Testi
Airesis - Spettri
01 - Ein Gespenst
Ora che cedo al sordo rancore
nascosto nel ventre del tempo
ora che non c'e' piu' nell'aria l'odore
di eterno che prima mi dava sollievo
comincio a capire perche'
non e' poco un momento
E mi chiedo se forse
anche solo per questo non valga la pena
Domandarsi se non e' per sfiorare il culmine
che scaliamo una roccia o se invece e' per
paura di cadere che restiamo immobili a guardare
e a non ricordare che questo e' l'unico sbaglio da fare
Ladri di tempo e storia ci porteranno via
vita e ricordi se restiamo qui
non c'e' motivo per restare ad aspettare
un motivo che forse non verra' e anche se
non abbiamo niente resta da difendere
un passato ed un presente per cui combattero'
finche' non sara' spento
Il fuoco, che tiene accesi i nostri occhi, fissi sulla luce della memoria
e fluorescenti al buio del silenzio, al buio nel cuore di chi resta ancora immobile
e sordo a quello che il tempo richiede,
perfino giunti all'ultima istanza di un processo che ci sta condannando come mostri.
E se malgrado tutto saranno ancora loro a dirsi eroi e portatori di luce
di discorsi del cazzo, scintillanti e viscosi come vernice fresca
che ho tentato di togliermi di dosso, aspettandomi una punizione,
come si aspetta il ritorno del sole all'alba di un giorno qualunque,
allora ben vengano le loro menzogne, ma crepino le loro speranze
perche' in mezzo alla loro luce quei nostri occhi baleneranno neri e terribili
ovunque avranno paura di incontrarli, come qualcosa che non si puo' cancellare
che non si puo' uccidere, come ombre, come fantasmi,
come spettri.
02 - Il Fuoco
Non e' la notte ad oscurare la realta',
non e' il dolore che dentro ti stritola
senti la voce uscire armata di una strana follia
e la ragione che scivola via
Ma non ti hanno insegnato a proteggerti da questa rabbia
Cerchi la calma cerchi la calma cerchi la domanda giusta
ad una risposta che ormai si e' dispersa
cerchi un valore un ideale una filosofia
una ragione qualunque essa sia
ma rimani impigliato ad una logica e una coerenza
che non e' tua, stai impazzendo e non sai perche'
prendi fiato e poi devi anche chiedere scusa se quello che uscira'
non sono parole d'amore
L'istinto, l'innocenza, la voglia il senso la speranza
di avere paura davanti al fuoco
voglio gridarla via perche' questa mia vita
non e' piu' vita o non e' piu' mia
se non riesco a forzarne la logica, ne' la coerenza.
E cosi' un giorno ti accorgi che non hai piu' voglia
di essere preso ancora a sogni in faccia
e dura un istante capire un istante, esplodere,
guardare il mondo negli occhi, sorridere e dire
se vuoi gridare troverai chi grida di piu'
saro' immortale o gia' morto tra un attimo
tra un minuto due secoli un giorno ma adesso,
un passo nel fuoco
e sentiro' dolore ma e non mi brucio non riesco a sentire il calore
a sentire un ideale, una ragione, un valore, una vecchia magia
che sta esplodendo ma seguo la scia
e non voglio imparare a proteggermi, da questa rabbia.
