Testi
Attrito - Triste Opera Itinerante
01 - Pastiglie Amare
Cucito addosso un altro scopo per conquistarci
oggi un'altra sconfitta per dominarci
radice immortale e incolmabile pena
un'espressione fragile su un volto distante e debole
la sensazione di potersi sedere sul mondo
le facce morte, le mani piene in cui
trovare conforto e sgretolarsi
con gli occhi nel fango con gli occhi nel fango
ogni volta che apri gli occhi
tappeti di chiodi trasformano lacrime in gioia
lo avresti mai detto?
ora alla deriva
non vedo chi sei
non vedo chi sei
non vedo di piu' di quel che hai
volti dai sorrisi di metallo
ora li vedo impallidire
pastiglie amare
volti dai sorrisi di metallo
ora li vedo impallidire
e piangere
volti dai sorrisi di metallo
ora li vedo impallidire
soffocati da pastiglie amare
rese sterili da chi vuole sputare
sono immorale?
02 - In Un Pugno
Albero vivo sempre scosso dal vento
immutabile
l'amara e grigia forza di un chiaro espediente
lei non conosce
un pugno di vite annebbiate dal freddo
riscaldate dal proprio controllo
un pugno di vite annebbiate dal freddo
riscaldate dal proprio controllo
solo una mano
mi ha preso mi avvolge in un pugno
solo una
non mi serve niente
03 - Triste Opera Itinerante
Un soffio deciso
cardine dell'estro di restare aggrappati
e non guardare in basso
una goccia d'acqua scivola ossessiva
sul tempo che mima se stesso
e si mischia ai colori di ieri
i contorni del mondo ci impiccano
le realta' si dividono in mille cristalli
e i contorni del mondo ci impiccano
e' una goccia d'acqua che scivola ossessiva
sul tempo che mima se stesso
tra le mani e la porta ancora molti passi
ma non ancora troppi!
fermati per farla sedere scomoda
per non farla rialzare domani
aspettando l'assassina delle fantasie piu' fragili
ma non ancora perse
per farla sedere scomoda
per non farla rialzare
domani
sangue negli occhi
un soffio di marmo
stringere i denti per non scivolare
in queste triste opera itinerante
in questa triste opera itinerante
in questa triste opera itinerante
in questa triste opera itinerante
per aggrapparsi ancora
senza scivolare
senza scivolare via
04 - Queste Voci
Non trovo niente
soltanto polvere in parole di carta
il dubbio resta nella mente
e di se stessi forse e' cio' che piu' conta
voce risuona pesante
devasta la vita che potrebbe contenere
non sento niente
non trovo niente
vorrei solo cancellare queste voci
ingombrante nelle ossa
insiste dissonante
una voce nella quiete
una vittima dispersa
nelle onde d'incoscienza
scivolare sopra il senso
per poter essere in mezzo
ascoltare ora e' un eccesso
esce ancora, rifiuta un senso
vive in piedi nel mezzo
una sola voce nella quiete
si dimentica del mondo
mentre fuori c'e' il resto del mondo
per dettare i sospiri del vento
mentre fuori c'e' il resto del mondo
forse non per chi vede soltanto uno specchio
05 - L'Altro Esistente
Dove hai conosciuto
le tue paure?
e dove hai visto
un altro errore
condannare uno sguardo diverso
di un mondo che non hai mai visto
ritratti dipinti attraenti
sulle maschere di orrore
angoscia nell'esistenza, rovina dell'esistente
luce attraversami le ciglia,
(paura del) confronto e paura del vuoto
di non trovare niente
esistere, resistere un confronto per vivere
colpevole di vedere, di sentire, di toccare,
di amare una diversa visione
vedo confini senza forma diventare
lame di rasoio che tagliano di netto l'esistenza di una vita
ora un'altra goccia nel mare, ora un'altra scorza da dimenticare
voglio dimenticare chi sono
voglio dimenticare dove sono e dove
i sorrisi diventano vergogna dove
vedo confini senza forma lame di rasoio e solo persone
le vedo bruciare dietro a mura disegnate
incubo strozza l'aria
accusa l'altro esistente
guardare negli occhi un uomo
e condannare uno sguardo diverso
e non vedere le sfumature di un grigio
e non vedere le sfumature
06 - Il Volto Del Leone
Ho visto sicurezze gia' firmate
cadere dalle nuvole
parole che si chiudono in sussurri lontani
mentre dovrebbero urlare.
Mi sembra chiaro
lo vedo tutti i giorni
e mi rigiro un altra volta e' gia' un'altra versione
facce mai viste continuano a ingiuriare
spesso rimangono
nascoste dietro a un nome
la polvere le copre
l'ingenuo le coltiva fino a farle esplodere
il volto del leone il volto del leone
fingere forza nell'essere distanti
cambiare, mentire
spogliarsi del proprio odore
non puo' stare in aria troppo a lungo
un fragile corpo senz'ali
non puo' vivere per sempre
una mano che non lascia impronte
non puo'!
