Per risponder a questa domanda dobbiam tuffarci nel passato, risalendo la corrente degli eventi e raccontando di un'epoca precedente alla nostra fiaba.
Spostiamoci magicamente al 23 Marzo del 1944. Quel giorno, in un'epoca di medievali guerre, uno sparuto numero di briganti conosciuti come Partigiani attaccaron l'esercito dell'allora re teutonico Adolfo, facendo ben 10 vittime tra i poveri soldati di sua maesta'.

A dir il vero poco importava dei colpevoli visto che in meno di 24 ore raduno' 335 italiani (e beh si Herbert non aveva mai dimostrato destrezza nell'arte matematica), provenienti da qualsiasi classe sociale, religione e convinzione politica e chiese al suo fidato Erich di aiutarlo con l'esecuzione. Egli dal suo alto grado di capitano della gloriosa SS esegui', senza nessun timore come un cavalier affronta coraggiosamente un drago e quel 24 Marzo verra' per sempre ricordato come l'eroico eccidio delle fosse ardeatine.
Qualche tempo dopo purtroppo pero' il regno di Adolfo, a causa di una maledizione, crollo' e tutti i suoi seguaci furon perseguitati ed arrestati dai nemici del maestoso reame.
Non il nostro valoroso Erich che grazie all'aiuto della chiesa cattolica, piu' volte ringraziata dal protagonista della storia, riuscira' a sfuggire in Argentina e viver in un desolato esilio.
Passan numerosi anni e di lui nessuna traccia finche', tradito dal paese ospitante, fu ricondotto nel 1996 in italia e arrestato. Nel regno adesso era in vigore la malvagia democrazia e grazie ad un democraticissimo processo Erich fu scagionato. Gli strilloni gridavan in tutta la capitale: "udite udite Erich assolto, per estinzione di reato per intervenuta prescrizione. La fortuna pero' volto' le spalle all'eroe: il corrotto governo democratico, dopo numerosi altri processi, condanno' infine ingiustamente il nostro all'ergastolo, seppur ai domiciliari.

Purtroppo solo nell'Ottobre 2010, alla tardiva eta' di 97 anni, il nostro eroe e' tornato a poter girare per le vie di Roma, per andar al supermercato ad acquistare il suo collante per dentiera, i suoi indispensabili posacenere e recarsi in chiesa per salvar la sua nobile anima.

Tornando all'inizio della storia, Erich girava le vie della capitale sotto scorta, per evitare gli assalti dei pochi villici romani che cercavan di attentare alla sua vita. Solo la grazia ne avrebbe riabilitato il nome e il titolo nobiliare, dissuadendo quei pochi rivoltosi che alla vista del prode cavaliere si indignavano e ne volevan veder rotolare la testa nel patibolo.
In attesa della grazia di sua altezza re Silvio, con la spinta dell'amico d'infanzia di Erich il pontefice Ratzi, sicuri della sua innocenza, a giustizia fatta, potremmo finalmente esclamare...e vissero tutti felici e contenti!
Qualcuno obiettera': "O tu menestrello che ci hai narrato la fiaba, non avevi lasciato presagire un infausto epilogo?"
Beh in effetti questa era la versione fiabesca della storia, nella realta' tutto e' avvenuto piu' o meno fedelmente, ma andate a chieder alle 335 vittime cosa ne pensano di questo finale. Oh i morti non parlano? D'altronde son crepati e se lo son sentito pure piantato nel culo, ma di certo non serve la loro opinione per saper che...non vissero felici e contenti.