03 - Fluorescenti Al Buio
La luce in fondo al tunnel quasi sempre
e' un treno che viaggia in direzione opposta
ai miei binari cerebrali dei desideri, irrealizzabili
gli unici di cui ho pagato sempre il conto salato di crederci
ma non mi pento ancora nonostante tutto
Questo dolore che ritorna ad addentarmi
l'avevo scordato e annullato
con la forza di chi si arrampica oltre l'orlo della sconfitta
che soffoca come un laccio alla gola
in questo inverno di febbre e delirio
Dedico me stesso a dissolvere certezze che volano via
sulle ali vdel vento
mentre fino a ieri lasciavo le certezze proteggermi tra
castelli di carte
Mi sento addosso l'aria di chi
passa attraverso l'inferno
uscendone vivo ma
lasciando indietro i miei sogni
Diceva un volto nero su uno sfondo rosso
appeso al muro di camera
devi mirare all'impossibile
se vuoi raggiungere il possibile
quelli come me
preferiscono violare un confine
piuttosto che
tracciare un altro limite
certe cose si leggono
sulle piaghe del viso
e' come fossero
fluorescenti al buio
04 - Silenzio
Affogando in un bicchiere
pieno di quei sogni persi in cui
non riesco a stare a galla
disperato ed accecato da ricordi che
poi gridano vendetta
quando ormai tutto sembra troppo lontano
resta solo il silenzio per capire che
sei veramente solo
e' come se neanche aprendo gli occhi
un incubo sparisse in un momento
e' come se non riuscissi neanche a sentire
il mio respiro che non sento piu'
da troppo tempo ormai
e resto qui seduto un istante
appeso tra le nuvole
di un cielo che non e' piu' mio
nel buoi di una stanza
piena di silezio immobile
la sua freddezza fragile
lo rende assordante
05 - Il Ritorno Del Sole
Siamo ancora qui schiavi
di favole o di verita'
senza fare del male o del bene
e poi quanto ci importi chissa'
strette ai polsi preziose catene
belle come la liberta'
Una strada una citta' gelida
una stella che in cielo gia'
brilla nella testa una speranza
ed intasca una vita
da spendere prima che sia notte
nei ricordi un sole che pero'
mai ho visto ne vedro'
perche' siamo nati di sera
mentre l'ultima luce moriva
la terra si faceva nera
e una storia finiva
Ma un battito di luce scuote il cie
lo nella testa ora scorgi un altro buio
dietro al buoi che man mano si dissesta
e non c'e' grazie nel dolore che mi resta
sono un'uragano in fiamme sono il ferro la tempesta
sono
la voce che ti grida in testa che non finira' qua
sono l'essenza dell'uomo sono la liberta'
sono la goccia che fa traboccare l'ultimo istante
sono una vita sognata sono la morte sognante
di chi un giorno ha combattuto quest'oscurita'
Cosi' ora siamo qui liberi
di non essere eroi ma ora c'e'
nella testa una speranza ed in tasca una vita
da spendere per vincere la notte
fino a che non trema
fino a che non sanguina
fino a farti scoppiare le vene
fino a perdere parte di te
spezza i polsi e non hai piu' catene
poi riprenditi il sole
06 - Un Giorno Qualunque
oggi col sole sorge una novita'
lenta da sud arriva la liberta',
si torna a sperare
e pare che a Livorno sia
tornata in vita la terza brigata
e adesso che indietro non si ritornera
': una guerra e' finita ma una guerra comincera'
questa notte,
dalle colline si vedra'
salire il fumo dal nostro passato
guardate il mare, gli scogli e le strade della citta'
ci hanno cresciuto, sfamato, ascoltato, ora chiedono aiuto e chi rispondera'?
forse ho capito perché…
come si uccide chi ancora non c’e',
navi da guerra schierate giu' al porto
perche' non resti piu' neanche il ricordo,
ma ogni giorno e' un giorno qualunque,
ogni Settembre e' un Settembre qualunque,
finche' qualcosa in un uomo qualunque
dice questo non lo sara'!
so che e' gia' stanco quel poco coraggio che resta ma
se questa mano ha le dita serrate
e' per stringerlo forte e non farlo fuggire
e oggi non fuggira'.
perche' comunque sara'
non e' per l’onore l’orgoglio o la gloria
domani cosa accadra'
se e' nero l’inchiostro ch
e scrive la storia, quando mi ricordero'
di un giorno qualunque col cielo gia' scuro
so gia' che sorridero'
perche' me lo ricordo ancora il futuro.
07 - Eroi
Segreto indomito e disperso
in un passato che non se ne va
qualcosa sta tornando
e adesso chiede di te.
Sopravvissuto alle menzogne
respirando l'oscurita'
incrocera' il tuo sguardo
e allora saprai che cos'e'.
La furia il delirio di chi ha visto
il volto ruvido ed intenso
di un antico spettro che non
sa dimenticare il canto
nudo e debole ma immenso
di chi non perdonera'.
Ma non c'e' mostro senza
il cavaliere che lo combatte
eroico affrontera' per te
l'oscura voce dell'altro.