Cucito addosso un altro scopo per conquistarci
oggi un'altra sconfitta per dominarci
radice immortale e incolmabile pena
un'espressione fragile su un volto distante e debole
la sensazione di potersi sedere sul mondo
le facce morte, le mani piene in cui
trovare conforto e sgretolarsi
con gli occhi nel fango con gli occhi nel fango
ogni volta che apri gli occhi
tappeti di chiodi trasformano lacrime in gioia
lo avresti mai detto?
ora alla deriva
non vedo chi sei
non vedo chi sei
non vedo di piu' di quel che hai
volti dai sorrisi di metallo
ora li vedo impallidire
pastiglie amare
volti dai sorrisi di metallo
ora li vedo impallidire
e piangere
volti dai sorrisi di metallo
ora li vedo impallidire
soffocati da pastiglie amare
rese sterili da chi vuole sputare
sono immorale?
02 - In Un Pugno
Albero vivo sempre scosso dal vento
immutabile
l'amara e grigia forza di un chiaro espediente
lei non conosce
un pugno di vite annebbiate dal freddo
riscaldate dal proprio controllo
un pugno di vite annebbiate dal freddo
riscaldate dal proprio controllo
solo una mano
mi ha preso mi avvolge in un pugno
solo una
non mi serve niente
03 - Triste Opera Itinerante
Un soffio deciso
cardine dell'estro di restare aggrappati
e non guardare in basso
una goccia d'acqua scivola ossessiva
sul tempo che mima se stesso
e si mischia ai colori di ieri
i contorni del mondo ci impiccano
le realta' si dividono in mille cristalli
e i contorni del mondo ci impiccano
e' una goccia d'acqua che scivola ossessiva
sul tempo che mima se stesso
tra le mani e la porta ancora molti passi
ma non ancora troppi!
fermati per farla sedere scomoda
per non farla rialzare domani
aspettando l'assassina delle fantasie piu' fragili
ma non ancora perse
per farla sedere scomoda
per non farla rialzare
domani
sangue negli occhi
un soffio di marmo
stringere i denti per non scivolare
in queste triste opera itinerante
in questa triste opera itinerante
in questa triste opera itinerante
in questa triste opera itinerante
per aggrapparsi ancora
senza scivolare
senza scivolare via
04 - Queste Voci
Non trovo niente
soltanto polvere in parole di carta
il dubbio resta nella mente
e di se stessi forse e' cio' che piu' conta
voce risuona pesante
devasta la vita che potrebbe contenere
non sento niente
non trovo niente
vorrei solo cancellare queste voci
ingombrante nelle ossa
insiste dissonante
una voce nella quiete
una vittima dispersa
nelle onde d'incoscienza
scivolare sopra il senso
per poter essere in mezzo
ascoltare ora e' un eccesso
esce ancora, rifiuta un senso
vive in piedi nel mezzo
una sola voce nella quiete
si dimentica del mondo
mentre fuori c'e' il resto del mondo
per dettare i sospiri del vento
mentre fuori c'e' il resto del mondo
forse non per chi vede soltanto uno specchio
05 - L'Altro Esistente
Dove hai conosciuto
le tue paure?
e dove hai visto
un altro errore
condannare uno sguardo diverso
di un mondo che non hai mai visto
ritratti dipinti attraenti
sulle maschere di orrore
angoscia nell'esistenza, rovina dell'esistente
luce attraversami le ciglia,
(paura del) confronto e paura del vuoto
di non trovare niente
esistere, resistere un confronto per vivere
colpevole di vedere, di sentire, di toccare,
di amare una diversa visione
vedo confini senza forma diventare
lame di rasoio che tagliano di netto l'esistenza di una vita
ora un'altra goccia nel mare, ora un'altra scorza da dimenticare
voglio dimenticare chi sono
voglio dimenticare dove sono e dove
i sorrisi diventano vergogna dove
vedo confini senza forma lame di rasoio e solo persone
le vedo bruciare dietro a mura disegnate
incubo strozza l'aria
accusa l'altro esistente
guardare negli occhi un uomo
e condannare uno sguardo diverso
e non vedere le sfumature di un grigio
e non vedere le sfumature
06 - Il Volto Del Leone
Ho visto sicurezze gia' firmate
cadere dalle nuvole
parole che si chiudono in sussurri lontani
mentre dovrebbero urlare.
Mi sembra chiaro
lo vedo tutti i giorni
e mi rigiro un altra volta e' gia' un'altra versione
facce mai viste continuano a ingiuriare
spesso rimangono
nascoste dietro a un nome
la polvere le copre
l'ingenuo le coltiva fino a farle esplodere
il volto del leone il volto del leone
fingere forza nell'essere distanti
cambiare, mentire
spogliarsi del proprio odore
non puo' stare in aria troppo a lungo
un fragile corpo senz'ali
non puo' vivere per sempre
una mano che non lascia impronte
non puo'!