la nostra condanna
ogni giorno creiamo un nuovo rifugio per la nostra condanna
formule racchiuse in semplici segnali immagini
non voglio guardare voglio vedere oltre!
03 - Attrito - Sbattendo La Testa
Immobili parole contro un muro che non si conosce
le ragioni si cancellano divorate dal pronunciato
scolpito fino in fondo infinito
quanti anni passati sbattendo la testa
a non concedere niente
quanti volti ora parte di un mondo diverso e voi sempre lo stesso
voi sempre lo stesso
un'idea si sottrae e si traduce sulla tela
sulla solitia tela a tinta unita immagino vi appaia colorata
ma è legata a ciò che è rimasto dentro a ciò che è rimasto
i fatti parlavano chiaro ma chi non vuole ascoltare non concede parole
l'esperienza è deformata dal luogo comune
non badare a chi beve da un altro bicchiere
da un altro bicchiere
quanti anni passati sbattendo la testa a non concedere niente
quanti volti ora parte di un mondo diverso e voi sempre lo stesso
ogni volta lanciate una pietra alla cieca
ogni volta contro un muro che non si conosce
le ragioni si cancellano scolpite
all'infinito
04 - Congegno - Fiato Sprecato
Un’ondata di fiato sprecato esce dalla tua bocca ogni volta che parli
Chi non ti conosce ti sta ad ascoltare
Non sa che sei bravo soltanto a mentire
E a fornire una falsa versione della tua identità
Ma non fai che ridicolizzarti con chi ti conosce da un’eternità
Questo libero sfogo alla tua fantasia
Non ti porterà mai lontano
Anzi..
Saranno gli altri ad andarsene via..
Sei strafatto di te ma in totale astinenza di vita
Sei strafatto di te ma in totale astinenza di vita
Cammini sempre a testa alta
ma l’abbassi ogni volta che ti si presenta davanti
la triste realtà
05 - Congegno - Troppo Distante
Non sono qui per cantare nostalgie di tempi e luoghi che non m'appartengono
il mio posto è questo e adesso
Adesso!
Da sempre fuori di qui tutto è preda del ventoche allontana ogni grido parola e lamento
spazzati via dalla corrente come nulla fosse
Guardati attorno non vedi che ormai sei ridotto a vivere di ricordi
la commemorazione al passato distrae dallo schifo dell’attualità
e la rabbia che ti senti dentro è ancora troppo distante
troppo fottutamente distante dalla realta!
Spesso mi illudo,
ma poi siamo tutti presenti alla caccia al tesoro che è il nulla
dimenticando lo scopo delle nostre urla
Solo dentro di noi conserviamo ogni idea
ma non siamo in grado di fare una scelta
e crepiamo da soli a osservare l’immenso vuoto che ancora rimane
La distanza tra il cervello e la bocca è ancora troppa
E voi!
burattini giostrati dal vento
non la colmerete mai
No!
Non colmerete mai
Non colmerete mai
il vuoto che da sempre regna dentro di voi
Non colmerete mai
Non colmerete mai
il vuoto che da sempre regna dentro di voi
Vivo! in mezzo al mucchio dopo un salto indietro nell'immenso
è così che non sono mai stato
partito in una corsa che mi tronca il fiato
conservando l'emozione che non avevo mai provato
in un mare di gioia e dolore
in silenzio sentendomi urlare
è quel brivido che corre è la mia energia vitale
mi rinforza le ossa
mi trascina con se mi squarcia la pelle
è quel brivido che corre
è quel brivido che corre è questa la mia cocaina
e come ieri, e oggi, domani
e come ieri, e oggi
urlerò per me
partito in una corsa risolleva il mio fiato
è la mia energia vitale
02 - Attrito - Immagini
Non le sentite?
mille le spine che ci hanno infilzato
ed ancora noi non le riusciamo a sentire
e fanno male! ma forse non abbastanza
sale è sale sul viso che brucia e fa male
non fa vedere dietro alla nuova "minaccia globale"
è una condanna che scotta in un vetro pacato
sorge da un vuoto principio riempito
queste le immagini di un mondo nuovo
uno sguardo non troppo distante
voglio vedere oltre
controlla le immagini e controllerai la gente
le immagini di questo mondo nuovo
mille sono le spine che si infilano sotto pelle
ed ogni giorno prepariamo un nuovo rifugio per la nostra condanna
ogni giorno creiamo un nuovo rifugio per la nostra condanna
formule racchiuse in semplici segnali immagini
non voglio guardare voglio vedere oltre!
03 - Attrito - Sbattendo La Testa
Immobili parole contro un muro che non si conosce
le ragioni si cancellano divorate dal pronunciato
scolpito fino in fondo infinito
quanti anni passati sbattendo la testa
a non concedere niente
quanti volti ora parte di un mondo diverso e voi sempre lo stesso
voi sempre lo stesso
un'idea si sottrae e si traduce sulla tela
sulla solitia tela a tinta unita immagino vi appaia colorata
ma è legata a ciò che è rimasto dentro a ciò che è rimasto
i fatti parlavano chiaro ma chi non vuole ascoltare non concede parole
l'esperienza è deformata dal luogo comune
non badare a chi beve da un altro bicchiere
da un altro bicchiere
quanti anni passati sbattendo la testa a non concedere niente
quanti volti ora parte di un mondo diverso e voi sempre lo stesso
ogni volta lanciate una pietra alla cieca
ogni volta contro un muro che non si conosce
le ragioni si cancellano scolpite
all'infinito
04 - Congegno - Fiato Sprecato
Un’ondata di fiato sprecato esce dalla tua bocca ogni volta che parli
Chi non ti conosce ti sta ad ascoltare
Non sa che sei bravo soltanto a mentire
E a fornire una falsa versione della tua identità
Ma non fai che ridicolizzarti con chi ti conosce da un’eternità
Questo libero sfogo alla tua fantasia
Non ti porterà mai lontano
Anzi..
Saranno gli altri ad andarsene via..
Sei strafatto di te ma in totale astinenza di vita
Sei strafatto di te ma in totale astinenza di vita
Cammini sempre a testa alta
ma l’abbassi ogni volta che ti si presenta davanti
la triste realtà
05 - Congegno - Troppo Distante
Non sono qui per cantare nostalgie di tempi e luoghi che non m'appartengono
il mio posto è questo e adesso
Adesso!
Da sempre fuori di qui tutto è preda del ventoche allontana ogni grido parola e lamento
spazzati via dalla corrente come nulla fosse
Guardati attorno non vedi che ormai sei ridotto a vivere di ricordi
la commemorazione al passato distrae dallo schifo dell’attualità
e la rabbia che ti senti dentro è ancora troppo distante
troppo fottutamente distante dalla realta!
Spesso mi illudo,
ma poi siamo tutti presenti alla caccia al tesoro che è il nulla
dimenticando lo scopo delle nostre urla
Solo dentro di noi conserviamo ogni idea
ma non siamo in grado di fare una scelta
e crepiamo da soli a osservare l’immenso vuoto che ancora rimane
La distanza tra il cervello e la bocca è ancora troppa
E voi!
burattini giostrati dal vento
non la colmerete mai
No!
Non colmerete mai
Non colmerete mai
il vuoto che da sempre regna dentro di voi
Non colmerete mai
Non colmerete mai
il vuoto che da sempre regna dentro di voi