Lo scudo e' di silenzio
e la sua spada sono promesse per
salvarti ancora una volta da cio
che non devi conoscere.
Conosci e stingi i denti
oppure prendi cio che resta
dopo chi ha gia' scelto per te,
fra verita' pezzenti
e bugie vestite a festa
io so cosa scegliere.
Reclama il tuo possesso
e riprenditi lo scetto
per capire il vero cos'e'.
Riesci a dirmi adesso
tra cavaliere e spettro
l'eroe qual'e'?
08 - Parentesi
Ondate imponenti
di discorsi del cazzo,
si innalzano minacciose
destinate ad infrangersi su di me,
ma oggi non voglio
piu' starli a sentire,
infilo le cuffie ed affitto il cervello
a Chris, Jord e Todd di Winnipeg.
09 - Vernice Fresca
VERNICE FRESCA
riverniciati di fresco
lasciano la scia quando strisciano.
si sono riciclati, pentiti,
pettinati e ripuliti.
i compagni ormai sono andati
e per quelli che restano
ho scoperto di essere
ogni giorno piu' sordo.
le frasi fatte ripetute dai palchi
negano il passato
e consegnano al presente
tutto quello che chiede.
il pettinato segretario
dosa bene le sue parole,
la retorica gli impasta i denti
sbiancati col bicarbonato,
alla scuola di dizione
ha imparato a scollegare bene
il cervello dalla lingua.
quanto al cuore
chissa' se c’e' ancora
e comunque e' solo un muscolo
che pompa sangue.
quanti piccoli tradimenti
abbiamo dovuto subire,
qualcuno anche giustificato
ma alla fine il risultato e' l’orrore
e non penso ne valesse la pena.
in fondo hanno vinto i cattivi,
cioe' i buoni.
mentre adesso giri
leggero fra la gente
ma nelle mani stringi il vuoto e non lo sai
o non lo vuoi capire
che non ti seguiro'
perche' si puo' comprare solo chi si mette in vendita.
con quelli come te e' inutile parlare,
vi siete gia' comprati un posto al sole
in previsione dell’inverno.
ma state molto attenti ché prima o poi
la pioggia ritornera' a cadere
ed io non saro' li' per tendervi una mano
10 - Aspettandomi
Oltre il buio di questa piccola stanz
a i miei incubi attendono l'ora
in cui nutrirsi di me.
L'angoscia scaccia di nuovo il mio debole sonno
ma non mi importa poi tanto,
io stesso sono un fantasma.
Sono solo un cadavere,
in attesa di me.
In questi giorni anche il minimo
e' sempre piu' inafferrabile ed incerto,
e sembra fuori portata.
Certe volte vorrei non pensare
e vivere una vita di default,
con il pilota automatico.
E sarebbe piu' facile
nei momenti cosi'.
11 - Ancora Immobile
Echi di un’omerta' anacronistica.
Anestetizzato dal terrore
di trovare qualche perche'
che non hai cercato mai.
Mentre resti ancora immobile la tua visione
egoisticamente indifferente della realta'
ti sta rendendo solo uno spettatore
posto ad osservare uno spettacolo attonito.
Pensa se scegliessi sempre anch’io il silenzio,
pensa se cercassi di voltarmi ad ogni ostacolo.
Perso in una tempesta di sospiri ed illusioni,
in bilico tra fermarmi o andare avanti
brancolando tra la nebbia di un presente gia' sbiadit0
non mi resta che cercati dietro ad un muro di grigia vilta'.
Ma prova a considerare possibile rischiare
di perder tutto quel poco che ti resta
un attimo.
12 - Ultima Istanza
Ti ricordi un ricordo lontano che ha perso contatto
il rumore di fondo di un pensiero distratto muto e sepolto
dalla vita e la polvere
e ora che senti il sangue ingiallire dentro le vene
lo sguardo in letargo e il cuore in catene lo senti tornare
e una voce che sta urlando "scappa di qua"
perche' e' tempo di evadere da questa mente di gesso
dove non c'e' mai stato spazio per me stesso
ora so che posso
come uniche armi illusioni e desideri discordi
di fronte una meta e alle spalle i ricordi che conservero'
anche se adesso un'altra storia cominciera'
e resto un poco a chiedermi chissa' , chissa'
quale sia la strada giusta
quella che arriva piu' in la
oltre la morte, oltre l'orizzonte e ancora per miglia
voglio arrivare cosi' vicino al sole da bruciarmi le ciglia
e non fermarmi neanche' la.
sono stufo di queste parole, di questo brusio
su cosa e' giusto per me, su come cammino, sul mio vero io
di un mondo che non sa pensare per se
stufo di merce e mercanti in questa fiera' di perche'
cerco una primavera che ho capito non verra' da se
ma tu tieniti pure le tue sicurezze di clausura e la tua vita,
schiava di cio' che sfugge a una censura
che sei il primo ad accettare.
