Vi introduco quindi questo nuovo documentario sul nostro ducetto, da godere e soprattutto da diffondere a quelli che ancora hanno in testa solo "francia o spagna purche' se magna": un'ora e mezza di vergogna che mette l'accento sulla figura di Silvio Berlusconi, sul suo passato, le sue scalate, la sua ridicola discesa in campo, le sue amicizie mafiose, i "cavalli" del suo "stalliere", la sua megalomania, i suoi mausolei di marmo e le sue ville a prezzi scontati, i suoi debiti risanati alla facciazza nostra, dell'utri che deve stare in galera, i suoi "ragazzi di forza italia", il suo essere permaloso, i suoi insulti ai colleghi europei ed il suo paese dei balocchi.
Pieno zeppo di assurde amenita' che ancora ignoravo e che, sinceramente, avrei preferito non avessero mai fatto parte della mia vita, men che meno nella triste figura dell'imprenditore in tacchi alti.
Un documento spaventoso.
Andrebbe semplicemente proiettato agli angoli di tutte le strade, assieme a Citizen Berlusconi ed a tutti gli altri film dei quali il cavaliere di arcore e' stato la musa.
Per farla breve, scaricatelo: lo trovate su eMule semplicemente cercando "quando c'era silvio"; il file e' ben condiviso ed e' grande 700.02 MB.
Credo che, in questo caso, saranno in pochi ad incazzarsi nel sapere le proprie opere sui circuiti peer2peer.
Se potete compratelo (ci sto facendo un pensierino anche io): lo trovate in edicola in allegato al settimanale Diario, online scontato del 29% ed allegato al libro "Berlusconeide - 5 anni dopo", alla Feltrinelli, ed anche su Internet Bookshop Italia.
Il prezzo varia dagli 11 ai 17 euro.
Nel resto della news troverete il breve commento al dvd scritto da Jacopo Fo, direttamente dal suo blog, mentre per ulteriori informazioni potrete visitare la home page del film.
sberla54
.PER SCARICARE.
Emule Ed2k Link:
[DOC.-.ITA].Quando.c'era.Silvio.(Luben.Production).[2006].avi
.RASSEGNA STAMPA.
Strepitoso il film di Deaglio su Silvio - Jacopo Fo
Non perdetevi il dvd del grande ex direttore di Lotta Continua (per due anni fu anche il mio Direttore). Deaglio continua a dirigere Diario che insieme a Internazionale e' il meglio che si produce in Italia.
E ora fa uscire un documentario pefetto, ironico, spiritoso, graficamente curatissimo e geniale.
E ci mostra l'incredibile (non pensavo fosse cosi' gigantesco) Mausoleo Berlusconi, con le cripte per Dell'Utri e Previti (nota bene sulla tomba di Silvio, Google non trova neanche un'immagine!)
E poi vediamo decine di sequenze incredibili, dalla festa della Falchi per il suo rapinatore di banche di fiducia, con lo squallido Panariello (Dio, cosa si fa per i soldi!) che gli fa un pompino verbale (al criminale finanziario). E non manca la sequenza (intera) di Berlusca che viene fatto a pezzi al Parlamento Europeo dopo che alle domande sulla mafia ha risposto a insulti.
Bravo Deaglio. Inossidabile. Anzi migliora col tempo. Mi chiedo se oltre a fare i film e un settimanale dedichi ancora le prime ore della mattina a visitare i giornalisti e i tipografi sui tavoli della redazione. Si' perche' oltretutto e' medico.
Ah se avessimo una tv... Ecco cosa dovremmo trasmettere adesso!!!!
Jacopo Fo
.CONTATTI.
Home Page Film: https://www.quandocerasilvio.com/
Wikipedia Film: https://it.wikipedia.org/wiki/Quando_c%27era_Silvio
Quando C'Era Silvio - [2006] Enrico Deaglio e Beppe Cremagnani
Quando C'Era Silvio - Storia Del Periodo Berlusconiano [2006]
Regia di Enrico Deaglio e Beppe Cremagnani
So bene che non e' propriamente anarchico mettersi a dare consigli di voto a destra ed a sinistra ma credo che ci siano dei momenti di disgrazia paradossale nei quali tocchi tapparsi il naso ed andare a dare la nostra preferenza alla meno peggio delle parti.
Ve lo sarete gia' sentiti dire centinaia di volte e ne avrete gia' le palle piene ma questa volta, se ce ne stiamo a casa, rischiamo di passare, come dicono saggiamente alla Malatempora, da un regime rosa, velato di nero, ad un regime nero come la pece che forse forse manterra' qualche sfumatura di rosa mediatico.
Uno scenario da esilio immediato. O noi o loro. Anche perche' ormai, a noi, ci vogliono mettere in galera con qualunque scusa.