Lo svelamento di questi meccanismi vi sorprendera', ma soprattutto non potra' fare a meno di cambiarvi, di permettere alla vostra coscienza di evolvere (rispetto allo stato di cose presenti) e quindi incidera' nella vostra percezione di come va il mondo, e non solo quello digitale.
Questo libro e' stato una sorpresa anche per me, che alla generazione e alla crew di Autistici e Inventati non appartengo ma rispetto alla quale mi sento - genealogicamente e idealmente - fratello maggiore. Dopo la prefazione scritta per Mela Marcia, ben venga - per me - l'opportunita' di scrivere una nuova prefazione di parte ovvero un'altra prefaziosa.
Bisogna in effetti essere in parte di parte per poter apprezzare pienamente questo libro che ha anche il pregio di riuscire a portare dalla propria parte anche la maggior parte dei lettori che, pur non essendo tifosi del mediattivismo italiano, decideranno di leggerlo. Va apprezzato l'approccio narrativo con cui e' rivelata la reale natura dei rapporti fra politica e media (digitali e non), fra poteri reali e forme temporanee di contropotere..
Leggendolo tutto d'un fiato, la narrazione mi ha letteralmente travolto: un impetuoso torrente di voci che traccia la storia di dieci anni di passioni e furori, gaffe e idee che hanno caratterizzato l'attivita' di un vasto collettivo di militanti digitali che e' riuscito a far parlare di se' in tutto il mondo. Il merito piu' grande di questo racconto corale - quasi una trascrizione di tante sottoculture underground orali emerse come un fiume carsico - e' quello di umanizzare un certo tipo di comunicazione digitale: sapere che dietro un servizio comunicativo, una sigla, una rete di blog, un anonymous remailer si cela un preciso nickname, una persona in carne e ossa - con il suo carattere, sesso, eta', opinioni - sicuramente da' plus-valore a tutto cio' che abbiamo potuto godere dagli schermi dei nostri portatili in questi lunghi e faticosi anni..
Gia'... La fatica, il dolore e l'impegno. Sono cose che trasudano da questo libro e non potrebbe essere altrimenti per chi ha avuto la voglia e l'obiettivo di raccontare sul web un movimento italiano che in questi anni ha conosciuto morti, fermi e arresti, neanche fosse in atto una rivoluzione o un fantasma si aggirasse per il mondo... Invece le voci dei No TAV o dei no global merita(va)no decisamente maggior ascolto anche alla luce della realta' dei fatti e soprattutto riarrotolando la pellicola delle politiche - spesso illogiche e socialmente inutili - che cercano di contrastare.
Sulla pelle di questi ragazzi, in dieci anni, sono passati il G8 e la TAV, l'attacco dal volto feroce delle major e i colpi di coda della SIAE alla libera condivisione delle informazioni sul web. In dieci anni si e' incarognito l'attacco di entita' aziendali e politiche che si sono sentite offese dagli afflati controinformativi. In dieci anni si sono susseguite denunce a sequestri dei server. La privacy si e' disciolta come neve al sole di Facebook, sulle nostre vite digitali e' sfrecciato lo tsunami della globalizzazione, l'airbus della crisi economica. Un mondo sconquassato in un solo decennio. Ma non meravigliatevi se li incontrate sempre vestiti di scuro, con lo sguardo diffidente e la lingua tagliente. Hanno sempre mantenuto lo stile crudo e diretto per non perdere il filo di questi durissimi e pesanti anni.
Ma il tono che trasuda dal libro non arreca affatto tristezza, nostalgia o senso di sconfitta. Nella narrazione al contrario prevale l'umorismo, il compagno dell'intelligenza sveglia e dello spirito critico. Questa, si', la risorsa estrema a cui ricorrere per sopravvivere quando si e' assediati e si percepisce sul collo il fiato del tecnocontrollo poliziesco... Monitorati, quando magari si e' solo allestito un network di comunicazioni crittate per scambiarsi le ricette di cucina!
In questo libro sono tante le narrazioni, ma c'e' anche tanto non detto. Anzi forse e' la parte rilevante del messaggio di fondo: se le motivazioni e le giustificazioni spesso latitano, e' peraltro lucidissimo il filo conduttore - di pensieri e azioni, tutte innegabilmente rivolte al concetto di bene comune e di miglioramento della prospettiva individuale e collettiva. Il fil rouge del libro e' quello dei movimenti alternativi allo stato di cose presenti.
Mentre leggerete il libro, sentirete in sottofondo lo sfrigolio di Matrix - la storia parallela dell'evoluzione tecnologica della comunicazione digitale vista dalla scomoda posizione di chi ha la presunzione e la voglia di farsi avanguardia, avendo potuto sperimentare per primi tutta una serie di possibilita' tecnologiche e aver poi goduto del privilegio di Cassandre hi-tech: poter distribuire una serie di "L'avevo detto io!" a platee piu' o meno numerose di ascoltatori perlopiu' poco disposti a capire e a mettersi in gioco rispetto alle novita' del momento. Nel giro di una manciata d'anni siamo passati dall'ascoltare programmi radio notturni di improbabili suoni audio bzz... scrthcchh... e ftbleehh... che, registrati su cassette audio (!?!) e opportunamente modulati e demodulati (toh! ecco perche' si dice modem...), diventavano giochi software da utilizzare sullo Zx Spectrum dell'amico (che poteva permettersi il lusso di comprarselo) alle mirabilia del mondo social: ma nel mezzo ci sono state le BBS (bulletin board system), la nascita del web, i newsgroup, i canali IRC (Internet Relay Chat) e le mailing list, la posta elettronica, i blog, i video online e tutti i social media...
Un decennio filtrato attraverso le lenti di un collettivo impegnato a fare controinformazione nelle situazioni piu' disparate ed estreme.
Cio' ha creato una vera e propria schiera di disinvolti tecnologici che ora si troveranno a gestire (in attesa di un prossimo cambio generazionale) chissa' quali nuove avversita' e innovazioni tecnologiche al tempo stesso.
A/I sta per Autistici/Inventati ma chissa' che questa assonanza non giochi con l'acronimo inglese di Artificial Intelligence: in ogni caso di zone temporaneamente autonome (TAZ) se ne sente ancora oggi il bisogno e gli strumenti della comunicazione digitale continueranno a tornarci utili. Senza farci distogliere dalla capacita' di riflettere sui contenuti e sulle idee da veicolare.
Ferry Byte
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Fonte: Prefaziosa. Le voci inventate di un autismo digitale unico e irripetibile (di Ferry Byte)
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A/I - Autistici & Inventati
Prefaziosa. Le voci inventate di un autismo digitale unico e irripetibile
Ferry Byte.
Preparatevi a leggere un libro dove militanti ossessionati dalla crittografia mettono a nudo la propria organizzazione e dove la comunicazione digitale targata media activism, dopo aver accompagnato, totalmente o in parte, la vostra esistenza negli ultimi anni, prende letteralmente corpo con tanto di nickname.
Se siete fruitori compulsivi dei server di movimento Autistici/Inventati oppure Indymedia Italia, allora questo e' il posto giusto per capire quali sono i meccanismi alla base della comunicazione digitale dei mediattivisti italiani.