Infondo a via dei rimpianti fra quattro mura di vilta',
pareti d'invidia e un tetto di paura,
scusa ma non mi sento a casa.
Io ho perso mille battaglie e piu' di un momento, ma in questa guerra
Di perdere o pareggiare non mi accontento
Fino a che respiro ancora
Tutto il mio mondo sono sogni di ghiaccio nel vento e non staro'
A guardarli sciogliersi al sole del tempo
Prima di aver tentato una volta ancora
perché ho gia' visto come finira',
e forse non lo accetto piu'
ultima istanza per la liberta',
senza ricorso in appello.
Lieve speranza che diviene gia'
Inarrestabile certezza
13 - Quello Che Il Tempo Richiede
ascoltando l’ansia
sgocciolare piano
tra scatola cranica e cervello
mi sono reso conto
che da qualche tempo
le nuvole hanno ingoiato il sole
e la nebbia
cancella i contorni del mondo
cinque metri oltre il nostro naso,
polvere d’acqua galleggia
e s’impiglia sopra i rami
della mia vita.
Il suolo affonda sotto i piedi
ogni istante in cui rimango fermo,
la morte affila la sua falce
ma la sconfitta non rende ingiusta
una causa in cui
ho creduto con tutto me stesso.
la dignita' non e' un concetto legato alla vittoria
ma sai ormai
non ci credo piu',
non combatto piu'
per cambiare,
quello che cerco e' vendetta.
Non prendetemi per pazzo
e' la realta' che e' andata fuori fase
ed io mi adatto.
Bisogna essere quello che il tempo richiede,
non chiamarsi fuori,
con le parole non cambi le cose
e comunque se si puo' dire:
anche quelle sai le ho finite ormai.
Si comincia per costruire un mondo migliore
ma col tempo si lottera'
per vendicare ogni lacrima
ed ogni goccia di sangue.
Ogni generazione perduta l’illusione
di cambiare il proprio destino
ha dovuto fare i conti
con una vita da trascorrere
in campo nemico,
nell’ostentazione, nella celebrazione
della propria sconfitta.
I segni
verranno cancellati,
le ragioni dimenticate
e resteranno solo le nebbie
ad avvolgerci
14 - Discorsi Del Cazzo
ondate imponenti
di discorsi del cazzo
s’innalzano minacciose
destinate ad infrangersi su di me
ci sono giorni in cui
il fine giustifica i mezzi.
come quando il sole si spegne
indossando una camicia nera.
e le foibe e il triangolo rosso
vanno capiti e contestualizzati,
la violenza partigiana
va spiegata e poi rivendicata.
il resto
e' solo balbuzie che fa il loro gioco,
abbassa
la guardia e ti colpiranno piu' forte.
se rimuovi la tua storia il nemico
te la ruba e quando puo' la riscrivera'
, e' la tragedia che si trasforma in farsa,
commozione per tutti compresi i carnefici.
fino al punto in cui
tutto e' nero, compreso il rosso
e ogni violenza e'
condannata da entrambi i lati
della barricata storica,
dimenticando
che una parte era nel giusto
e l’altra no.
memoria sdentata da fiction televisiva
sciapa come il testo di bella ciao.
non e' possibile la riconciliazione
fra i figli della resistenza e quelli della repubblica di salo'.
non vedrete nessun abbraccio in extremis
tra gli epigoni delle brigate nere e di quelle partigiane.
non riuscirete ad annegare la storia italiana del novecento
nell’oceano di un volemose bene generale
di cui sinceramente non si sentiva la mancanza.
voi la chiamate memoria condivisa ma questa e' solo la
comunione nella dimenticanza.
Ora che cedo al sordo rancore
nascosto nel ventre del tempo
ora che non c'e' piu' nell'aria l'odore
di eterno che prima mi dava sollievo
comincio a capire perche'
non e' poco un momento
E mi chiedo se forse
anche solo per questo non valga la pena
Domandarsi se non e' per sfiorare il culmine
che scaliamo una roccia o se invece e' per
paura di cadere che restiamo immobili a guardare
e a non ricordare che questo e' l'unico sbaglio da fare
Ladri di tempo e storia ci porteranno via
vita e ricordi se restiamo qui
non c'e' motivo per restare ad aspettare
un motivo che forse non verra' e anche se
non abbiamo niente resta da difendere
un passato ed un presente per cui combattero'
finche' non sara' spento
Il fuoco, che tiene accesi i nostri occhi, fissi sulla luce della memoria
e fluorescenti al buio del silenzio, al buio nel cuore di chi resta ancora immobile
e sordo a quello che il tempo richiede,
perfino giunti all'ultima istanza di un processo che ci sta condannando come mostri.
E se malgrado tutto saranno ancora loro a dirsi eroi e portatori di luce
di discorsi del cazzo, scintillanti e viscosi come vernice fresca
che ho tentato di togliermi di dosso, aspettandomi una punizione,
come si aspetta il ritorno del sole all'alba di un giorno qualunque,
allora ben vengano le loro menzogne, ma crepino le loro speranze
perche' in mezzo alla loro luce quei nostri occhi baleneranno neri e terribili
ovunque avranno paura di incontrarli, come qualcosa che non si puo' cancellare
che non si puo' uccidere, come ombre, come fantasmi,
come spettri.
02 - Il Fuoco
Non e' la notte ad oscurare la realta',
non e' il dolore che dentro ti stritola
senti la voce uscire armata di una strana follia
e la ragione che scivola via
Ma non ti hanno insegnato a proteggerti da questa rabbia
Cerchi la calma cerchi la calma cerchi la domanda giusta
ad una risposta che ormai si e' dispersa
cerchi un valore un ideale una filosofia
una ragione qualunque essa sia
ma rimani impigliato ad una logica e una coerenza
che non e' tua, stai impazzendo e non sai perche'
prendi fiato e poi devi anche chiedere scusa se quello che uscira'
non sono parole d'amore
L'istinto, l'innocenza, la voglia il senso la speranza
di avere paura davanti al fuoco
voglio gridarla via perche' questa mia vita
non e' piu' vita o non e' piu' mia
se non riesco a forzarne la logica, ne' la coerenza.
E cosi' un giorno ti accorgi che non hai piu' voglia
di essere preso ancora a sogni in faccia
e dura un istante capire un istante, esplodere,
guardare il mondo negli occhi, sorridere e dire
se vuoi gridare troverai chi grida di piu'
saro' immortale o gia' morto tra un attimo
tra un minuto due secoli un giorno ma adesso,
un passo nel fuoco
e sentiro' dolore ma e non mi brucio non riesco a sentire il calore
a sentire un ideale, una ragione, un valore, una vecchia magia
che sta esplodendo ma seguo la scia
e non voglio imparare a proteggermi, da questa rabbia.
03 - Fluorescenti Al Buio
La luce in fondo al tunnel quasi sempre
e' un treno che viaggia in direzione opposta
ai miei binari cerebrali dei desideri, irrealizzabili
gli unici di cui ho pagato sempre il conto salato di crederci
ma non mi pento ancora nonostante tutto
Questo dolore che ritorna ad addentarmi
l'avevo scordato e annullato
con la forza di chi si arrampica oltre l'orlo della sconfitta
che soffoca come un laccio alla gola
in questo inverno di febbre e delirio
Dedico me stesso a dissolvere certezze che volano via
sulle ali vdel vento
mentre fino a ieri lasciavo le certezze proteggermi tra
castelli di carte
Mi sento addosso l'aria di chi
passa attraverso l'inferno
uscendone vivo ma
lasciando indietro i miei sogni
Diceva un volto nero su uno sfondo rosso
appeso al muro di camera
devi mirare all'impossibile
se vuoi raggiungere il possibile
quelli come me
preferiscono violare un confine
piuttosto che
tracciare un altro limite
certe cose si leggono
sulle piaghe del viso
e' come fossero
fluorescenti al buio
04 - Silenzio
Affogando in un bicchiere
pieno di quei sogni persi in cui
non riesco a stare a galla
disperato ed accecato da ricordi che
poi gridano vendetta
quando ormai tutto sembra troppo lontano
resta solo il silenzio per capire che
sei veramente solo
e' come se neanche aprendo gli occhi
un incubo sparisse in un momento
e' come se non riuscissi neanche a sentire
il mio respiro che non sento piu'
da troppo tempo ormai
e resto qui seduto un istante
appeso tra le nuvole
di un cielo che non e' piu' mio
nel buoi di una stanza
piena di silezio immobile
la sua freddezza fragile
lo rende assordante
05 - Il Ritorno Del Sole
Siamo ancora qui schiavi
di favole o di verita'
senza fare del male o del bene
e poi quanto ci importi chissa'
strette ai polsi preziose catene
belle come la liberta'
Una strada una citta' gelida
una stella che in cielo gia'
brilla nella testa una speranza
ed intasca una vita
da spendere prima che sia notte
nei ricordi un sole che pero'
mai ho visto ne vedro'
perche' siamo nati di sera
mentre l'ultima luce moriva
la terra si faceva nera
e una storia finiva
Ma un battito di luce scuote il cie
lo nella testa ora scorgi un altro buio
dietro al buoi che man mano si dissesta
e non c'e' grazie nel dolore che mi resta
sono un'uragano in fiamme sono il ferro la tempesta
sono
la voce che ti grida in testa che non finira' qua
sono l'essenza dell'uomo sono la liberta'
sono la goccia che fa traboccare l'ultimo istante
sono una vita sognata sono la morte sognante
di chi un giorno ha combattuto quest'oscurita'
Cosi' ora siamo qui liberi
di non essere eroi ma ora c'e'
nella testa una speranza ed in tasca una vita
da spendere per vincere la notte
fino a che non trema
fino a che non sanguina
fino a farti scoppiare le vene
fino a perdere parte di te
spezza i polsi e non hai piu' catene
poi riprenditi il sole
06 - Un Giorno Qualunque
oggi col sole sorge una novita'
lenta da sud arriva la liberta',
si torna a sperare
e pare che a Livorno sia
tornata in vita la terza brigata
e adesso che indietro non si ritornera
': una guerra e' finita ma una guerra comincera'
questa notte,
dalle colline si vedra'
salire il fumo dal nostro passato
guardate il mare, gli scogli e le strade della citta'
ci hanno cresciuto, sfamato, ascoltato, ora chiedono aiuto e chi rispondera'?
forse ho capito perché…
come si uccide chi ancora non c’e',
navi da guerra schierate giu' al porto
perche' non resti piu' neanche il ricordo,
ma ogni giorno e' un giorno qualunque,
ogni Settembre e' un Settembre qualunque,
finche' qualcosa in un uomo qualunque
dice questo non lo sara'!
so che e' gia' stanco quel poco coraggio che resta ma
se questa mano ha le dita serrate
e' per stringerlo forte e non farlo fuggire
e oggi non fuggira'.
perche' comunque sara'
non e' per l’onore l’orgoglio o la gloria
domani cosa accadra'
se e' nero l’inchiostro ch
e scrive la storia, quando mi ricordero'
di un giorno qualunque col cielo gia' scuro
so gia' che sorridero'
perche' me lo ricordo ancora il futuro.
07 - Eroi
Segreto indomito e disperso
in un passato che non se ne va
qualcosa sta tornando
e adesso chiede di te.
Sopravvissuto alle menzogne
respirando l'oscurita'
incrocera' il tuo sguardo
e allora saprai che cos'e'.
La furia il delirio di chi ha visto
il volto ruvido ed intenso
di un antico spettro che non
sa dimenticare il canto
nudo e debole ma immenso
di chi non perdonera'.
Ma non c'e' mostro senza
il cavaliere che lo combatte
eroico affrontera' per te
l'oscura voce dell'altro.
Lo scudo e' di silenzio
e la sua spada sono promesse per
salvarti ancora una volta da cio
che non devi conoscere.
Conosci e stingi i denti
oppure prendi cio che resta
dopo chi ha gia' scelto per te,
fra verita' pezzenti
e bugie vestite a festa
io so cosa scegliere.
Reclama il tuo possesso
e riprenditi lo scetto
per capire il vero cos'e'.
Riesci a dirmi adesso
tra cavaliere e spettro
l'eroe qual'e'?
08 - Parentesi
Ondate imponenti
di discorsi del cazzo,
si innalzano minacciose
destinate ad infrangersi su di me,
ma oggi non voglio
piu' starli a sentire,
infilo le cuffie ed affitto il cervello
a Chris, Jord e Todd di Winnipeg.
09 - Vernice Fresca
VERNICE FRESCA
riverniciati di fresco
lasciano la scia quando strisciano.
si sono riciclati, pentiti,
pettinati e ripuliti.
i compagni ormai sono andati
e per quelli che restano
ho scoperto di essere
ogni giorno piu' sordo.
le frasi fatte ripetute dai palchi
negano il passato
e consegnano al presente
tutto quello che chiede.
il pettinato segretario
dosa bene le sue parole,
la retorica gli impasta i denti
sbiancati col bicarbonato,
alla scuola di dizione
ha imparato a scollegare bene
il cervello dalla lingua.
quanto al cuore
chissa' se c’e' ancora
e comunque e' solo un muscolo
che pompa sangue.
quanti piccoli tradimenti
abbiamo dovuto subire,
qualcuno anche giustificato
ma alla fine il risultato e' l’orrore
e non penso ne valesse la pena.
in fondo hanno vinto i cattivi,
cioe' i buoni.
mentre adesso giri
leggero fra la gente
ma nelle mani stringi il vuoto e non lo sai
o non lo vuoi capire
che non ti seguiro'
perche' si puo' comprare solo chi si mette in vendita.
con quelli come te e' inutile parlare,
vi siete gia' comprati un posto al sole
in previsione dell’inverno.
ma state molto attenti ché prima o poi
la pioggia ritornera' a cadere
ed io non saro' li' per tendervi una mano
10 - Aspettandomi
Oltre il buio di questa piccola stanz
a i miei incubi attendono l'ora
in cui nutrirsi di me.
L'angoscia scaccia di nuovo il mio debole sonno
ma non mi importa poi tanto,
io stesso sono un fantasma.
Sono solo un cadavere,
in attesa di me.
In questi giorni anche il minimo
e' sempre piu' inafferrabile ed incerto,
e sembra fuori portata.
Certe volte vorrei non pensare
e vivere una vita di default,
con il pilota automatico.
E sarebbe piu' facile
nei momenti cosi'.
11 - Ancora Immobile
Echi di un’omerta' anacronistica.
Anestetizzato dal terrore
di trovare qualche perche'
che non hai cercato mai.
Mentre resti ancora immobile la tua visione
egoisticamente indifferente della realta'
ti sta rendendo solo uno spettatore
posto ad osservare uno spettacolo attonito.
Pensa se scegliessi sempre anch’io il silenzio,
pensa se cercassi di voltarmi ad ogni ostacolo.
Perso in una tempesta di sospiri ed illusioni,
in bilico tra fermarmi o andare avanti
brancolando tra la nebbia di un presente gia' sbiadit0
non mi resta che cercati dietro ad un muro di grigia vilta'.
Ma prova a considerare possibile rischiare
di perder tutto quel poco che ti resta
un attimo.
12 - Ultima Istanza
Ti ricordi un ricordo lontano che ha perso contatto
il rumore di fondo di un pensiero distratto muto e sepolto
dalla vita e la polvere
e ora che senti il sangue ingiallire dentro le vene
lo sguardo in letargo e il cuore in catene lo senti tornare
e una voce che sta urlando "scappa di qua"
perche' e' tempo di evadere da questa mente di gesso
dove non c'e' mai stato spazio per me stesso
ora so che posso
come uniche armi illusioni e desideri discordi
di fronte una meta e alle spalle i ricordi che conservero'
anche se adesso un'altra storia cominciera'
e resto un poco a chiedermi chissa' , chissa'
quale sia la strada giusta
quella che arriva piu' in la
oltre la morte, oltre l'orizzonte e ancora per miglia
voglio arrivare cosi' vicino al sole da bruciarmi le ciglia
e non fermarmi neanche' la.
sono stufo di queste parole, di questo brusio
su cosa e' giusto per me, su come cammino, sul mio vero io
di un mondo che non sa pensare per se
stufo di merce e mercanti in questa fiera' di perche'
cerco una primavera che ho capito non verra' da se
ma tu tieniti pure le tue sicurezze di clausura e la tua vita,
schiava di cio' che sfugge a una censura
che sei il primo ad accettare.
Infondo a via dei rimpianti fra quattro mura di vilta',
pareti d'invidia e un tetto di paura,
scusa ma non mi sento a casa.
Io ho perso mille battaglie e piu' di un momento, ma in questa guerra
Di perdere o pareggiare non mi accontento
Fino a che respiro ancora
Tutto il mio mondo sono sogni di ghiaccio nel vento e non staro'
A guardarli sciogliersi al sole del tempo
Prima di aver tentato una volta ancora
perché ho gia' visto come finira',
e forse non lo accetto piu'
ultima istanza per la liberta',
senza ricorso in appello.
Lieve speranza che diviene gia'
Inarrestabile certezza
13 - Quello Che Il Tempo Richiede
ascoltando l’ansia
sgocciolare piano
tra scatola cranica e cervello
mi sono reso conto
che da qualche tempo
le nuvole hanno ingoiato il sole
e la nebbia
cancella i contorni del mondo
cinque metri oltre il nostro naso,
polvere d’acqua galleggia
e s’impiglia sopra i rami
della mia vita.
Il suolo affonda sotto i piedi
ogni istante in cui rimango fermo,
la morte affila la sua falce
ma la sconfitta non rende ingiusta
una causa in cui
ho creduto con tutto me stesso.
la dignita' non e' un concetto legato alla vittoria
ma sai ormai
non ci credo piu',
non combatto piu'
per cambiare,
quello che cerco e' vendetta.
Non prendetemi per pazzo
e' la realta' che e' andata fuori fase
ed io mi adatto.
Bisogna essere quello che il tempo richiede,
non chiamarsi fuori,
con le parole non cambi le cose
e comunque se si puo' dire:
anche quelle sai le ho finite ormai.
Si comincia per costruire un mondo migliore
ma col tempo si lottera'
per vendicare ogni lacrima
ed ogni goccia di sangue.
Ogni generazione perduta l’illusione
di cambiare il proprio destino
ha dovuto fare i conti
con una vita da trascorrere
in campo nemico,
nell’ostentazione, nella celebrazione
della propria sconfitta.
I segni
verranno cancellati,
le ragioni dimenticate
e resteranno solo le nebbie
ad avvolgerci
14 - Discorsi Del Cazzo
ondate imponenti
di discorsi del cazzo
s’innalzano minacciose
destinate ad infrangersi su di me
ci sono giorni in cui
il fine giustifica i mezzi.
come quando il sole si spegne
indossando una camicia nera.
e le foibe e il triangolo rosso
vanno capiti e contestualizzati,
la violenza partigiana
va spiegata e poi rivendicata.
il resto
e' solo balbuzie che fa il loro gioco,
abbassa
la guardia e ti colpiranno piu' forte.
se rimuovi la tua storia il nemico
te la ruba e quando puo' la riscrivera'
, e' la tragedia che si trasforma in farsa,
commozione per tutti compresi i carnefici.
fino al punto in cui
tutto e' nero, compreso il rosso
e ogni violenza e'
condannata da entrambi i lati
della barricata storica,
dimenticando
che una parte era nel giusto
e l’altra no.
memoria sdentata da fiction televisiva
sciapa come il testo di bella ciao.
non e' possibile la riconciliazione
fra i figli della resistenza e quelli della repubblica di salo'.
non vedrete nessun abbraccio in extremis
tra gli epigoni delle brigate nere e di quelle partigiane.
non riuscirete ad annegare la storia italiana del novecento
nell’oceano di un volemose bene generale
di cui sinceramente non si sentiva la mancanza.
voi la chiamate memoria condivisa ma questa e' solo la
comunione nella dimenticanza.